Dettagli Recensione
Entri con una malattia ed esci con due
Pronto soccorso di Lodi.
Ricoverata per dolori al petto anziana di 80 anni alle due di notte. Primi esami tutto bene, con ipotesi di rimandarla a casa. Poi cambiano i medici e i turni ed arriva un altro medico che vuole fare altri controlli. E inizia un calvario durato due giorni in pronto soccorso per mancanza di posti. Trovato un posto in cardiologia e viene scoperto che trattasi di infezione molto alta con globuli oltre 30.000. Portata in chirurgia. Un medico interventista è per l'operazione, con elevatissimi rischi. Un altro opta per un trattamento antibiotico lasciando in estrema ratio l'operazione. In due settimane vengono riportati i valori normali. Due settimane incui abbiamo trovato personale splendido e molto bravo, ma anche altri che considerano il paziente un numero e non si preoccupano di far prendere le medicine.. Il giorno delle dimissioni e' stata messa sulla lettiga con un forte "profumo di cacca". nonostante fosse stato fatto presente dagli operatori dell'ambulanza che sarebbe stato meglio cambiarla prima di portarla a casa. Censuro lo stato delle parti intime, rimesse a posto grazie alle cure dei familiari e personale esterno. Devo però far presente che in pronto soccorso ho visto un numero elevatissimo di extracomunitari. Nulla contro, ma i normali tempi di attesa si allungano. Oltre a dare 35 euro per accoglierli, qualcuno dovrebbe capire che queste persone stanno mettendo a dura prova le strutture sanitarie già deficitarie e quindi per ogni profugo l'Europa dovrebbe dare un contributo a favore delle aziende ospedaliere. Alla fine, nei due giorni di pronto soccorso la paziente si è presa anche una bella polmonite, curata poi in reparto.
Commenti
Sabato scorso 15/02/2020 sono entrata al Pronto Soccorso di Lodi alle 10.00 con mia madre di 72 anni caduta dalle scale, in condizioni pietose per il braccio traumatizzato, ignari dal fatto che poteva essere rotto o meno e lei sotto shock. Abbiamo aspettato per BEN 5 ore l'arrivo del chirurgo, il quale arrivato alle 17.30 l'ha visitata di corsa facendole bendare fortemente (dopo le lastre del mattino che non dimostravano frattura) il braccio da un volontario che passava in reparto (l'ematoma era talmente grave che avrebbero dovuto incidere). Lascio immaginare cosa non ha rischiato con quel bendaggio, abbiamo dovuto riportarla all'ospedale di Vizzolo Predabissi il giorno seguente alle 6.00 del mattino, e dopo controllo veloce (grazie ad un conoscente) il chirurgo che l'ha visitata ha giustamente chiesto chi fosse stato a ridurla così. E non dico altro.
SOTTOLINEO che in PS a Lodi io, mia madre e mia sorella, eravamo le uniche italiane, e non per questione di razzismo, ma ci dovrebbe essere un occhio di riguardo rispetto ed educazione PER NOI ITALIANI.
UNA VERGOGNA, e non so ancora cosa mi trattenga dal non far partire una denuncia al giovanissimo chirurgo.
Infermieri maleducatissimi, in istituti come gli ospedali ci vuole passione, amore e pazienza!!
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