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UN GRAZIE DI CUORE
Da piccolo ho sempre sofferto di tendiniti, talloniti e rigonfiamenti delle caviglie, poi a 15 anni nel 1988, quando i miei arti inferiori erano dolorosissimi e rigonfi tanto da finire sulla sedia a rotelle... mi hanno diagnosticato al CTO di Milano l'Artrite Reumatoide.
Ricordo che i valori della mia VES del sangue schizzarono ad ogni prelievo di sangue, a quei tempi i valori erano anche arrivati ad 89... e di prelievi ne facevo anche 2 al giorno. Su consiglio di un'infermiera suora del reparto del CTO di Milano, mi consigliò di andare a curarmi all'Ospedale Sacco di Milano, presso l'equipe del Dott. Caruso e della Dott.ssa Valeria Azzolini, che ricordo con grande affetto e gratitudine, perché stavano sperimentando una cura innovativa con infiltrazioni di rifampicina rossa e bianca.
Nel settembre del 1989 mi recai nel reparto di Reumatologia del Sacco di Milano ed iniziai la terapia della cosiddetta "rifampicina rossa". Si trattava all'epoca di 40 infiltrazioni settimanali dolorosissime, in tutte le articolazioni, ripetute per 10 settimane. Quindi feci a 16 anni 400 infiltrazioni, con febbre reumatica a 37,5 °C e con annessi antinfiammatori (2 volte al giorno il Voltaren). Poi per i mesi ed anni successivi andavamo regolarmente ai controlli. Tra le altre cose, ricordo che per non perdere l'anno scolastico alle superiori, scelsi (e ringrazio di cuore mia madre) di andare avanti ed in dietro da Varese a Milano in macchina per mesi (day hospital)... Uscivo all'intervallo della mia scuola e ci recavamo al Sacco di Milano...
Il dolore delle infiltrazioni era niente in confronto al dolore dell'artrite reumatoide e del liquido sinoviale che si formava nel mio ginocchio sinistro (ricordo quando mi tolsero più di 33 cc. di liquido sinoviale dal ginocchio destro...) quindi ringrazio infinitamente tutti, i medici e l'infermiera (non ricordo più il nome sono passati tanti anni) che mi hanno seguito con professionalità e molta umanità.
Un percorso dolorosissimo che mi ha fatto crescere di botto.
Chiaro che la malattia autoimmune come l'artrite reumatoide non sparisce mai, ma la battaglia più dura l'ho vinta al Sacco di Milano.
Negli anni compare qualche volta l'uveite e dolori vari, ma mai come prima!
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