Dettagli Recensione
Esperienza negativa
Qualche settimana fa mi sono sposata, all'altare mi ha accompagnata mio padre in perfetta salute nonostante il suo problema polmonare. Il personale di questo reparto, 6 mesi fa ha fatto crollare tutti i miei sogni dicendomi che per mio padre, 58enne, non ci fosse più nulla da fare e che gli sarebbero rimasti pochi mesi di vita. Papà è stato ricoverato presso il reparto una settimana a causa di febbre antibiotico resistente dovuta ad un batterio, che è stato scoperto dai dottori solo dopo 7 giorni, quando ormai i polmoni erano pieni di liquido che stava schiacciando anche il cuore. Era ormai gonfissimo e irriconoscibile, non gli permettevano di alzarsi dal letto e continuavano a ripetermi che non ci fosse niente da fare e che per le suo condizioni non poteva nemmeno iniziare la cura oncologica. Ho deciso di trasferirlo d'urgenza a Milano, dove sono riusciti a curarlo in pochissimo tempo (hanno eseguito dei drenaggi ai polmoni). Il giorno dopo il suo trasferimento era già sgonfio e seduto alla sedia! Arrivato a Milano, mio padre aveva solo qualche ora altra di vita secondo lo staff di Lecce: in primis l'oncologo che lo aveva in cura A PAGAMENTO, che non si è degnato nemmeno di passare dal reparto a vedere come stesse papà. In seguito non ho ricevuto nessuna telefonata dove mi venissero chieste notizie sul mio papà. Se in caso ve lo steste chiedendo (ma ho molti dubbi a riguardo) papà ora sta bene, sta ricevendo le sue cure oncologiche e qualche settimana fa mi ha guidata verso l'altare, e questo di certo non grazie a voi.
Un riconoscimento va comunque a tutto il personale infermieristico del reparto, avete dato uno spiraglio di luce al mio papà, vi siamo grati per il vostro lavoro! A te che hai dato l'in bocca al lupo a papà, appena salito sull'ambulanza per il trasferimento a Milano, grazie di cuore!
Commenti
Un Cordiale saluto.
Fabio
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