Villa Maria di Padova

Operata di recente e ricoverata al secondo piano, il dottore che mi ha operata è molto competente.
Invece l’assistenza e la pulizia della struttura sono insufficienti.
Suoni il campanello e se ti va bene dopo mezz’ora.
Ragazze troppo giovani e arroganti cui, chiedendo assistenza, mi rispondono “ devi arrangiarti da sola “. Entrano nella stanza e lasciano giorno e notte la luce accesa e tu immobile nel letto non puoi spegnerla e cerchi di capire chi si trova nel corridoio per chiedere cortesemente di spegnerla.
Una volta che alzata, ho cercato pian piano camminare, ma nel corridoio le OSS mi gridano che devo starmene in camera per via che c’è una pandemia in corso (ma se ho la mascherina e non ho nessuno vicino, non capisco perché debba chiudermi nella stanza).
Se vai nel soggiorno e ti trovi con le altre pazienti per chiacchierare un po’, dopo neanche 10 minuti vengono a rompere perché secondo loro c’è troppa gente e si formano assembramenti e di conseguenza ti rispediscono in camera.
Chiedo cortesemente al medico della mattina di fare un po’ di fisioterapia, dato che ho problemi nel camminare, ma di lì a poco mi spediscono a casa con la lettera di dimissioni senza che il medico mi abbia visitata, mi abbia chiesto semplicemente "come sta?" e senza aver fatto mezz'ora di fisioterapia.
Camere piccole, bagni non a norma dato che con la carrozzina non si entra.

Dall'Ecg la dottoressa ipotizza un'ischemia, mi prescrive una RM con mezzo di contrasto (per la quale in ospedale ci vogliono 3 mesi e da loro 10 giorni....). Mi spavento e faccio domande a cui risponde un po' seccata e brevemente senza mostrare intenzione di farmi capire cosa potrei avere e con quali conseguenze. Ma quando parlo del mio imminente intervento ad una spalla "Se deve sottoporsi ad un intervento non troverà anestesista che la mandi sotto i ferri così ". Mentre chiudo gli ultimi bottoni mi dice buongiorno e comincia a guardare il proprio cellulare.
Dopo 5 giorni ripeto la visita ed ECG a Pordenone con la d.ssa Vendrametto. Esaminando l'Ecg precedente trova sorprendente l'ipotesi di ischemia. Ripete l'esame e la visita, osserva attentamente l'ecocardio del mese precedente e mi manda a casa rassicurata. Mi è costato 5 giorni di tensione, 155 € per una visita urgente di un secondo specialista... e correrò a disdire la RM prenotata in convenzione col sistema sanitario pubblico presso la stessa struttura.

Sono stato operato di protesi totale dell'anca sinistra l'11.11.2017 presso la Casa di Cura di Abano Terme, e dalla stessa mi è stata offerta la possibilità di effettuare la necessaria riabilitazione presso la Casa di Cura Villa Maria in quanto considerata "...la più importante realtà accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale nel centro storico di Padova" (www.cdcvillamaria.it/pag/casa-di-cura-e-poliambulatorio-padova/).
Sono stato trasferito a Villa Maria la mattina del 16/11: la prima impressione che si ha entrando, è veramente quella di una trovarsi in una struttura moderna, organizzata, vanto per la città del Santo. Purtroppo questa impressione cambia completamente appena arrivati al 2° piano della Casa di Cura in questione e si concretizza quella di una pseudo colonia anni '50. Tutto il piano è dotato di stanze a due letti addossati alle pareti (per farceli stare) con "bagno" in camera, composto di wc, lavabo e doccia, ma che non si può usare altrimenti l'acqua fuoriesce dalla porta. E per farsi un bidet? Basta chiamare il personale e farsi aprire un attiguo locale definito "bagno assistito", in realtà adibito a deposito, ma provvisto di bagno completo di bidet (nello specifico letto n° 209).-
UNA REALTA' DAVVERO INAUDITA PER IL 21° SECOLO.
Acqua minerale razionata, disponibilità quotidiana: 1 litro; per chi ha più sete ci si può servire a pagamento del distributore automatico delle bevande. WiFi presente, ma non disponibile per gli "ospiti accreditati".
Riabilitazione offerta: 1/2 ora al giorno per la prima settimana - massimo 1 ora per le 2 settimane seguenti - impossibile programmare su appuntamento, da "esterno", la riabilitazione quotidiana. Praticamente una locanda accreditata che offre vitto e alloggio + 1/2 ora o 1 ora al giorno di riabilitazione. E poi ci si chiede perchè la Sanità è in sfacelo?
Nulla da dire invece sul personale medico e paramedico, professionale e sempre disponibile.
Risultato: il giorno seguente ho chiesto le autodimissioni ed ora mi gestirò a pagamento un servizio di riabilitazione intensivo, più logico e razionale, che non costi nulla alla Sanità, ma che soprattutto non ingrassi nessuno.
E questa la definiscono "...la più importante realtà accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale nel centro storico di Padova..."
Non sarebbe invece più corretto precisare che per chi non paga c'è ben poco di "eccellente" (Medicina moderna n° 28 pag 43)???

Non posso commentare sulla competenza, in quanto il ricovero è appena iniziato.