Villa Papa Giovanni XXIII Pianezza
Recensioni dei pazienti
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Giudizio negativo
Mio papà è stato 40 giorni per riabilitazione, quando è stato dimesso non era in grado di camminare, ha avuto una piccola ischemia di cui loro non si sono accorti. Lo stesso giorno della dimissione portato in struttura a pagamento nelle pari intime aveva un decubito e la melma che aveva un odore indescrivibile davanti. La struttura a mio parere non è valida, io mi sono trovata malissimo. Hanno perso gli occhiali e una giacca.
Riabilitazione rottura del femore
Buongiorno, ci tengo a fare questa recensione in quanto mio papà è appena uscito dalla struttura rinato ed il merito è un primo luogo del Dottor Luigi Guadagnolo che ha trattato mio papà (e tutti i pazienti senza distinzioni e lo posso affermare perché mio papà è stato in struttura più di 40 giorni) in modo eccellente, sia sul livello professionale (sicuramente dato dall'esperienza di 23 anni nella struttura) che sul livello umano. Ringrazio anche Rita e tutto il personale, OSS e infermieri tutti dal primo all'ultimo.
Ringrazio il team di fisioterapisti ed in ultimo, ma non per importanza, la sig.ra Infantino.
È stato un piacere poter riscontrate che vi sono dottori come GUADAGNOLO che nonostante il livello di professionalità, hanno la pazienza e la passione di dedicarsi ad anziani.
Grazie di cuore.
Fassone Manuela e mio papà Fassone Marco
Ottima struttura
Mia mamma 93 anni e' ricoverata presso questa struttura dopo una brutta frattura del femore. Si trova al 3° piano. Nella prima settimana ha avuto problemi derivati da una infezione precedente al ricovero, ma sia la dott.ssa Garcia, sia le infermiere e le OSS si sono prese cura di lei nel migliore dei modi. E' ovvio che nei momenti di non urgenza non si può pretendere che siano sempre lì al proprio servizio, non e' un hotel, e il personale ha parecchio lavoro, ma e' sempre gentile e nel limite del possibile cerca di accontentare tutti. Bisogna sempre ricordare che in reparto ci sono 32 persone, ognuna con le sue necessita' e al di fuori delle vere urgenze non e' il caso di mettere sempre fretta, ci va anche pazienza e comprensione per chi lavora.
Ad ogni modo la struttura e' pulita e ordinata, i pazienti vengono cambiati più volte al giorno e spronati a fare riabilitazione. Certamente la vicinanza di un parente aiuta molto, sia il paziente che gli operatori.
Riabilitazione motoria
Personale e medici sempre disponibili, cordiali, pronti a dare ogni spiegazione richiesta.
Opinione ottima sul trattamento ricevuto dopo episodio di TIA.
Riabilitazione Fisioterapia
Sono stata ricoverata presso la vostra struttura all'Unità 5 ed è stata un'esperienza bellissima dovuta alla professionalità e umanità eccezionale. Ringrazio tutti per la pazienza avuta nei miei confronti. Un caloroso abbraccio ad OSS, infermieri, fisioterapisti e medici, ed ai simpatici baristi.
Infine posso dire che lo consiglierei a tutti perché ancora oggi, che mi trovo in un'altra struttura, penso alle meravigliose persone che mi hanno assistita.
Colgo l'occasione per elogiare i centralinisti e quelli dell'accettazione perché sono i primi a dare il benvenuto in struttura.
Recupero da ictus
Per il recupero da ictus mi sono trovato molto bene.
Un plauso al dott. Luigi Guadagnolo e alla sua squadra di infermieri ed Oss.
Unico neo, personale non sempre gentile alla reception/ portineria in arrivo.
La struttura dovrebbe essere meglio collegata alla rete pubblica dei trasporti.
Riabilitazione motoria
Un plauso allo staff medico e infermieristico della struttura.
Massima professionalità.
Un plauso anche ad Edoardo e Carla, conduttori del bar (4 stelle): due amici che non ti fanno pesare i momenti vuoti della giornata. Simpatici e divertenti.
ECCELLENTE RIABILITAZIONE FISIATRICA
Sono grata alla struttura per l'eccellente trattamento riservato a mia mamma Giancarla, dimessa in data odierna dopo un periodo di riabilitazione in seguto a frattura del femore (intervento al CTO). A tutto il personale sanitario va il mio più sentito ringraziamento, al professor Platania, primario del reparto di degenza n. 5, al dottor Coluccia, alle infermiere ed OSS. Un ringraziamento speciale al gruppo della fisioterapia, ed in particolare al fisioterapista Alessandro, che è riuscito a compiere un piccolo miracolo... Oggi mia mamma è tornata a casa e ha fatto da sola due rampe di scale del suo condominio, appoggiandosi solo al mancorrente.
Grazie a tutti.
La figlia Paola con gratitudine.
Riabilitazione inaspettata
Sono felice che mia mamma tra 2 giorni potrà tornare a casa sulle sue gambe dopo quasi due mesi in cui ho anche pensato di perderla. Era il 4 agosto quando mia madre 87enne venne ricoverata in ospedale a causa di una polmonite e di una insufficienza renale grave. A seguire si è reso necessario il trasferimento a “Villa Papa Giovanni” per la riabilitazione, in quanto mia madre non si reggeva più in piedi.
Oggi voglio esprimere tutta la mia gratitudine al dott. Luigi Guadagnolo, che con grande professionalità e semplicità ha soddisfatto ogni mia domanda man mano che mia madre migliorava. Un grande grazie al personale infermieristico e assistenziale, che l’ha accudita amorevolmente (mia madre non scendeva dal letto dal primo giorno in ospedale), nonchè ai fisioterapisti a cui è stata affidata successivamente e che l’hanno rimessa in piedi e fatta camminare come non la vedevamo da tempo.
Naturalmente oggi va di moda criticare più che elogiare, per questo invito tutti coloro che sfortunatamente vivessero situazioni simili, di non fermarsi alle parole dette, ma di toccare con mano e magari decidere successivamente se lasciare oppure no il proprio familiare. In fondo è una opzione che ci tutela di cui abbiamo tutti pienamente diritto.
Riabilitazione per problemi motori
Scrivo io (Sandro) per conto di Gemma (mia moglie).
Medici e personale sanitario tutto: gentili, affettuosi e disponibili.
Capacità professionale: non sono un medico, ma vedendo i risultati ottenuto con Gemma in 5 settimane, direi che conoscono tutti la loro professione. Ovvio che se uno pretende caviale e si lamenta perchè l'infermiera non arriva dopo 30 secondi beh... mi vien da pensare che è meglio cambiare "albergo"!
Esterno struttura con alberi da tutte le parti, panchine e tavoli a disposizione di pazienti e parenti (merende con i nipotini erano FESTE) e l'interno ordinato e pulito.
Unico appunto personale: FORSE una auto blu, magari non necessaria, sarebbe un ottimo gesto da parte delle amministrazioni pubbliche sostituirla con un'automedica a disposizione della struttura per accompagnare i pazienti per esami, visite e necessità varie. Chissà che qualche personaggio che ci governa non si metta una mano sulla coscienza!
Posso solo dire Viva Villa Papa Giovanni XXIII e tutto il personale che ben gestisce la struttura.
Da consigliare
Ci tengo a recensire tale struttura perché è giusto riconoscere i meriti, quando ci sono, e non segnalare solo le volte in cui si intende portare avanti critiche. Lavoro in Torino in ambito neurologico come terapista neuromotorio. Mio papà a fine giugno ha subìto due ischemie, dopo un mese di Molinette è stato trasferito a Villa Papa Giovanni senza speranze riabilitative. E'stato dimesso dopo 5 settimane con un quadro clinico significativamente migliorato rispetto al potenziale di recupero residuo ottenibile.
Ringrazio il reparto 3 del dottore Coluccia, professionista pragmatico e concreto nel suo lavoro, oltre che tutto il personale che ha seguito con cura e amore mio padre permettendogli di reagire ad una situazione molto complessa e alquanto compromessa. Complimenti davvero, ancor piú essendo nel settore da quasi vent'anni posso affermare che la capacità e la dedizione sono stati eccellenti.
Un caro saluto.
LETTERA APERTA DI RINGRAZIAMENTO
Sono Patrizia Corona e sono stata degente presso la Vostra struttura nel mese di Maggio.
Ringrazio intanto il personale medico al completo per la professionalità e gentilezza. Poi il personale infermieristico e le OSS che con il loro umile difficile e gravoso lavoro si sono impegnate tantissimo nell'esecuzione dei compiti assegnati. Fra loro ricordo soprattutto coloro che oltre alla professionalità ci mettono il cuore (ricordo Fabia, Paola e Patrizia)Ringrazio inoltre l'Equipe dei Fisioterapisti in particolar modo Stefano che mi ha seguito con estrema diligenza e professionalità.
Al Direttore Sanitario chiedo solo di controllare la cucina, perchè l'unico punto debole è stato il cibo. Poi nell'organizzazione visite parenti aggiungere un po' di buon senso per evitare malcontenti.
Ringrazio comunque tutti quanti e prima o poi verrò a salutarVi, e chiaramente spero da sana.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI.
- Infiammazione nervo ottico.
Riabilitazione
Io non so esattamente cosa sia successo, perché causa Covid non si poteva entrare, mi limiterò ad elencare i risultati.
Mandata dalle Molinette dopo ictus per riabilitare il braccio rimasto offeso, dopo 7 giorni ha contratto il Covid. Una volta uscita non camminava più ed era rigida, mi hanno detto per sindrome da allettamento; credo quindi di fisioterapia non ne abbia mai fatta.
Dimessa con il catetere, neanche mi hanno detto come gestirlo, credo l'abbia tenuto per tutta la permanenza in struttura.
Peso kg. 36, pelle ed ossa. Faceva i bisogni nel pannolone, intontita da tranquillanti.
Una volta uscita, dopo 10 giorni con fisioterapia adeguata, foniatra, dietologa, oggi cammina, sta riprendendo peso, utilizza regolarmente il bagno. La colpa di tutto però non è del personale, che è gentilissimo, il fatto è che sono in pochi..... Quindi direi pessima direzione.
Post infarto ed esiti frattura dell'omero
L'assistenza mostrata l'ho trovata soddisfacente. Clima ambientale confortevole.
Cibo da dimenticare.
Organizzazione sufficiente. Alcuni punti di miglioramento sarebbero da adottare.
Il personale è preparato ed attento. Tra questi ricordo Caterina, Anna, Debora e Luana, particolarmente idonee a svolgere questo tipo di lavoro.
Il fisioterapista Alessio mi ha seguito con dedizione e capacità professionale.
Un particolare ringraziamento al Dr. Guadagnuolo, che mi ha assistito, unitamente alle infermiere e OSS.
Gradimento sistema struttura
Un ambiente professionale ed accogliente.
Perfetta assistenza nelle tempistiche dell’emergenza.
Palestra ben attrezzata per la riabilitazione motoria.
Ottima cucina.
Un particolare ringraziamento al prof. Scarpignato, che mi ha assistito personalmente, ed al prof. Platania, che ha supervisionato il mio ricovero.
Sindrome ipocinetica.
Valutazione complessiva ospitalità
L'assistenza mostrata non l'ho trovata del tutto soddisfacente. Clima ambientale poco confortevole.
Cibo buono, pulizia buona.
Organizzazione che lascia a desiderare. Molteplici spunti di miglioramento sarebbero da adottare. I pazienti sono prima di tutto persone con la loro dignità e degni del massimo rispetto e cortesia, non sempre presenti nella mia esperienza. Il personale, preparato, in alcuni casi si è dimostrato privo della delicatezza necessaria per svolgere questo lavoro.
Ottima struttura, fisioterapia
Sono stato nella struttura per la riabilitazione dopo un'operazione al femore ed ho trovato personale competente e molto gentile.
I fisioterapisti in particolare sono grandi professionisti, un grande grazie soprattutto a STEFANO ed ELENA.
Per quanto riguarda il cibo invece, i pasti lasciano molto a desiderare.
2 mesi davvero brutti
Mio papà è stato mandato a fare riabilitazione in questa struttura a fine gennaio. Ho saputo solo dopo che avrei potuto oppormi a questo ricovero e richiedere un’altra struttura. Ma neanche i servizi sociali me lo dissero...
Personale scorbutico, a partire da chi ti risponde al telefono.. (un giorno ho minacciato di chiamare i carabinieri se non mi avessero fatto fare almeno una videochiamata). Mio padre è poi peggiorato sempre di più, hanno chiamato l’ambulanza perché gli era venuta la melena, era disidratato e pieno di cicatrici. Comunque ancora stava bene e mi chiedeva di comprare dei foulard da regalare alle infermiere (forse per tenersele buone… ), ma una sera mi ha chiamato un medico di guardia dicendo che mio papà probabilmente non si lamentava per non disturbare … (lo sgridavano..) ed era infatti sporchissimo; mai fatta la barba.. Povero papà.. Poi dall’ospedale (ormai era uno straccio ) non si è più ripreso ed è morto il 21 aprile.
Pessima esperienza
Mia madre è entrata qui dopo aver contratto il COVID-19 (era rimasta allettata con ossigeno per un mese e non camminava più). Dopo essere guarita dal Covid, è stata mandata al Papa Giovanni per la riabilitazione, ma le sono venute le piaghe da decubito e a volte stava fino a 16 ore senza essere cambiata. Infermerie senza cuore e maleducate!!
Fisioterapia pessima, se non avessimo firmato per portarla via, mia madre di anni 88 chissà come sarebbe finita, quando invece poi a casa, con fisioterapia adeguata, si è ripresa totalmente e ora cammina.
A nostro avviso è una struttura da non consigliare.
Pessimi
Si curano poco del paziente, impossibile parlare con la caposala, ognuno dà informazioni diverse, lasciano i pazienti in un angolo lontani dal campanello, non li lavano e non gli cambiano il pannolone. Scortesi. Porzione dei pasti poverissima.
Riabilitazione frattura femore
Mio papà è arrivato in questa struttura dopo intervento di protesi per frattura del femore. E' vero, siamo in periodo di Covid, non si possono effettuare visite e da fuori non ci si rende conto di come stiano i nostri cari... Peggiorato rapidamente senza che nessuno ci informasse mai sul suo stato di salute, alle mie telefonate il dottore rispondeva quasi scocciato e sommariamente. Io da fuori capivo che qualcosa non funzionava, ricevevo aggiornamenti solo dal vicino di letto e così ho deciso di portare via mio papà di corsa, nonostante mi abbiano fatto mille difficoltà (li ho minacciati di chiamare i carabinieri), permettendogli di morire con il conforto dei suoi cari. La lettera di dimissioni recitava "paziente vigile, collaborativo e deambulante con minimo ausilio", ma di fatto mio padre era in uno stato pietoso, disidratato e semi incosciente.
Riabilitazione neurologica
Mia mamma Esterina è stata ricoverata a seguito di una ischemia. E' arrivata al Papa Giovanni XXIII in non buone condizioni ed ora, dopo quasi due mesi, viene dimessa in quasi ottime condizioni. E' vero che mia madre (ottantottenne) ha sempre fatto tutto quello che le veniva chiesto, ma voglio elogiare e ringraziare tutto il personale che l'ha pazientemente supportata con professionalità ed umiltà, dal dottor Luigi Guadagnuolo, alla caposala sig.ra Saletti ed a tutto il personale del reparto (infermieri ed O.S.S.) ed al servizio di FKT, dal dottor Elvio Novarese ai fisioterapisti che sono riusciti nell'impresa di farla camminare.
Un ringraziamento particolare va al signor Silvio, che l'ha seguita con pazienza e professionalità.
Assistenza post femore rotto
Non è possibile che si dimentichino di pulire un anziano col pannolone dalle 11.00 di mattina alle 20.00 di sera. Mio nonno tutto sporco che piangeva, senza ricevere assistenza!
Cerchi di portarlo in un'altra struttura, ma non di sono strutture che lo prendano privatamente, a parte il Koelliker, ma a 500 euro al giorno... Mio nonno mi morirà di depressione e non per il femore rotto?
Esperienza Negativa
Parente ricoverato per una riabilitazione in seguito ad un intervento al femore, entrato in discrete condizioni, uscito con un peggioramento acclarato con infezioni urinarie, ulcere, accompagnato da continui stati febbrili non approfonditi adeguatamente dalla giovine dottoressa e trascurato a tal punto da dover ricorrere al catetere con conseguente peggioramento nel tempo.
Per un certo periodo siamo stati in regime privato (a pagamento), ma il servizio non è migliorato anzi... una sera il carrello della vivande è giunto vuoto per cui niente cena. Fatto presente alla caposala subito il giorno seguente, la reazione e stata semplicemente vana appellandosi a procedure e cavilli vari interni che di fatto non hanno dato risposta concreta al caso..
Inoltre al momento del pagamento in assenza di un listino visibile, sono state riscontate incongruenze vistose.
Riabilitazione protesi anca
Da chiedersi perché il s.s.n. si convenzioni con strutture simili. Non consiglio la struttura.
Riabilitazione neurologica
Esperienza pessima per mia mamma 70enne, ricoverata per 2 mesi per riabilitazione neurologica in seguito ad intervento chirurgico al cervello. Ha disimparato quanto appreso dopo 2 mesi di fisioterapia al Don Gnocchi. Assistenza medica e infermieristica che abbiamo trovato inadeguata, OSS al limite della denuncia, continue liti tra parenti dei degenti e personale medico e infermieristico. Chieste le dimissioni anticipate per poterla seguire in maniera corretta a casa, con consulenza geriatrica ha cambiato il piano farmacologico eccessivamente carico di psicofarmaci (ora non ha più allucinazioni, è lucida e orientata). Per la mia esperienza, non consiglio la struttura.
Buona esperienza
Voglio ringraziare tutti gli operatori del Giovanni XXIII di Pianezza, medici, fisioterapisti, O.S.S. ed infermieri. Mi hanno curato, incoraggiato, aiutato con competenza e umanità. Sono arrivata tesissima, allarmata dai commenti negativi che avevo letto, ma ho dovuto ricredermi.
La struttura è moderna, pulita, accogliente.
Ho incontrato perone sorridenti, disponibili a sopportare i malumori dovuti anche alla malattia. Grazie in particolare a Stefano, bravissimo fisioterapista che ha lodato ogni mio sforzo motivandomi a migliorare. Un vero amico.
Grazie a tutti - Rina Perron
Riabilitazione post frattura femore
Pessima esperienza personale. Medici poco presenti. Pasti immangiabili.
Empatia e cura della relazione
Una persona a me molto cara è stata ricoverata presso la vostra struttura per tre settimane nel mese di marzo. Vorrei ringraziare in modo particolare il sig. Tudor per la serietà, la professionalità e la vicinanza mostrate durante il ricovero.
Esperienza più che buona
Mia madre è stata ricoverata per 40 giorni per recupero post ricovero al Mauriziano. Si tratta di una persona affetta da demenza e altre patologie. Ha fatto fisioterapia, si è trovata benissimo sia col personale che col fisioterapista. Ottima anche l'asssistenza del Dott. Guadagnuolo. L'unico problema è stato il rientro a casa: a Pianezza stava decisamente meglio!
Figlia di paziente
Ho un genitore qui ricoverato da sette giorni.
Da tre cerco di parlare con fisiatra sia per telefono che di presenza, ma rispondono che ci sono le ferie!
Ma gli anziani non vanno in ferie e si meritano un'assistenza migliore!
La riabilitazione è al minimo, le OSS e infermiere fanno come possono essendo sotto dimensionate per un livello uno rispetto al numero di pazienti e le patologie di persone molto anziane.
Il colmo è che tutte le strutture a livello uno sono fuori Torino e non ci sono alternative.
Vorrei sapere chi decide cosa!
Riabilitazione
Uso questo spazio per riportare la mia esperienza, purtroppo negativa... Mia nonna un mese fa, a seguito di una frattura al femore, dopo l'intervento in ospedale a Ciriè è stata trasferita nella "casa di cura Papa Giovanni XXIII" dove, dopo un primo periodo di collaborazione, ha iniziato a non collaborare più perché emotivamente abbattuta e in un iniziale stato depressivo... Dalla scorsa settimana ha iniziato anche a non mangiare e non bere più e, nonostante le richieste di noi parenti nel richiedere una maggior cura o una visita specialistica per poterla aiutare, non abbiamo avuto alcun riscontro, anzi: ci è stato detto di star tranquilli perché mia nonna si sarebbe ripresa. Morale della favola oggi, 14 giugno 2018, alle ore 8.30 siamo stati contattati dalla struttura che ci ha detto che mia nonna sarebbe stata trasferita all'ospedale di Rivoli per una TAC, visto che non riusciva più a muovere neanche un dito.
Il 14 sera l'ospedale di Rivoli ha emesso il referto della TAC e delle relative analisi:
•embolia polmonare
•mancanza di ferro
•mancanza di potassio
•disidratazione
Volevo fare, personalmente, i ringraziamenti alla struttura per aver lasciato che mia nonna finisse nel giro di una settimana in questo stato medico disastroso. Seguiranno mie ulteriori lamentele all'Asl a chi di competenza.
Incredibile
La zia di mio marito è stara ricoverata per la riabilitazione, ha 84 anni ed è caduta in casa; quindi ci hanno consigliato questa struttura. Dopo 4 giorni di ricovero all'interno della struttura si è rotta il femore ed è stata portata all'ospedale di Rivoli. Peccato che nessun parente sia stato avvisato della cosa! Per fortuna un nipote ha telefonato ed è stato informato di quanto è successo ed invece di riprenderla per la degenza e la riabilitazione, hanno chiuso la pratica senza dire niente! Ora la zia è stata dimessa dall'ospedale e quindi dobbiamo fare tutte le pratiche di nuovo.. Sinceramente spero non la rimandino qui, visto la solerzia che hanno avuto nell'avvisare i famigliari!
Pessima esperienza
Ricoverato mio padre di 84 anni semi autosufficiente per riabilitazione motoria e respiratoria.
Dopo 10 giorni ho dovuto portarlo via perchè peggiorato a causa della degenza in questa struttura.
Odore di urina sempre e ovunque. Anziani abbandonati a sè stessi che in breve tempo diventano completamente non autosufficienti e allettati.
Sedazione costante. Fisioterapia quasi inesistente (a mia domanda sulle ragioni per cui mio padre non era stato portato più volte a fare fisioterapia, sono state addotte scuse quali la mancanza di tempo o la non volontà di andarci da parte di mio padre - impossibile perchè era l'unica cosa che desiderava).
Personale ridotto al minimo, sovraccaricato e dopo le 19.00 ulteriormente ridotto, sino a una sola persona per 40 pazienti, di notte.
Ho dovuto far assistere mio padre giorno e notte, tranne la mattina in quanto OBBLIGANO CHI ASSISTE A NON STARE CON IL PAZIENTE, senza che ve ne sia ragione.
OTTIMA ESPERIENZA
Ho vissuto la mia prima esperienza riabilitativa in questa clinica completamente immersa nel verde, tra personale medico ed infermieristico competente e disponibile. Un team di fisioterapisti qualificati ha reso possibile una ripresa repentina di tono muscolare ed elasticità articolare. Umanità e spirito di collaborazione del personale rappresentano i punti di forza di questa clinica.
Non la consiglio
Solo una cosa vorrei dire: se avete parenti anziani, non portateli a Papa Giovanni XXIII. Altrimenti in qualche giorno vedrete il declino di una persona che amate (amiamo..).
Dieci anni fa anch'io sono stata ricoverata qui ed ho firmato per ANDARE VIA! E avevo 42 anni..
Li lasciano a loro stessi, e poco importa se voi state con i vostri cari 6/12 ore, perchè il resto del tempo sono SOLI. SOLI, SPORCHI, DEPRESSI, CONFUSI.
Riabilitazione
Ringrazio tutto il personale della struttura per l'ottima assistenza medica e infermieristica prestata a mia nonna per riabilitazione post frattura femore!
Degenza di mio papà
Non riesco a capire come mai vengano fatte recensioni negative su Villa Papa Giovanni.
Questo non vuol dire che io, figlio della persona ricoverata, non abbia avuto problemi, anzi, fin dal primo giorno ho riscontrato la maggior parte dei problemi segnalati da altri utenti, ma non ho aspettato a fare recensioni negative a fine ricovero di mio papà, bensì mi sono subito rivolto alle splendide persone della direzione e del direttore sanitario per discutere dei problemi.
Sono stato accolto con tanta gentilezza, sono stati disposti ad ascoltarmi, a prendere nota dei problemi e delle persone segnalate e, visti i cambiamenti in reparto, presumo che una tirata di orecchie sia stata fatta a chi di dovere. Perciò ribadisco il fatto di non aspettare che le cose cambino, quando magari ai vertici le cose non vengono segnalate.
Pessima esperienza
Mio padre di 81 anni è stato ricoverato per riabilitazione post protesi femorale dopo intervento al CTO. Entrato l'8 settembre 2016, era in carrozzella e camminava con il girello. Mangiava da solo, parlava. ERA VISPO, con alternati momenti di lucidità poiché affetto da Alzheimer. Avrebbe dovuto fare riabilitazione e niente altro. Dopo tre giorni hanno incatenato la carrozzella con lucchetto e catena, perché a detta loro mio padre andava in giro a disturbare. Il quarto giorno lo abbiamo ritrovato sedato pesantemente nel letto. Non parlava più. Le due dottoresse rispondevano a monosillabi che stava bene e che era sedato per il suo bene. Il pannolone non veniva quasi mai cambiato, sempre intriso di pipì tutto il giorno. Nessun riguardo, nessuna assistenza, nessuna umanita'. Dopo solo 8 giorni, vedendolo in questo stato, ho chiamato i carabinieri e ieri l'ho portato via con ambulanza privata e dimissioni volontarie (perché le due fantastiche dottoresse dicevano che stava bene) al pronto soccorso delle Molinette. Mio padre ora è grave, ricoverato con sepsi, piaghe da decubito all'osso sacrale e ossigeno. Tutto questo in soli 9 giorni. Nessuna riabilitazione, ANZI, PARE ADDIRITTURA CHE LA PROTESI SI SIA SPOSTATA.
Farò esposto alle autorità di competenza.
Ricovero da paziente
Esperienza negativa in tutti i servizi, tranne il mio fisioterapista. Medici inesistenti, OSS e infermiere quasi tutte maleducate, menefreghiste, non efficienti. Poi business per l'acqua, non servita ai pazienti come tutti gli ospedali a pranzo e a cena: ci consegnavano a loro voglia lavorativa e piacere, caraffe d'acqua da depuratore e alla richiesta del riceverla nei giusti orari e tempi, ci veniva risposto "quando avrò tempo verrà distribuita" (anche se eri senza acqua). Credo che tutto questo (stessa storia poi per per il cibo, pessimo), portasse benefici economici al bar e alle macchinette. Un centro riabilitativo cosi non lo ho mai visto, oltretutto c'erano pazienti con problemi più gravi dei miei che venivano lasciati soli. Centro riabilitativo privo di assistenza di prima degenza.
Degenza di mio padre
Mio papà è tornato a casa oggi, dopo il periodo di riabilitazione post frattura/intervento al femore. Il cibo lascia molto a desiderare, e i medici sono poco presenti e soprattutto poco gentili. Nulla da dire sugli infermieri e sui fisioterapisti. Il mio ringraziamento sentito e di cuore va a Tudor, Patrizia, Franco e Victoria: questi sono gli infermieri di cui conosco il nome e di cui posso parlare solo bene per competenza, professionalità, educazione e gentilezza, ma tutto lo staff infermieristico è all'altezza. Un grazie sincero anche a Stefano, il fisioterapista che, con tanta pazienza, ha spronato ed aiutato mio padre a rimettersi in sesto.
Ringraziamenti
Professionalità, gentilezza, cura e attenzione verso il paziente caratterizzano il personale.
Un ringraziamento al Dott. Guadagnuolo, a tutta l'equipe del secondo piano, in particolare alla signora Maria.
Grazie per tutto ciò che avete fatto per la mia mamma.
INCURIA e DEBILITAZIONE
La definizione "casa di cura e riabilitazione" è assolutamente fuorviante.
L'ischemia non aveva colpito nessun nessun organo motorio o sensorio, la paziente camminava normalmente e parlava, era a volte in stato confusionale e fuori dalla realtà.
Dopo due bronchiti, due infezioni intestinali da clostridium, in sedazione quasi permanete, su una carrozzina per tutto il giorno e dopo aver perso almeno sette chili, mia mamma è stata dimessa che: non camminava più, parlava biascicando e lo stato confusionale era quasi permanente.. E' mancata, a casa, dopo venti giorni senza più riprendersi.
Personale, assistenza sanitaria, vitto, alloggio... "Siamo allineati con quanto richiesto dalle disposizioni e regolamenti" , cioè del tutto inadeguato, insufficiente e limitato all'essenziale o possibilmente meno.
Soltanto una dolcissima infermiera filippina e una più che materna assistente OSS, hanno cercato di rendere più accettabili le condizioni di degenza, nessun'altro e niente altro.
SEGNALARE alle autorità competenti.
Assistenza mamma
Volevo ringraziare e complimentarmi con tutto il personale per la professionalità e l'umanità dimostrate verso mia mamma, deceduta l'11 maggio 2016 in seguito ad un ictus ischemico cerebrale molto violento, che ha reso la mamma ad uno stato vegetativo.
La mamma è sempre stata assistita in maniera inappuntabile, mai in quasi 2 mesi di degenza ho trovato la mamma non cambiata o lenzuola sporche; anche i bendaggi per le piaghe antidecubito venivano sostituite regolarmente. E poi l'umanità: tutti si sono dimostrati sempre disponibili. Grazie ancora.
Pochezza assistenziale in struttura di recupero
Capisco i tagli, d'accordo, lo sappiamo, ma qui si tratta di colpevole e totale mancanza di una degna professionalità, sia da parte soprattutto dei medici, che gentilmente interrogati, col cappello in mano, appaiono apatici, sbadiglianti ed assenti, seppur loro si contestino argomenti appropriati. Domanda?- Risposta: "Eh, ma io non conosco la storia clinica della paziente, non posso certo intervenire più di tanto..".
Nulla incide, come reazione da parte di chi cerca di farsi le proprie ragioni, è come fossero dentro un'aura speciale che li salvaguarda da ogni errore, che fanno sempre gli altri, sia di natura strettamente clinica che di valutazione generale. Mia madre, per esempio, ottantaduenne con problemi innanzitutto depressivi e di non capacità di alimentarsi autonomamente causa tremori sempre più forti, è stata internata in un reparto che definire allucinante risulta ottimistico: persone abbandonate al loro letto che urlano frasi sconnesse, poverine, notte e giorno tra l'indifferenza generale, le quali dovrebbero come minimo essere imboccate quando è l'ora del pasto, che tra l'altro inviterei tutti ad assaggiare, invece le inservienti hanno sempre altro da fare, e quindi il pasto resta sempre a raffreddarsi sul tetro comodino. Ogni loro continua e palese inadempienza, quella di quelle persone che per contratto di lavoro devono occuparsi di queste persone non autosufficienti, dovrebbe essere registrata e documentata, non solo vista dagli occhi dei parenti dei ricoverati. Fare un lavoro del genere è certo difficile e poco piacevole, ma fai sempre in tempo a cercartene un altro, prima di diventare aggressiva, acida e prepotente con persone che hanno la sola colpa di non essere purtroppo più autosufficienti. Parere stranegativo, ultra mega negativo.
Guardatevi bene di portare i vostri cari qui.
Sono Massimo Lamberti, con mamma andata via firmando, dopo aver perso due kg. in dieci giorni, lunedi' 14 Marzo.
Attendo querele con impazienza, sempre che riusciate a provare che quel che affermo è assolutamente falso.
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