Dettagli Recensione
una brutta storia
vi sto, purtroppo, raccontando non una storia a lieto fine, e questo non per colpa del reparto di oncologia di lecce (sapevamo gia al ritorno dallo IEO che a mio padre sarebbe rimasto poco da vivere). Ci siamo rivolti al dott. Lo Russo perche ci era stato consigliato a Milano, un professionista preparato niente da dire, tanto che abbiamo pensato avesse fatto un mezzo miracolo con la sua terapia, quelle poche settimane di vita si sono trsformati in quindici mesi di speranze e di lotta, abbiamo combattuto e fin qui poco c'interessava della sensibilità dei medici e del personale, perchè ci sentivamo forti ed abbiamo pensato che con la forza di volontà avremmo superato tutto. Invece, come purtroppo molti sapranno, questa malattia ci ha giocato un brutto scherzo, ci ha illusi che tutto sarebbe passato e poi ci ha dato una mazzata in testa, che non abbiamo neanche avuto il tempo di renderci conto di cosa stesse succedendo, che mio padre non c'era più. E' proprio in questo momento che ci siamo trovati davanti delle persone fredde e senza cuore, purtroppo già rassegnati alla morte dei loro pazienti.
Mai un sorriso di solidarietà, in quei corridoi freddi, al passaggio degli infermieri.
I dottori che ti sbattono in faccia la spietata verità senza rendersi conto che il paziente in fin di vita è un padre, un marito, un nonno; che parlano al telefono organizzando party davanti a noi, quando in quel momento ci era appena crollato il mondo addosso.
Con questo voglio dire che non basta la preparazione, ma che soprattutto ci vuole il cuore per alcune professioni come l'Oncologo, visto che per la maggior parte delle volte hanno a che fare con casi disperati. Per non parlare delle infermiere che in quel reparto si sentono più in alto del primario, e che si portano sul lavoro i loro problemi, e sbuffano e sbuffano.
spero che quasto messaggio arrivi a destinazione.
e spero soprattutto che mai nessuno debba avere bisogno di voi.
Commenti
So che il momento e' difficile, ma io ti consiglio di scrivere una lettera direttamente al'urp dell'ospedale
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