Villa Verde di Taranto

Fortunatamente a mia madre è andata bene, si è "solo" portata a casa l'Escherichia coli. Pulizia inesistente, la propria pipì è rimasta per terra senza che nessuno abbia provveduto a pulire, anche a rischio di cadute, e non solo dei pazienti.
Inoltre mai sentito in nessuna clinica privata e non, che non venga distribuita l'acqua ai pasti, così come le posate (che ti devi portare da casa!).
Lenzuola mai cambiate.
Dieta per diabetica mai rispettata.

La mia purtroppo è una recensione negativa perché non si può avere la madre ricoverata per più di 15 giorni e non riuscire a sentirla perché ha il COVID e non possono passarle il telefono. Parliamo di una signora anziana che ha anche una demenza, ma non per questo doveva essere trattata in questo modo. Personale senza umanità!
Dell'acqua che dovevamo portarle da casa, altra delle novità sconcertanti per una clinica convenzionata: ci avete riconsegnato mia madre disidratata e denutrita.
Se potete, cambiate ospedale!
Maria Grazia Cannalire

Premetto che scrivere questa recensione dopo solo 6 giorni dalla perdita di nostra madre ci costa molto, perchè vuol dire non farla ancora riposare in pace. Cercheremo di essere piu' sintetici possibile anche se la rabbia e il dolore, ma soprattutto i dubbi che abbiamo, sono tanti. Non vogliamo ottenere nulla, ma scriviamo affinchè queste cose non accadono ad altri.
La nostra agonia inizia il giorno 28-11-2022, giorno che nostra madre è stata ricoverata; il 12-12-2022 mia madre viene operata per la sostituzione di due valvole, intervento che è durato all'incirca 8 ore. Dopo che ci hanno detto che l'intervento era riuscito, mia madre è stata messa in coma farmacologico. Il giorno successivo ci dissero che dalla Tac risultava un'ischemia cerebrale, tutto il lato sinistro di nostra madre era rimasto paralizzato - e già lì i nostri dubbi iniziarono a far fronte sui nostri pensieri. Venne sedata e intubata fino al giorno 19-12-2022, il giorno successivo venne stubata per una prova. Lì ci dissero se mia madre reggeva senza la ventilazione (dove si vedeva chiaramente che aveva bisogno di aiuto), nonostante avessero riscontrato catarro e muco nei polmoni, si andava avanti a tentativi e nella speranza che mia madre espellesse tutto ciò con della tosse, nonostante ci avessero anche detto che aveva bisogno una tracheo. In questo frangente di tempo, i medici ci dicevano la solita frase... cioè che mia madre era stabile, con delle rassicurazioni sempre più confuse e vaghe. Il giorno 27-12-2022 viene rintubata fino al 10-01-2023, giorno in cui mia madre sembrava essere stata miracolata, perchè iniziava a parlare,a ricordare e veniva così messa anche sulla sedia; persino mangiava da sola. Pertanto si parlava anche di un trasferimento per la riabilitazione presso un altro centro. Piano piano però, invece, ha iniziato a dare segni di peggioramento, il giorno 6-02-2023 nostra madre ha avuto un'emorragia anale e le hanno fatto due trasfusioni di sangue. Il giorno 08.02-2022 viene fatta la colonscopia, dalla quale vengono riscontrate delle semplici emorroidi, sospiro di sollievo per tutti noi. Il giorno 09-02-2023 a mia madre viene applicata la mascherina facciale perchè mia madre aveva difficoltà a respirare e ci dissero che aveva preso un batterio ed erano partiti con un antibiotico generale aspettando tre giorni per capire di che batterio si trattasse, per poi andare con un'antibiotico mirato. Anche lì confusione da parte dei medici, uno diceva che dovevamo aspettare 3 giorni per capire, l'altro che l'antibiotico stava lavorando già alla grande. Nella stessa giornata di pomeriggio veniamo contattati: mia madre si era aggravata e l'avevano rintubata e rimessa in coma farmacologico e non si sapeva se avrebbe passato la notte. Il giorno dopo i medici continuavano con la solita frase ... è stabile e la pressione sta mantenendo. Il giorno successivo ci dissero che aveva una macchia bianca al polmone sinistro ed era stata attaccata da una polmonite. Il giorno 13-02-2023 alle ore 7.00 nuovamente veniamo ricontattati per avvisarci di portare il vestiario che mia madre stava mollando. Mia madre dà l'ultimo respiro alle ore 12.40. Ci hanno detto che nostra madre è deceduta perchè è stata troppo provata dalla polmonite. Come abbiamo detto all'inizio, i dubbi sono tanti, non vogliamo portare in vita nostra madre con questa recensione (anche se lo vorremmo) ma l'abbiamo scritta per altri eventuali futuri pazienti.

Prenotato un tampone nominalmente, ci siamo trovati ad aspettare ORE.
Vergognoso.
Soprattutto per l’assembramento che si è creato.
Organizzatevi meglio, neppure il Covid vi ha insegnato

Mia madre è deceduta dopo intervento programmato di doppia sostituzione delle valvole cardiache. E' stata due settimane per controlli vari, poi decidono di operarla con una percentuale buona di riuscita nonostante alcune patologie che già aveva. I rischi c'erano di non riuscita.
Intervento riuscito, così ci avevano detto, ma poi più di 40 giorni di terapia intensiva non sono bastati.. Accetto tutto, ma ho notato poca chiarezza, loro sapevo tutto ma a noi non hanno detto tutta la vera situazione, infatti poche ore prima che morisse ci hanno convocati dicendoci altri particolari di grande importanza (forse gli erano sfuggiti al medico di turno). Una settimana prima di morire le è venuta un'ulcera allo stomaco, non sono un medico ma credo che una cosa del genere non esca tanto per.. ma posso sbagliarmi. Ci dicevano che stava migliorando, ma i reni non volevano riprendersi. Ci hanno dato la possibilità di vederla nell'ultima settimana per due volte (dopo aver effettuato il tampone), ma era meglio che non la vedevo, mi dicevano solo che il problema erano i reni... Bisogna dire la verità alle persone, anche se sono brutte, e dire tutto soprattutto.

Mio padre è stato assistito nel peggiore dei modi da personale infermieristico saccente, incompetente e per niente umano.

Chi non è stato all'asta del pesce a Molfetta, può farsi ricoverare alla villa Verde di Taranto e vivrà le stesse emozioni date dal personale, dalle caposala ai portantini, per finire al personale di pulizia. Il reparto? Il più delicato ed importante della struttura: cardiochirurgia e cardiologia!!! Nessun rispetto per i degenti bisognosi di silenzio e riposo. Mi sono permesso di reclamare e... ometto lo sdegno che ho provato dal trattamento.
Bravissimi i medici, credo ignari del chiasso nel reparto.
Il vitto portatelo da casa e non scordate le posate!

Voglio fare una premessa importante. Scrivere questa recensione mi costa (infatti la scrivo dopo tre mesi), perché io come professionista (sono un'infermiera) sono nata qui ed è stato un luogo di passaggio nella mia carriera professionale e, come il primo amore, non si scorda mai.. Spero che questa esperienza, se pur negativa (personale), possa essere utile ad altri utenti.
Sono ritornata in questa clinica per far sottoporre mia madre al posizionamento del pacemaker (mi avevano parlato bene del reparto di cardiologia, intervento in giornata, il giorno dopo si esce, tante aspettative...) affetta da una importante bradicardia. Mamma viene ricoverata in data 19/06/2019 e dimessa in data 22/06/2019. Degenza da incubo. Accettazione assente del paziente (mamma, con una bradicardia di 25 battiti al minuto monitorata da loro, doveva essere messa a letto, ma ci è stata data una stanza dopo tre quarti d'ora cronometrati e non perché fosse occupata da un altro paziente). Umanizzazione molto discutibile (infermieri meravigliosi non perché sia di parte, come lo staff di supporto) dovuta ad una coordinatrice con mancanza di tatto nell'approccio con pazienti con determinate patologie; mancata sensibilità verso una paziente che doveva subire un intervento (ha avuto una importante discussione con mamma la sera prima dell'intervento, mamma in lacrime non voleva più operarsi). La perfezione non esiste e non si chiede la luna, ma MAI r poi MAI nessun professionista deve permettersi di destabilizzare un paziente a ridosso di un intervento chirurgico. A maggior ragione se rappresenta, per il ruolo che ricopre, l'intero reparto.. Non ho voluto aizzare maggiormente gli animi perché avevo fatto una promessa a mamma di lasciar perdere (ma dovevo dire prima o poi la mia per l'amore che nutro per questa professione). Nessun è infallibile e per fortuna c'è chi è degno a mio avviso di ricoprire determinati ruoli, come la coordinatrice Annicchiarico Grazia, professionista unica dotata di una sensibilità straordinaria. Un grazie di cuore poi alla coordinatrice Laterza ed al cardiologo Dott. Rillo, che ha dato una seconda vita a mamma.

Scrivo a distanza di qualche anno non avendone avuto modo prima. Quel che voglio dire è che ci vorrebbe qualche supervisore per verificare la volontà di lavorare di alcuni operatori... massaggi e ROM articolari della durata reale di 3-4 minuti in totale, se e quando venivano effettuati, inviandomi subito alla terapia magnetica...
Fortunatamente nelle settimane successive è cambiato il fisioterapista e ho ricevuto assistenza adeguata con risultati reali sul problema.
Certa gente svogliata dovrebbe cambiar mestiere.

Il mio papà si fidava tantissimo di questa struttura.
Operato il 23 febbraio, intervento delicatissimo riuscito (così ci è stato detto) e non discuto la professionalità dei chirurghi.
Nella terapia intensiva abbiamo visto che mio padre non aveva alcun miglioramento e volevamo sapere come mai mio padre fosse gonfio, come mai a livello neurologico non fosse lucido; la loro risposta era sempre "tutto normale".
Poche ore prima della sua morte ci hanno continuato a dare false speranze.
Non ci hanno permesso di rimanere con lui nel momento della sua morte.
Voglio che si sappia perché non è giusto che un malato giunto al termine della sua esistenza non debba stare con i suoi cari.
E comunque tutta la vicenda è strana e noi non prendiamo pace.

GRAZIE AI MEDICI DELLA VILLA VERDE LA POSSO RACCONTARE.
CARDIOCHIRURGIA ECCELLENTE. IN CORSIA (RIABILITAZIONE) INVECE IL PERSONALE E' INSUFFICIENTE, SIA QUELLO MEDICO, SIA SOPRATTUTTO QUELLO INFERIMERISTICO E AUSILIARIO.
POCA ORGANIZZAZIONE NEL VITTO E SOPRATTUTTO VITTO DA TERZO MONDO...
SAMUEL