Villa Ida Lanzo Torinese
Recensioni dei pazienti
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Mia madre di 91 anni è stata mandata a Villa Ida per un periodo di riabilitazione (fisioterapica e logopedica) di 30 giorni, a seguito di un ictus e dopo ricovero in ospedale (Molinette). Il reperto medico menziona una incapacità di movimento, della parola e della comprensione.
- Io non sono vaccinato ed ero disposto a sottopormi a tamponi ogni volta che avessi dovuto visitarla: niente, occorre il super green pass (che non garantisce dal contagiare e/o dall'essere contagiati).
- una legge nazionale del 18/02/2022 sancisce il diritto dei familiari a visitare i pazienti nelle strutture sanitarie per almeno 45 minuti/giorno, ma poi i direttori sanitari delle strutture possono decidere diversamente (tra un danno certo, quello della mancanza di legami affettivi dei pazienti con i loro familiari più stretti, ed uno probabile, quello della positività al Covid).
- nella struttura mia madre ha ricevuto la 4° dose del vaccino. Ho richiesto chi l'avesse autorizzato (considerando le possibili reazioni avverse di trombocitopenia per i vaccini a MRNA, specialmente per una paziente colpita da ischemia trombotica recente) e la risposta è stata che il medico l'ha richiesto a mia madre (rivedere i dati del reperto medico) la quale avrebbe accennato con il capo. Ci sarebbe voluto il consenso informato dei familiari stretti (figli), ma niente, nessuna richiesta in questo senso.
Fisioterapia femore
Mia madre, di anni 88 con gravi problemi neurologici, il 4 marzo è caduta rompendosi il femore destro. Operata al San Giovanni Bosco, è stata successivamente portata nella struttura Villa Ida il 15 marzo per un percorso di fisioterapia ed è uscita ieri mattina.
Sono convinta che questa struttura NON sia assolutamente adatta alle persone anziane non autosufficienti. Tanto fumo e niente arrosto. Nei 26 giorni di ricovero di mia madre, ho avuto modo di fare lunghe telefonate con il personale medico, la caposala ed il fisioterapista e tutti erano al corrente dei gravi problemi neurologici di mia madre e della mia angoscia nel saperla ricoverata senza la possibilità di esprimere il suo dolore. E tutti erano sempre molto accondiscendenti e comprensivi. Ma poi, nel pratico, mia madre non ha avuto l'assistenza e l'attenzione che necessitava.
Non so dire chi fosse l'anello debole (e maleducato) della catena - so per certo che mia madre mi ha telefonato in lacrime alcune volte chiedendomi di riportarla a casa perchè nessuno le dava ascolto (questo è riuscita a farmelo capire).
Durante le mie visite presso la struttura (3 in 26 giorni) ho potuto notare che i degenti autosufficienti avevano un rapporto cordiale e rilassato con il personale. E' per questo che affermo che la struttura sia carente con gli anziani non autosufficienti.
Alcuni esempi; 1) mia madre ha una piaga da decubito abbastanza grande; 2) ha mangiato per tutta la permanenza solo pappe (ed è da ieri a pranzo che io le cucino minestrine e formaggi molli che lei gradisce e guarda come se fossero cibi prelibati; 3) un giorno ho dovuto telefonare dalle 11.00 alle 16.00 per richiedere che qualcuno andasse a controllare il cellulare di mia madre, che risultava staccato; 4) nonostante io abbia parlato con la caposala avvisando che avrei portato l'abbigliamento pulito a mia madre, ieri mattina mia madre è stata fatta uscire dalla struttura praticamente in pigiama; 5) sempre ieri mattina la segreteria non mi ha fornito tutta la documentazione sanitaria che avevo richiesto espressamente da giorni al medico ed alla caposala e siamo dovuti ritornare oggi da Torino a Lanzo per recuperare il tutto.
In questo contesto non proprio positivo, esprimo un grazie al fisioterapista Florin, che si è dimostrato gentile e premuroso verso mia madre fin da subito (è l'unico di cui mia madre mi abbia detto ... bravo) ed ha permesso a mia madre di riprendere a camminare con il girello.
Chiudo.
Ricovero per anziani
Sono stato ricoverato in un reparto di lungodegenza per anziani non autosufficienti. Il servizio l'ho trovato pessimo ed i poveri vecchi trattati male. Un unico medico, giovanissimo. Alla fine della giornata (senza alcuna terapia rieducativa e con l'affermazione di una infermiera che la palestra, reclamizzata su internet, non sarebbe stata a disposizione) ho firmato le dimissioni e me ne sono andato. Ora valuto con il mio legale la richiesta di danni economici (in quanto ho perso la possibilitá dell'assistenza SSN e dovrò fare una riabilitazione a pagamento) e danni psicofisici.
Nessun rispetto per pazienti e familiari
Mia suocera era ricoverata alle Molinette presso il reparto psichiatrico da giorni per demenza senile. Ieri, arrivata a Villa Ida, è stata rimandata subito in ospedale Molinette senza avvisare me e mio marito (unico figlio della paziente), senza darci alcuna spiegazione. Oltretutto a mia suocera è stato detto che avrebbe dovuto fare degli esami in ospedale e poi sarebbe ritornata in Villa Ida. Noi siamo stati informati da un infermiere del reparto psichiatrico delle Molinette che mia suocera er nuovamente lì, altrimenti non lo avremmo mai saputo! VERGOGNA!
Riabilitazione
ESPERIENZA PESSIMA!
Fosse stato possibile avrei messo come voto zero per le voci assistenza, competenza e umanità; unica nota positiva il parco ove è situata la struttura.
Mio suocero, cardiopatico, dimesso dal San Giovanni Bosco e arrivato in struttura circa a metà febbraio 2020, avrebbe dovuto proseguire la degenza con la fisioterapia per migliorare la deambulazione. Da quando è arrivato è peggiorato quotidianamente, abbandonato o quasi a sè stesso, nonostante suo figlio si prodigasse il più possibile ad assisterlo quando gli era permesso accedere; siamo stati avvisati di alcuni notevoli aggravamenti della sua situazione solo nell'ultima parte della sua permanenza, in cui è addirittura caduto a terra; ci siamo accorti contattandolo telefonicamente del precipitarsi delle sue condizioni nella più totale indifferenza del personale medico (tranne una dottoressa un po' più "umana" e comprensiva) e infermieristico fino all'esito fatale: è venuto a mancare assistito solo da mio marito. Gli è stata somministrata la morfina nelle ultime ore e non prima.
Possibile che nessuno controllasse di tanto in tanto le sue condizioni? Se richiedeva l'intervento di qualcuno del personale veniva lasciato ad attendere a lungo e in qualche caso ci si è rivolti a lui in maniera poco garbata!
Un posto che ospita persone anziane, che vengono "parcheggiate" in un letto, perchè abbiamo avuto modo di assistere a scene di altri pazienti che necessitavano di assistenza e di aiuto senza essere minimamente soccorsi e degnati della minima attenzione.
Ricovero di mia nonna
Ho avuto mia nonna ricoverata dal 19/1/2021 al 26/02/2021. All'interno della struttura ha preso anche il Covid e "si erano dimenticati di comunicarcelo"... Non ho parole per descrivere la totale mancanza di organizzazione e professionalità dell'intera struttura amministrativa e medica.
Hanno poi dimesso mia nonna con una lettera di dimissioni che neanche il medico di base è stato in grado di capire; con inoltre un cerotto applicato sulla parte sacrale mai menzionato (ed aveva già una piccola infezione).
Meno male che il tampone è risultato negativo, così l'abbiamo portata a casa il giorno dopo. Ora non ha bisogno di essere alimentata dalle flebo perchè mangia, e bene. Ringrazio dio perchè si è ripresa.
Moglie di ricoverato
Mio marito, ricoverato per riabilitazione, in una decina di giorni si é ricoperto di piaghe da decubito profonde ed infette, tanto che ho dovuto dimetterlo e portarlo al pronto soccorso di Cuorgnè, dove è ricoverato in Medicina.
Non ci sono materassi adeguati, il cibo oltre che squallido è pochissimo e di pessima qualità. Il personale infermieristico? A titolo di esempio le fasciature hanno provocato vescicole lungo tutto l'avvolgimento delle fasce. Non riferisco le affermazioni del responsabile alle mie rimostranze, adducendo a scusante che mio marito era diabetico - cosa assolutamente non veritiera (mio marito non ha assolutamente il diabete).
Riabilitazione ortopedica
Unica cosa buona è il centro fisioterapico, tutto il resto è stato un vero calvario, a partire dal personale infermieristico, più volte maleducato con i pazienti anziani, per andare al cibo servito in camera per chi è costretto a letto: sempre freddo e di pessima qualità. Lato psicologico dell'ammalato non preso in considerazione.
Esperienza negativa
Esperienza negativa. Mio padre è stato qui ricoverato 15 giorni e non ha fatto altro che peggiorare, fino al punto di andare in pronto soccorso. Purtroppo nessuno aveva tenuto conto di questi peggioramenti..
Poco il personale, che fa quello che può, e quello che può non è abbastanza. Rapporto umano con i pazienti insufficiente. Se non avessimo lavato noi ogni volta mio padre, sarebbe rimasto sporco tutto il tempo, non potendo farlo da solo. Non lo consiglio...
Pessima esperienza
Un giorno chiamai l'infermiere perché era finita la flebo - e perché la vicina urlava dal dolore - e la risposta che ricevetti fu: la lasci pure urlare e dopo passiamo.
La nostra fortuna è stata che non erano in grado di curare la nostra cara, che quindi è stata dimessa e mandata in ospedale. Era completamente disidratata. Ora sta decisamente meglio.
Trattamento indecoroso, locali sporchi
Abbiamo dovuto portare un nostro caro a villa Ida, indirizzati dall'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino: maledico il giorno in cui siamo entrati in questa struttura.
Il paziente, affetto da morbo di Alzehimer, non veniva curato in alcun modo e, solo se sollecitati energicamente, gli addetti venivano ad aiutare, cambiare, imboccare il degente.
La fisioterapia concordata è stata effettuata solo durante le prime due settimane di permanenza, successivamente il malato veniva legato alla sedia a rotelle faccia contro il muro (!!!).
Medico di riferimento del primo piano allucinante, oltre a trattare in maniera poco deontologica i parenti dei pazienti, si rivolgeva al nostro caro con frasi di questo tenore: "Lei lo sa di essere demente, vero?".
Le ragazze della segreteria sono efficienti e disponibili, la segreteria del direttore responsabile invece ci ha ostacolati in ogni modo: alle nostre richieste di aiuto nel gestire il nostro caso, ci rispondeva con risate di scherno e prese in giro (pazzesco).
Plauso per la caposala del primo piano, una persona squisita e disponibile, ma purtroppo predicava nel deserto.
Pulizia dei locali che lasciava molto a desiderare: durante la nostra degenza una infezione (che sia stata virale o batterica non saprei dire) ha colpito l'intero piano e come unico rimedio è stato posto un foglio sulle porte della stanza SENZA evacuare il locale infetto!
Medico del primo piano.
Pulizia generale.
Pazienti abbandonati a loro stessi.
Deluso
Per quanto riguarda il mio caso, la signora ricoverata con malattia di Alzheimer non viene guardata e non viene mai pulita nè cambiata dal personale!
Solo se vengono chiamati arrivano, ma se in questo caso la persona non ha il cervello per chiamare.. come si può fare??!
Inoltre non le è stata fatta fisioterapia alcuna!
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