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Una luce in fondo al tunnel: Dott. Alfredo Fucito
Mi chiamo Laura, abito vicino Aversa ed ho 35 anni. Da diverso tempo la mia vita è completamente cambiata,mi sono svegliata una mattina e mi sono trovata a combattere con un “estraneo” che ha scelto di infiltrarsi nel mio corpo e probabilmente sperava di poter avere la meglio su di me.
A fine marzo dell’anno scorso ho iniziato ad accorgermi che qualcosa non andava, mi sono preoccupata e dopo aver fatto svariate visite, mi hanno diagnosticato un carcinoma al seno sinistro e un linfonodo metastatico ascellare. Da questo momento é iniziata una vera e propria lotta, con l’appoggio della mia famiglia e delle persone che amo sono andata avanti ed ho affrontato un lungo ciclo di chemioterapia all’Istituto Nazionale Tumori G.Pascale di Napoli, dove ho conosciuto medici che, oltre ad essere super competenti e pronti, mi hanno sempre sostenuta e hanno fatto sì che nulla mi spaventasse. Fortunatamente la chemio ha avuto un ottimo esito. E' stato un periodo lungo e difficile, composto da momenti di paura e smarrimento e momenti in cui la voglia di vincere e di tornare a stare bene prendeva il sopravvento. L’operazione sembrava essere un traguardo troppo lontano, funestato da troppi medici che mi dicevano tante cose diverse: da prima parlavano di una mastectomia totale, lasciando il mio corpo mutilato aggiungendo il danno alla beffa; infine mi proponevano una quadrantectomia. Tra modi non proprio ortodossi e grandi divergenze tra loro, ho avuto una impressione poco felice dei chirurghi senologi del reparto.
A quel punto ero disorientata, confusa, sempre più impaurita, non sapevo cosa fare, quando una mia amica mi ha consigliato di rivolgermi al dottor Alfredo Fucito, una persona estremamente umile, professionale ed umana. É stato il pezzo mancante di questo puzzle, colui che ha finalmente messo un punto a questo brutto capitolo della mia, vita facendomi sentire rinata dopo quasi un anno.
Il Dott. Fucito ha valutato attentamente la mia situazione oncologica ed ha confermato la necessità di una mastectomia, asportando anche il capezzolo, proponendomi a differenza degli altri suoi colleghi la possibilità di una ricostruzione immediata con protesi.
Così è andata!
Nonostante l’emergenza mondiale per Coronavirus, non mi ha mai abbandonata, si è dedicato alla gestione del dopo intervento con precisione e scrupolo, e così mi ha regalato una immagine allo specchio da Donna sana e non da mutilata.
Volevo quindi ringraziare il Dott. Fucito e tutto il personale della oncologia medica dell'ospedale Pascale, ed il Prof. De Laurentiis per tutto ciò che hanno fatto per me e per avermi fatta sentire a casa.
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