Villa Erbosa di Bologna

Dal 2016 al 2017 un calvario... Sono stato operato nel 2016 di protesi d'anca mininvasiva e a distanza di un anno ho avuto una infezione. Sono allora stato rioperato con revisione di testina e inserto con recupero della dissimetria di cm. 2 (e pensare che dicevano sarei stato meglio di prima...). Adesso sono ancora a combattere una infezione tardiva non ancora risolta. Ho 37 anni, sognavo di camminare e invece sono entrato in un incubo.

Sono stata operata lunedì 4 maggio per una ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro. L'unica nota positiva è stato il cambiamento di stanza per il sovraffollamento. Struttura fatiscente con una sporcizia indescrivibile nel reparto ortopedia del secondo piano; nella stanza in cui mi hanno messo poi, era tutto perfetto. La scortesia e la maleducazione degli infermieri era ai massimi livelli, mi hanno tolto il drenaggio che ancora buttava sangue e mi ritrovo con un vasto ematoma al ginocchio e con fortissimi dolori sia durante che dopo l'intervento. Tutto questo perché gli serviva il letto e me ne dovevo andare a casa? MA DOVE SIAMO ARRIVATI?

Mia zia, 87 anni, femore rotto, è stata trasferita a Villa Erbosa dall'Ospedale Sant'Orsola a seguito di coma diabetico per risistemare la glicemia. A seguito di ciò è peggiorata anche la demenza senile.
Infermieri che non ti guardano in faccia quando poni le domandi e la risposta più esaustiva è stata "non so cosa dovrei dirle" e a domanda a cosa serve quella pastiglia la risposta è stata: La deve prendere e basta.
Ho fatto io un grande errore: non mi sono annotata il nome delle due infermiere.....
Perché non è stato messo VOTO ZERO?
Sicuramente non servirà a nulla, ma provvederò al più presto a scrivere alla direzione sanitaria e ad alcuni quotidiani della maleducazione del personale e di come vengono trattati i pazienti.

Il mio consiglio è quello di non accedere a questa casa di cura in regime di accreditamento. Non hanno le risorse per fornire una degna assistenza.

Purtroppo mio padre e' stato ricoverato per ben due volte presso il reparto di ortopedia al primo piano per un intervento di stenosi lombare. Al primo ricovero, avvenuto in data 20 marzo 2014, si è verificato uno spiacevolissimo episodio. Il paziente, dopo essere stato anestetizzato, ha avuto un problema al cuore ed è stato sospeso l'intervento. Ci è stato spiegato dall'anestesista che si erano riscontrati frequenti e importanti episodi di extrasistole per cui si e' ritenuto opportuno non procedere. Nella lettera di dimissione veniva riportato lo stesso problema, consigliando una terapia farmacologica e ulteriori controlli (holter dinamico). Ci siamo rivolti ad un cardiologo di fiducia ed abbiamo eseguito tutti gli accertamenti del caso che, fortunatamente, hanno dato esito positivo all'esecuzione dell'intervento. Abbiamo inviato il tutto alla struttura con la raccomandazione di verificare con attenzione il tutto, per evitare di nuovo spiacevoli inconvenienti. La loro risposta e' stata: e' tutto ok, si può procedere! Riprogrammato il ricovero per giovedì 19 giugno 2014. Solo la sera alle ore 19.00 circa il paziente viene valutato dall'anestesista di turno, la quale conferma l'intervento per la mattina seguente. Venerdì 20 giugno 2014 il paziente e' pronto per andare in sala operatoria, quando si avvicinano il chirurgo e il responsabile degli anestesisti che, con fare supponente, ci comunica che non si può procedere in quanto la volta precedente il problema verificatosi al cuore era completamente diverso da quello a noi spiegato e scritto, per cui si rendeva necessaria una struttura dotata di UTIC che loro non avevano. Sconvolti dall'accaduto e increduli del tutto, alla domanda perchè ci avete detto e scritto una cosa quando se ne era verificata un'altra, la ridicola risposta e' stata: non sono passate correttamente le informazioni!!!!! Incredibile e assurdo!!!!!!! Chissà cosa e' successo in quella sala operatoria il 21 marzo scorso??? Nessuno lo sa e nessuno (l'anestesista) ha avuto l'umiltà di ammettere le negligenze verificatesi, scaricando la colpa a destra e sinistra. Per di più il responsabile degli anestesisti, non riuscendo a difendersi con argomentazioni attendibili, si è mostrato prepotente e arrogante. L'accaduto e' molto grave e ingiustificabile. Raccomando a qualsiasi paziente che avesse intenzione di entrare in quella struttura, anche solo per una banalità, di non andarci assolutamente, la disorganizzazione e l'incompetenza di tutto il personale regnano sovrana! Tralasciamo le condizioni della struttura, nonché dei camerini e della pulizia! Il personale infermieristico (tranne una infermiera), la caposala e i medici sono arroganti e maleducati. Piuttosto che vigilare sugli orari di visita dei parenti, farebbero meglio a occuparsi in modo più scrupoloso e attento del loro lavoro.

Nella mia esperienza ho trovato una totale noncuranza del paziente, non ci sono nè assistenza nè medicazioni, per non parlare dei modi e dei toni con cui si rivolgono al malato (vi basta se vi dico che sono andata in bagno con mia madre per aiutarla a lavare i capelli, in quanto dopo 9 giorni di ricovero necessitava di lavarsi e l'infermiere si è precipitato in bagno accusando mia madre di avere fumato!!!!???? mia madre non ha mai fumato in vita sua, penso che anche un idiota sappia che negli ospedali c'è il divieto di fumare; quindi questo è il loro modo di far capire che fanno il bello e il cattivo tempo, con offese ai pazienti, lasciandoli 2 ore con flebo finita attaccata...). E poi pustole, causa allergie da cerotti, senza medicazioni da due giorni!!!!

Sembra di essere in un albergo, quando ti dimettono devi lasciare la stanza di corsa. mi avevono fatto una flebo, alle ore 9.30 mi è stato detto di sollecitate l'uscita dalla stanza; premetto che venivo da roma. sono rimasto soddisfatto solo dalla disponbilita e gentilezza del prof. Alexandre.