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Disorganizzati
A mia madre, a seguito di un controllo casuale, in agosto 2016 è stato riscontrato un carcinoma papillare della tiroide presso l'istituto dei tumori di Milano.
Nonostante le assicurazioni di un ricovero entro 1 mese/ 1 mese e mezzo, è stata chiamata per il ricovero dopo 3 mesi e dopo varie e insistenti telefonate, in quanto si rimpallavano la scusa di un consulto ancora da fare tra endocrinologo e otorinolaringoiatra. Ricoverata per una settimana circa, ci hanno detto che non era operabile; l'hanno dimessa dicendoci di rivolgersi al radioterapista medico per una terapia che comunque non sarebbe stata risolutiva (e questo l'abbiamo saputo dopo, direttamente dalla radioterapista). Senza provvedere direttamente a eseguire durante il ricovero un approfondimento e un consulto, o un incontro con la radioterapista. Mia madre ha dovuto accedere come paziente esterna per un colloquio con la radioterapista e l'oncologa medica. Un reparto disorganizzato, hanno rilasciato una lettera di dimissioni priva di diagnosi! tanto che ho dovuto telefonare per chiedere spiegazioni e solo a quel punto l'hanno rifatta. Poi durante il ricovero si era smarrita la cartella clinica.. Il paziente non è seguito in tutti gli aspetti, vi è mancanza di comunicazione tra oncologo, radioterapista e chirurgo, con un primario indisponente e privo di umanità. Ci siamo sentiti totalmente abbandonati e ora ci rivolgeremo ad altra struttura, ma purtroppo ormai sono passati 5 mesi dalla diagnosi senza fare nulla.
Il personale infermieristico, invece, è preparato e soprattutto disponibile.
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