Dettagli Recensione
Un'eccellenza a 44 km. da casa
Sono stata operata nel reparto di neurochirurgia di Livorno dal dottor Jacopo Giorgetti e dal dottor Matteo Capozza per un neurinoma posto tra le prime due vertebre toraciche. Parlando dal punto di vista puramente tecnico ed organizzativo, non potevo chiedere di meglio; il dottor Giorgetti mi ha visitata il 20 dicembre e mi ha operata nel giro di un mese, pur non essendo la mia una situazione urgente. Non esistono le attese lunghe mesi e mesi e questo me lo hanno confermato altri pazienti del reparto con cui mi sono confrontata. L'intervento non era banale, questo mi è stato detto subito, ma è riuscito brillantemente, senza complicazioni. Si è realizzata la migliore fra le prospettive che mi erano state spiegate. Ed è proprio qui che arriva il bello: al di là della professionalità e della estrema competenza, di fronte a me ho trovato PERSONE che non hanno tralasciato nemmeno un dettaglio nello spiegare a me e ai miei genitori la mia patologia ed il procedimento dell'intervento chirurgico. Sono arrivata in sala operatoria INFORMATA e CONSAPEVOLE di quello che sarebbe successo durante la mia anestesia totale. Ero nelle mani di medici preparati, ma soprattutto di un'umanità disarmante che mi ha permesso di vivere questa esperienza con la massima serenità. Ero nelle mani di medici che si sono resi conto di avere di fronte una ragazza di 23 anni che aveva bisogno di essere rassicurata e di fidarsi di loro. Così è stato. Il giorno della mia operazione ci sono state ben due emergenze ed il dottor Giorgetti si è imposto per operarmi comunque, a costo di finire alle 3 di notte, per non prolungare la mia attesa. Ero nelle mani di medici che si mettono nei panni dei pazienti e che mi hanno dimostrato, a discapito di ciò che pensavo, che anche un bravo chirurgo può costruire un rapporto umano con i propri pazienti. Ci tengo quindi a sottolineare la funzionalità di questo reparto, la competenza e l'umanità di chi ci lavora, dai medici agli infermieri, agli OSS. Non smetterò mai di essere grata a chi si è preso cura di me in questo modo.
Francesca Serafini
Commenti
L'esperienza di Francesca è stata particolarmente complessa: a 23 anni si ritrovava colpita da un neurinoma, una lesione che colpiva la seconda vertebra dorsale e che comprimeva il midollo spinale ovvero un organo che regola la funzionalità degli arti inferiori. Una lesione del midollo significa una paralisi perenne delle gambe. Pertanto occorre intervenire con assoluta priorità rispetto a patologie definite degenerative ovvero croniche. È facilmente comprensibile come pazienti con queste patologie "bypassino" le liste operatorie facendole sembrare brevi. Purtroppo non è così come è sembrato a Francesca: i cronici ovvero le patologie degenerative soprattutto spinali hanno tempi di attesa un po' lunghi nella nostra U.O. E' un problema cui stiamo con grandi sforzi tentando di risolvere per dare a tutti i pazienti l'adeguata risposta. Grazie ancora delle belle parole.
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