Dettagli Recensione

Quando mi sono iscritta non sapevo bene di cosa si trattasse ma.. e’ il mio primo bambino mi sono detta, di sicuro devo saperne di più, e anche se faccio yoga da 10 anni magari qualche altro esercizio utile lo imparo.
Poi sono entrata in quella classe e Antonia (una delle meravigliose ostetriche dell’ospedale Melloni) ci ha iniziato ad erudire con cose semplici ma non scontate... Ho scoperto che il periodo di gestazione non è il periodo della gravidanza, ma dura ben 18 mesi perché comprende la gravidanza e anche i 9 mesi successivi al parto, quelli in cui il nostro piccolo deve abituarsi all’ambiente esterno, e necessita di tutte le nostre coccole per sentirsi al sicuro. Poi ho scoperto che il nostro feto non solo mangia e dorme nell’utero materno, ma ‘sogna’ e poi ‘ride’ ... e piano piano in quella stanza mi sono sentita a casa. Le mie sorelle sono diventate quelle mamme che condividevano gli stessi dubbi e le stesse paure, tra cui quella che le cose potessero andare non come volevamo, e tra le sorelle, presenti le ‘sorelle maggiori’ più esperte e pronte al secondo pargolo :) E poi il nostro angelo custode Antonia.
Ad un certo punto ho scoperto di avere il diabete gestazionale e che non era vero che il pungidito che mi aveva dato la Asl per misurare la glicemia non funzionava, in realtà eri io che dovevo premere più forte, non mi sarei fatta male ma avrei solo tenuto sotto controllo gli zuccheri che il mio piccoletto non poteva assumere. Quando Antonia lo ha fatto con me, poi non ho avuto più paura.
E poi incontrarsi il sabato con i nostri compagni, tra battute dovute al loro insperato “chiuso per ferie” appiccicato al nostro nido d’amore ;) allo stringersi le mani in silenzio con la musica in sottofondo mentre la calda voce del nostro angelo ci raccontava del fatto che avere tante paure e’ normale e fa parte del gioco che renderà la felicità della nascita ancora più intensa. E così tanti sconosciuti, tutti insieme non hanno avuto vergogna di mostrare qualche lacrima, di gioia e ansia allo stesso tempo.
Ed il travaglio, come riconoscerlo! E il respiro, il nostro migliore amico per calmare il dolore.
Alla fine la visita alla sala parto che il giorno deputato avrebbe fatto sentire il luogo stesso un posto quasi familiare, per permettere alla nostra ossitocina (l’ormone dell’amore) di lavorare e darci una mano a tirare fuori i marmocchi ;P
Insomma, grazie al corso di esserci stato, al nostro angelo custode, e anche alle meravigliose mamme che anche oggi ci sono sempre con sostegno per un dentino che deve uscire, una pappa non consumata, o una pappa di troppo ;) e tanto tanto altro!

Alla fine mi avevano indotto (programmato) il parto. Ero spaventata, ma due persone mi hanno detto: tranquilla, potresti partorire naturalmente prima. A 41 anni non era facile, ma così è stato.

Una di quelle sue persone era Antonia, un’ostetrica ma forse più un angelo custode, l’altra mio padre, un medico meraviglioso che il Covid-19 si è portato via.
Grazie a tutti e due..

PS: se anche oggi la pandemia rende più complessa la vicinanza, partecipare al corso anche solo per raccogliere un decimo del beneficio che il corso può dare, vale la pena, ve lo assicuro. Resterà impresso nella vostra memoria sempre.