Villa Camaldoli di Napoli
Recensioni dei pazienti
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Riabilitazione post operatoria
Salvo solo una parte delle persone che ci lavorano. Una struttura pensata esclusivamente per prendere i soldi dalle Asl. Non c'è alcun riguardo per i pazienti, con un'amministrazione a dir poco imbarazzante. Ogni tipo di principio medico è messo da parte. Questa perlomeno la mia esperienza.
Pessima gestione
La storia è questa: per mia moglie di 53 anni, capace di intendere e volere, allettata a causa di 2 interventi (in 20 giorni) alla schiena, la settimana scorsa son dovuto correre io perché nessuno le metteva il pannolone. Oggi 11 novembre ho chiamato per far sapere che mia moglie era a terra (poiché la signora al suo fianco stava malissimo e lei nel tentativo di aiutarla è caduta - il campanello suonava ma nessuno accorreva). Una volta in camera, ho ascoltato con quale maleducazione il personale si rivolge ai pazienti. Porterei urgentemente via mia moglie ma purtroppo, malgrado io e miei familiari non la vediamo dal 29 novembre, qualcuno le ha pure trasmesso il Covid (il personale ?). Avrei ancora tanto da raccontare, ma ci saranno altri modi per farlo.
PS: ai familiari della vecchietta al fianco di mia moglie, a cui è stato detto tutto bene, il catetere è stato cambiato perché mia moglie ha fatto notare che era pieno di sangue.
Riabilitazione intensiva
Basandomi sulla mia esperienza estremamente negativa, sconsiglio di recarsi al Camaldoli Hospital per usufruire dei suoi servizi. In particolare, il reparto di riabilitazione intensiva si è rivelato fatale per la mia povera zia che vi è arrivata in condizioni di salute non ottimali, ma sicuramente non terminali, e ne è uscita morta. Non sono mai riuscita a capire con chiarezza di quale patologia soffrisse, ma soprattutto nessuno mi aveva avvertita della possibilità di un suo improvviso decesso. E' stata un'esperienza terribilmente dolorosa, durante la quale non ho trovato alcun senso di umanità.
Struttura solo manicomiale
Il reparto in cui è stata inserita è diretto da uno psicoterapeuta con una prosopopea tale che non si lascia avvicinare dai parenti, da cui potrebbe trarre informazioni molto importanti sulla storia della malattia. Il trattamento, sia sul disturbo psichico principale che sulle comorbilità, lasciano a desiderare; un esempio, il trattamento con Eutirox per l'ipotiroidismo acquisito (tiroidectomia totale per cancro) è avvenuto senza riguardo alla biodisponibilità del farmaco tale che il TSH è passato da 0,9 uUI/ml a 9,69 uUI/ml (grave!).
La paziente è uscita nelle stesso stato di salute di come è entrata.
Di questo i sanitari della Villa Camaldoli non hanno tenuto conto, in quanto hanno rifiutato la collaborazione del parente prossimo, che l'ha assistita con una ricca annotazione di tutti i risultati ottenuti dai trattamenti pregressi!
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