Villa Betania Roma

Villa Betania, ottima struttura e pulizia perfetta, era la prima volta che mi ci recavo. Dovevo fare una visita ortopedica, a pagamento. Entro, dottore giovane, cominciamo la visita e lui al cellulare che chattava e quasi non mi dava retta. Mi fa la visita, torna alla scrivania, comincia a scrivere la ricetta ma la interrompe per rispondere ad un messaggio che gli era arrivato su WhatsApp, ne sono sicuro perché ha un Apple watch ultra, che ho anche io e gli è arrivata un'anteprima. Sono senza parole. Ovvio che non mi fidi di quello che mi ha detto e ora andrò da un altro medico.
Mi sono trovato malissimo.

Assistenza ortopedica con il prof. Baldini e i suoi collaboratori (Dr. Salari) eccellente sia prima che durante che nel post-operatorio.
Non si può dire altrettanto per tutto il resto.
Controllo antalgico post-operatorio PESSIMO... sono dovuta arrivate a "minacce" per avere una terapia antalgica adeguata che mi permettesse anche di svolgere i primi esercizi riabilitativi (sono medico specialista proprio in terapia del dolore e parlo con cognizione di causa).
Personale infermieristico buono.
Poco posso dire circa i fisioterapisti, dal momento che sono stata operata venerdì pomeriggio, sabato niente fisioterapia per dolori lancinanti, domenica niente per riposo degli stessi e lunedì mattina dimissioni con un livello di autonomia scadente.
Cibo scadente.
Pulizia non adeguata; durante i tre giorni di ricovero niente cure igieniche da parte del personale addetto; non mi sono state neanche cambiate le lenzuola bagnate di urina per l'uso della padella, neanche su richiesta ma usate sempre traverse su traverse; inoltre c'è un uso smodato dei pannoloni... forse per evitare il fastidio della richiesta delle padelle???
Orario visite (18.30- 19.30) non proprio ottimale dal momento che siamo a Roma e quello è l'orario peggiore per la congestione del traffico sul GRA.
Se tornerei in questa clinica?
Solo per il prof. Baldini e il suo staff, eccezionali sotto tutti i punti di vista.
Per il resto proprio NO.

Struttura dignitosa, medici eccezionali, personale ausiliario ni (non tutti allo stesso livello...).

Mi trovo a dover far presente la mia poca soddisfazione al riguardo della possibilità di ingresso presso l'Ambulatorio Scompenso - che segue mia madre e mio padre da ormai 4 anni. Finora mai avuto alcun problema nè col dott. Sgorbini, nè tanto meno con l'infermiere che lo assiste. Col problema Covid si e' notata però una limitazione ad entrare in struttura, che può essere valida se i pazienti come i miei genitori fossero autonomi dal punto di vista di recepire tutto quello che il cardiologo gli dice di fare. Immagino che i signori che sono stati messi all'entrata, non essendo nè medici nè infermieri, non abbiano la capacità di discernere quali siano le persone che necessitano di assistenza e quali no, mettendo solo avanti il fattore di tipo deambulatorio e non altro, che spesso prevarica su tutto. Spero che tale lamentela arrivi a chi di dovere e possa essere considerata come un consiglio utile per tutti i malati e ritrovi riscontro la prossima volta che verremo nella vostra struttura, che non lasciamo poichè professionalmente valida.

Dopo intervento al ginocchio, per il quale era stato garantito trasferimento "automatico" a struttura di riabilitazione, viene detto a mia cugina 48 ore prima di uscire che non c'è posto in nessuna struttura convenzionata, se non a pagamento a Villa Betania, per una cifra per noi impossibile. Viene negata all'inizio anche assistenza a domicilio, indicando un luogo a circa 800 metri a piedi da fare appena dimessa, poi si fornisce fisioterapista a casa, ma a pagamento.
Struttura pulita, ma gestione post intervento come detto sopra.

Ieri è stata dimessa una paziente di anni 95 ritenuta dal medico del giorno "stabilizzata" nella patologia per la quale era entrata cianotica il giorno 5 gennaio dal S. Spirito. Una volta portata fuori dal Lazio in altra struttura per anziani non autosufficienti, il medico che l'ha visitata ha riscontrato: forte broncospasmo, catarro, bronchite in atto, aritmia, piaghe da decubito! Un GRANDE GRAZIE al dottore che l'ha liquidata, perché forse ingombrante e non accademica come la paziente dell'altro letto che ancora permane nella stanza senza manifestare grosse patologie, ma mostrando solo il titolo professorale... E qualora la sig.ra Lorenzetti Pierina (in 95 anni non ha mai usufruito delle strutture sanitarie, ma pagato solo tasse regolarmente...) venisse ricoverata di nuovo, sarà nostra cura esporre regolare denuncia e al Tribunale del Malato e alle testate romane che mostrano come vengono trattati i pazienti "non raccomandati".
Maria Luigia Ruscitto in Scaloni