Villa Margherita di Benevento
Recensioni dei pazienti
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Pessima esperienza
Abbiamo ricoverato qui mio padre, dimesso dal moscati di Avellino, dove aveva subìto un intervento al cuore per aneurisma aortico, versamento pericardico e bronchite. Dopo l'intervento e la lunga rianimazione ha contratto in ospedale una candida che lo ha trattenuto ulteriori giorni nel reparto Malattie infettive, dove lo hanno curato minuziosamente fino a debellare completamente qualsiasi tipo di infezione.
Il 23 gennaio è stato trasferito in questa clinica. Dopo 20 giorni mio padre ha iniziato ad accusa malori e malesseri e, nonostante abbiamo richiesto analisi e terapie specifiche per cercare di individuare il problema, ci hanno sempre detto non esserci alcuna infezione, ma poi hanno richiesto il ricovero all'ospedale San Pio di Benevento perché hanno capito che la situazione era abbastanza seria. Per fortuna gli angeli del Moscati di Avellino hanno capito immediatamente il problema già prima di intervenire con le specifiche analisi, quindi abbiamo trasferito mio padre nuovamente presso il reparto Malattie infettive ad Avellino, dove nell'arco di mezza giornata è stato ricoverato e ci hanno dato l’esito: positivo al clostridium difficile, batterio contratto a villa Margherita per la scarsa igiene.
Riabilitazione
Come già evidenziato in altre recensioni, il paziente viene parcheggiato in una stanzetta per sei giorni in attesa dell'esito del tampone. Lì mia madre, operata di protesi del ginocchio, è stata lasciata a letto senza fare riabilitazione e, mentre in ospedale dopo l'intervento già veniva aiutata ad alzarsi e a camminare col deambulatore, qui non ha mai messo piede per terra. Così al terzo giorno sono andato a riprenderla. Aveva la schiena irritata per via dei pannoloni cambiati ogni 12 ore.
Un'esperienza negativa di riabilitazione
Unica nota positiva dell'esperienza riabilitativa, a seguito di frattura del femore, è stata la disponibilità costante del dott. Vozza.
Negativi, al contrario, gli aspetti inerenti ad assistenza e riabilitazione.
La paziente, mia zia novantaduenne, veniva lasciata a letto per intere domeniche a dispetto di ogni indicazione riabilitativa e solo le ripetute sollecitazioni del medico e della famiglia hanno interrotto questo malcostume.
Dimessa dopo sei settimane di riabilitazione, non riusciva ad utilizzare autonomamente il girello avendo perso il tono muscolare (le si piegavano le gambe alle ginocchia). Con 4 settimane di terapia domiciliare, a giorni alterni invece, si muove in casa in modo sicuro e senza ausili.
Pneumologia
Paziente arrivato dal Moscati, qui ricoverato e deceduto senza nemmeno vederlo (e non siamo in super emergenza Covid-19). Abbiamo visto le foto che hanno fatto amici per noi e il deceduto è pieno di lividi: caduto? Ora faremo fare accertamenti e stabiliranno cosa effettivamente è successo.
Esperienza pessima.
DA EVITARE
Mia madre è stata ricoverata per venti giorni al primo piano, reparto Neurologia e Ortopedia.
Pulizia: zero, sporco ovunque, puzza di urina e feci ovunque.
La struttura di per sè non è male a livello architettonico e potrebbe offrire di più, ma viene trattata come un ospizio. Alcuni infermieri sono stati disponibili e cortesi, altri di una scortesia incredibile. Alla reception una signora che risponde male a tutti i pazienti - un benvenuto ottimo direi... Voglio ricordare che sono persone che provengono da lunghe malattie e traumi e un po' di umanità in questi casi ci vuole. I dottori del primo piano, sono poco presenti. Quando ho chiesto le condizioni di mia madre, il medico non si ricordava neanche chi fosse.
Anche la fisioterapia non è secondo me eccellente, ho visto con i miei occhi far fare gli stessi esercizi a tutti. E per finire, siccome mia madre ha firmato prima per andarsene (riferito al dottore il pomeriggio precedente) in quanto stare lì era inutile, la mattina che siamo andata a riprenderla alla richiesta delle medicine ci hanno detto che erano state tutte buttate.
Non contenti
In questa struttura di riabilitazione è stato ricoverato mio nonno per 2 mesi, reparto Ortopedia.
Mio nonno è arrivato dall'ospedale anche con una cannula in seguito a tracheotomia. In questa struttura avrebbero dovuto riabilitarlo, ma invece a distanza di 2 mesi mio nonno era deperito, quasi del tutto sedato e quindi incapace di svolgere qualsiasi movimento. Posso solo dire che la sera quando fanno entrare i parenti lui era affamato, abbiamo poi scoperto in seguito che, nonostante avesse bisogno di aiuto per il pranzo, nessuno e dico NESSUNO, lo aiutava. Gli infermieri e lo staff che si dovrebbe occupare dei pazienti, sembrano così dolci quando ci sono i parenti, ma non assistono. La domenica mattina, giorno in cui un familiare può stare dalla mattina, trovavamo nonno sempre sporco, con la canula lercia e nessuno che se ne prendesse cura. Mio nonno in quel momento non era un paziente autosufficiente e andava trattato diversamente. Da uno dei dottori ci è stato detto, dopo che abbiamo fatto notare il peggioramento, "ma signora io dovevo fare una foto al paziente appena è arrivato per farle notare la differenza"; ebbene, ho delle foto scattate in ospedale prima che arrivasse a Villa Margherita e foto in cui era ricoverato all'interno di essa, che testimoniano il peggioramento grave che ha avuto mio nonno. Dopo essere stati qui, abbiamo dovuto ricoverare di nuovo mio nonno in ospedale, dove ce lo hanno messo in sesto per l'ennesima volta. Tutto pessimo, se non siete in grado di assistere i vostri pazienti, permettete ai familiari di stargli accanto che forse ci guadagnate.
Altro punto dolente, mio nonno a livello riabilitativo si può dire che non è migliorato nemmeno di mezzo punto.
Riabilitazione cardio-polmonare
Mio suocero, ricoverato da più di un mese per una riabilitazione cardiopolmonare, purtroppo è deceduto in clinica. Il reparto di riabilitazione cardiaca è molto competente grazie al Dott. Di Gioia, sempre cortese e disponibile; il che non si può dire riguardo la riabilitazione neurologica. Vorrei segnalare la mancanza di cortesia del personale infermieristico e non vado oltre.. Voglio solo segnalare che il giorno del decesso, siamo stati accolti con queste parole il "signore è in camera", senza che nessuno ci accompagnasse in camera e ci desse assistenza.. Dobbiamo ringraziare solo dei corsisti non dipendenti della casa di cura, che ci hanno aiutato a lavare e vestire la salma, perchè nessuno, dico nessuno, del personale infermieristico, ci ha chiesto se avevamo bisogno di una mano.
Pessima struttura
I medici li ho visti gran poco. Gli infermieri sono poco competenti ed hanno fatto diventare il braccio di mia madre pieno di lividi e palline (per la puntura di eparina). Inoltre ho riscontrato mancanza assoluta di assistenza per problema di insonnia: mia madre ha dovuto IMPLORARE un aiuto e le è stato dato un farmaco che si dà ai malati di Alzheimer.
Menu ripetitivo: tutti i giorni formaggio per secondo, pranzo alle 12.00 e cena alle 16.00 perché alle 17.00 quasi tutti se ne andavano praticamente.
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