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Occlusione intestinale
Con la presente scrivo a nome di madre Amandolini Laura. Dal pronto soccorso dell'ospedale di Osimo, dopo aver ricevuto le visite accurate dove avevano riscontrato una lesione all'intestino, e per mancanza di posti, hanno deciso di ricoverarla presso l'INRCA di Ancona. Da come ci avevano descritto la situazione, doveva essere operata d'urgenza. Arrivavati all'INRCA ho incontrato il LUMINARE Prof. Gianfranco Boccoli il quale, dopo essersi accertato del caso di mia madre, mi informa su come dovevano procedere cercando di essere il meno invasivi su una persona di 81 anni - e cosi e' stato. Dopo aver messo una protesi colica endoscopica riuscendo a risolvere il quadro occlusivo, sono poi intervenuti chirurgicamente effettuando resezione del sigma. RINGRAZIAMO IL PROF. BOCCOLI E TUTTA LA SUA EQUIPE DI MEDICI, IMPECCABILI SU TUTTO, A PARTIRE DAL RAPPORTO UMANO CON LA PAZIENTE E NOI FAMILIARI. POSSO DIRE CHE OGNI VOLTA CHE CHIAMAVO HO SEMPRE TROVATO PERSONE DISPOSTE A PARLARE E ILLUSTRARE IL TUTTO.
UN SENTITO RINGRAZIAMENTO ANCHE AGLI INFERMIERI, GLI ANGELI DELLA CORSIA, SEMPRE ATTENTI SU TUTTO. ABBIAMO TROVATO UNA SECONDA FAMIGLIA: NONOSTANTE IL COVID OBBLIGASSE IL FAMILIARE A NON ASSISTERE LA PERSONA MALATA, C'ERANO LORO.
NODULO POLMONARE.
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