Dettagli Recensione

 
Ospedale di Lavagna
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

La mia mamma, piena di vita, se ne è andata

Mia madre Teresa, 79 anni, un marito amatissimo, 4 figlie e 7 nipoti è stata strappata alla vita nell'ospedale di Lavagna dopo una brutta caduta dalle scale del giardino di casa a Zoagli e ricoverata d'urgenza per una frattura del piatto tibiale. In primis, mio padre ha subito reso noto che mia madre aveva contratto Epatite C durante una precedente degenza 10 anni or sono. Curata benissimo e SENZA FARMACI nel reparto di Epatologia del Niguarda dal Prof. Pinzello. Il dottor R. ha deciso comunque di operarla in anestesia totale. Senonchè, appena entrata in reparto di medicina (perchè non c'era posto in traumatologia) contrae subito lo stafilococco, che le procura una febbriciattola. L'intervento viene posticipato di 6 giorni dall'evento traumatico. L'intervento eseguito dal Dr. R. è andato, non posso pronunciarmi sul suo esito perchè subito dopo sono iniziati i problemi scompensatori di mia madre, il cui fegato non ha retto nè la cura antibiotica, nè la dose anestetica. Assolutamente incuranti delle condizioni peggiorate di mia madre, l'hanno trasferita dopo tre giorni all'ospedale nuovo di Rapallo, nel Reparto Ortopedia, dove l'hanno trattenuta per cinque giorni; dopodichè, grazie alle nostre pressioni, hanno convenuto trasferirla in medicina interna, dove è rimasta 3 giorni; sempre per le nostre pressioni l'hanno ritrasferita a Lavagna in Terapia Intensiva, in Medicina Interna, in Rianimazione... e la mia forte mammina non ce l'ha fatta.
Ora, dopo una tragedia del genere si pensa al motivo, incredibilmente semplice: i malati di Epatite C NON DEVONO ESSERE OPERATI per il semplice fatto che non tollerano neanche una aspirina!
Allora mi e ci chiediamo tutti come mai questi medici così competenti nella loro specializzazione, non riescano a valutare il soggetto in toto, perchè ogni essere umano che gli si presenta davanti è sempre diverso. Questo quesito è rimasto sullo stomaco a tutta la mia famiglia come un boccone amaro che non riusciamo a trangugiare, perchè poi torniamo a casa e siamo attorniati dalla bellezza delle sue cose, i suoi fiori, il suo giardino, la sua casa accogliente e curata, i suoi libri, la sua musica... tutto interrotto.
Per ora mi limito a non consigliare gli ospedali di Lavagna e Rapallo a nessuno per il trattamento superficiale di cui mia madre e noi siamo stati vittime.

Patologia trattata
Frattura del piatto tibiale.
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

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Inviato da Giuseppe
03 Giugno, 2015
Mi spiace per la mamma.
Non sono un medico nè un paramedico, per cui non so giudicare i comportamenti tenuti in questo caso, ma una cosa so per certo: non è vero che i malati di epatite C non devono essere operati.
Lo dico perché mia moglie l'ha contratta anni fa a seguito di un intervento chirurgico.
Dopo di allora ha subito l'asportazione della tiroide in anestesia totale.
Dopo qualche anno, causa un tumore, le è stato tolto un rene in anestesia totale.
A seguito del cedimento dell'operazione, dopo 2 anni è stata rioperata per una plastica interna, sempre in anestesia totale.
A seguito di una polmonite batterica è stata in rianimazione 10 giorni senza conoscenza, con setticemia generalizzata e imbottita di farmaci (altro che non possono prendere neppure un'aspirina).
Per fortuna ne è uscita bene.
Un mese fa è stata operata con anestesia locale per l'otturazione di un'arteria.
Mia moglie, come vede, è stata molto sfortunata con la salute, ma dire che non si devono operare i malati di epatite C è una cosa che non esiste proprio.
Le ho scritto questo solo per farle capire che le motivazioni del decesso della sua mamma sono sicuramente altre.
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