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Vergognoso trattamento del paziente
Giovedì 09/5/2024 chiamiamo l'ambulanza perché mio padre, che già da tempo soffre di un grave scompenso arterioso alla gamba sinistra, quel giorno ha una forte emorragia dall'ulcera che si era formata in seguito al suo problema. Dopo 6 ore ( ma quello è il meno perché è chiaro che quando si va al pronto soccorso ci sono dei tempi da rispettare in base alle urgenze) lo dimettono senza avergli fatto alcun esame, solo una fasciatura e una medicazione della gamba. Faccio presente fin da subito al personale il tipo di problema di cui soffre mio padre di 76 anni, spiegando che l'ulcera è solo una conseguenza di un problema molto più grave, ma non vengo ascoltata e trattata, nonostante mi fossi espressa nel modo più cortese possibile, in modo sgarbato. E in più lo dimettono con bendatura completamente intrisa di urina perché mio padre da solo non è riuscito a scendere dalla barella per raggiungere il bagno!!
Mio padre torna a casa, lunedì va dall'angiologo a pagamento perché prima non è stato possibile, il quale riferisce una situazione arteriosa molto grave della gamba sinistra con ulcere diffuse quasi fino al ginocchio, infezione e rischio di amputazione dell'arto. Con il foglio dell'angiologo mi reco subito al pronto soccorso di San Martino, dove capiscono subito la gravità della situazione e tramite una semplice misurazione della glicemia scoprono che, oltre alla situazione della gamba, c'è un diabete scompensato (aveva 600 di glicemia) che ha peggiorato ulteriormente la situazione. Gli fanno tutti gli esami del caso e lo ricoverano in chirurgia vascolare al monoblocco del San Martino.
Ora, io non sono solita criticare il lavoro altrui perché so che lavorare in pronto soccorso è molto difficile e faticoso, ma una leggerezza tale sarebbe da denuncia. Non so ancora se sarà possibile salvare l'arto di mio padre, ma sicuramente il fatto di avere perso ulteriormente tre giorni di tempo in una situazione come la sua, non può aver aiutato. Ho perso totalmente fiducia nel pronto soccorso di Lavagna.
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