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Operato nel 2017 di riparazione di ernia inguinale bilaterale in laparoscopia. Durante la prima visita mi avevano detto che mi avrebbero operato in laparoscopia entrambe le ernie; nella seconda visita prima dell'operazione un altro chirurgo mi ha invece detto che mi avrebbe operato in due volte, perché, mi dice (e qui lo stimo per la sincerità) "io personalmente non sono in grado di operarti in laparoscopia, ma se ti hanno detto che lo avrebbero fatto, se ne occuperà il medico che lo ha detto". Qui dopo poco entra un altro chirurgo, mi dice di non preoccuparmi e che mi avrebbero sistemato le ernie in laparoscopia.

Dopo l'operazione sono sopraggiunti dolori (prima inesistenti) che si irradiavano fino ai testicoli. I dottori mi hanno detto di non preoccuparmi che sarebbe passato tutto pian piano, cosa non accaduta. Per tre giorni dopo l'operazione sono ritornato finalmente ad evacuare normalmente (oltre alle ernie, avevo questo grosso problema che i medici dicevano che non c'entrava con le ernie, ma non è così..) dopo di che, durante l'evacuazione, ho sentito una scossa forte di dolore in basso a sinistra dove avevo l'ernia. Da lì non ho più avuto pace, dolori permanenti e difficoltà di nuovo ad evacuare. Ho chiesto se potevano risistemare la cosa e il medico, dopo avermi visitato, mi ha detto che probabilmente la protesi si era spostata, e che però assolutamente non mi avrebbero rioperato per evitare di aggravare la situazione. Allora mi dice di procedere con una terapia del dolore. Io dico, va bene proviamo, ma di cosa si tratta?... Il medico mi risponde "non lo so, bisogna chiedere all'anestesista..".

Ora siamo nel 2022 e sto cercando di risolvere il problema da altri medici. Ovviamente ad Iseo non mi rivedranno nemmeno al pronto soccorso. Non faccio nomi, perché sicuramente il chirurgo in questione ha provato con le migliori intenzioni ad operare in laparoscopia, però io ho la vita rovinata.