Dettagli Recensione
Trattamento superficiale
Un pronto soccorso dovrebbe garantire pronta accoglienza e analisi di una situazione - spesso, non sempre - di emergenza. Se si riceve un paziente che arriva da una chiamata 118, il minimo che ci si aspetta è di ricevere una serie di analisi e controlli dei livelli basici. Invece a una donna di 69 anni, ipertesa, con episodi di epistassi frequenti da 3 giorni, si decide di a) ignorare le cause (ipertensione) b) non fare alcun ulteriore accertamento c) peggiorativo su tutti: trattarla come fosse ipocondriaca dandole ansiolitici, mandandola a casa e facendola ritornare il giorno dopo per una visita nell'ambulatorio sbagliato. Il giorno seguente il medico (otorino) ha manifestato profonde critiche verso lo stesso p.s. per come è stata trattata la paziente e per aver completamente ignorato le cause dell'episodio.
In questa struttura, da quanto ho visto, si ignorano le cause, c'è superficialità totale nel trattare i sintomi e, soprattutto, una totale mancanza di empatia da parte di medici e infermieri, che trattano i pazienti con freddezza, superficialità, malumore acceso e astio.
Conoscevo già la fragile reputazione di questo p.s. - comprese cause fatte allo stesso - ma viverlo in prima persona è stato molto spiacevole. Di contro, posso annoverare esperienze positive di alta competenza, professionalità ed empatia in altri reparti dello stesso ospedale.
Ma il Pronto Soccorso è la "faccia" di un ospedale, è la prima accoglienza: dovrebbe rappresentare la punta di diamante di professionalità, competenza, umanità di un ospedale.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute