Villa Torri di Bologna

Posso solo dire che dopo l'intervento fatto a Villa Torri il 2 Ottobre 2015 per correggere la fibrillazione atriale di cui soffriva, mio marito è stato malissimo, e non si è più ripreso.
Non descrivo il calvario che da quel giorno stiamo vivendo tuttora.
Se uno vedesse la sua foto di appena 2 mesi prima, dice che non può essere lo stesso uomo che è ora, dopo 2 mesi.

Con grande rammarico e dolore sono costretto a comunicare che mia nonna è entrata nella struttura con le sue gambe uscendone ahimè diretta alla commemorazione dei suoi familiari.
Una signora dell'età di 80 anni è deceduta a seguito di un intervento con esito "TECNICAMENTE RIUSCITO", almeno cosi è stato dichiarato dall'equipe medica.
Solo a disgrazia avvenuta riceviamo consapevolezza che probabilmente i medici avrebbero dovuto informarci che, vista l'età avanzata del paziente, si sarebbe potuto incorrere a delle complicanze. Viceversa, le certezze e rassicurazioni ricevute hanno condizionato tutti i familiari nella scelta, che si è rivelata tragica.
Spero che in futuro i medici riusciranno ad essere più "realistici", descrivendo tutti i rischi eventuali che incorrono i pazienti e consentire così le dovute valutazioni. Scopriamo solo ora, ad esempio, l'esistenza di tecniche meno invasive e con minore probabilità di decesso rispetto a quella a cuore aperto appena realizzata.