Villa Domelia Roma
Recensioni dei pazienti
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Reparto Lunga degenza
Mio padre è stato trasportato qui dal policlinico Umberto I dopo operazione al femore, doveva semplicemente riabilitarsi.
A noi non ci facevano entrare; quando è arrivato l'orario visite lo abbiamo trovato in condizioni neuro-psichiche gravissime (completamente assente, non ci rispondeva, lingua penzoloni, rideva ogni tanto senza motivo). Ci siamo spaventati molto e, chiedendo cosa gli stesse accadendo, venivamo tranquillizzati dicendoci che sono cose che capitano dopo un'operazione. Ma se erano 15 giorni che lo avevano operato? Il fatto è che andava sempre peggio... non faceva altro che dormire, così al nono giorno di ricovero io ed i miei fratelli abbiamo deciso di portarlo via. La sera stessa della decisione però, ci hanno chiamato per informarci che era morto per arresto cardiaco.
Mio padre non c'è più.
Ricovero
Clinica che chiamerei parcheggio alternativo causa mancanza di posti letto negli ospedali. Mio padre è stato dimesso in condizioni igieniche pietose e per trovare un medico o infermiere con cui interagire, una vera impresa.
La sconsiglio per il ricovero di persone anziane.
Esperienza pessima
Mia madre è stata portata a Villa Domelia dall'ospedale di Civitavecchia dove era ricoverata in P.S. per dolori addominali.
Scarsa cura del paziente, personale infermieristico sgarbato e ridotto al minimo. Rapporto umano inesistente.
Ha contratto il COVID dopo dieci giorni di letto, quindi l'hanno trasferita al Policlinico.
Spero di rivederla viva!
Umanità zero
Mia madre è in camera mortuaria, spirata all'alba del 13 agosto. Io e mia sorella da due giorni veniamo mattina e pomeriggio a salutare nostra madre, prima dell'addio definitivo, e ogni volta il vigilantes all'entrata, poco avvezzo ai sentimenti umani, probabilmente anche per via dei bassissimi livelli culturali, ci chiede Green pass e di entrare uno alla volta, come se potessimo contagiare in camera mortuaria mia madre, ormai morta. Ci sarebbe da ridere se non fosse che è una tragedia.
Poi, appena ci giriamo per entrare, scoppiano grasse risate al telefono, parlando delle vacanze che li aspettano! Evviva!
L'assistente sociale che ci esorta a inviare nel giro di poche ore tutti i documenti firmati, affinché nostra madre possa essere trasferita in Hospice, per morire dignitosamente...
Mia madre che l'ultimo giorno di vita indossa ancora la canottiera di 12 giorni prima e che io chiedo finalmente di cambiare.
Non dimentico poi l'infermiera che mi dice che è ora di togliere il disturbo, io che telefono alle 23.00 perché ho visto che mia madre stava male e l'infermiera che mi dice che devo stare tranquilla perché mia madre dorme serenamente.. Poi all'alba la telefonata, e mia madre non c'era più.
Risonanza magnetica
La risonanza che ho fatto in questa clinica è illeggibile, i medici a cui la mostro si mettono a ridere perché non si vede nulla. Soprattutto non è evidenziato, nonostante il metodo di contrasto, un grosso rigonfiamento che ho in bocca, che probabilmente è un tumore benigno. Il referto riporta letteralmente: tutto nella norma. Personale all'accoglienza lento e scortese.
negativa
Impossibile comunicare telefonicamente con la struttura per prendere un appuntamento per una risonanza magnetica; ore perse a chiamare, ti fanno rimanere in attesa dicendo che tutti gli operatori sono occupati e di attendere, ma ogni volta inutilmente. Se fortunatamente dopo centinaia di tentativi si riesce a parlare, ti dicono di aspettare e poi la linea cade. Riprovi ed è occupato altre decine e decine di volte. Non ne posso più. Buona fortuna a chi ne ha bisogno.
Mia madre è stata ricoverata tempo fa in questa clinica e devo dire che la pulizia della stanza era pessima.
Favorevole invece l'opinione riguardo la disponibilità degli infermieri e del medico del reparto.
Comunicazione telefonica impossibile a tutte le ore.
Esperienza negativa
Mia madre è stata ricoverata in questa struttura per un controllo cardiaco approfondito e analisi di routine. Dopo due giorni ha iniziato a stare male, non mangiare e assopimento. Dopo una settimana non ci riconosceva più. I medici, incalzati da noi, ci riferivano che aveva delle piccole ischemie pregresse. Una sera le hanno messo la maschera dell'ossigeno ed era del tutto incosciente e priva di sensi, l'abbiamo letteralmente strappata alle "cure" di questa struttura e trasportata di urgenza in ospedale, dove è rimasta per un mese a causa di una insufficienza renale grave contratta all'interno della clinica, e di cui i medici non si erano accorti!!!
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