Villa Adriana Arignano
Recensioni dei pazienti
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Esperienza negativa
I paziente vengono trascurati, nello specifico mio fratello è stato abbandonato a sè stesso e reso in condizioni pessime. Inoltre sono spariti i suoi vestiti ed è stato vestito con abiti non suoi.
E' stato poi portato velocemente all'ospedale di Chieri, dove lo hanno trovato completamente disidratato ed in pessime condizioni.
Recensione negativa
Con molta tristezza, onorando mia nonna, devo lasciare un commento negativo dell’esperienza vissuta in questa struttura.
Mia nonna è stata trasportata qui per attendere il posto in un’altra struttura, essendo malata terminale... Purtroppo questo non è un bel periodo per avere i propri cari nelle strutture, in quanto non si può far loro visita. Da quando è arrivata, per i primi giorni é stata senza indumenti in quanto nessuno ci aveva comunicato di cosa necessitasse.. Solo dopo aver chiamato io una OSS (forse l’unico punto a favore va a loro) mi ha elencato cosa portare.
Ci hanno fatto delle videochiamate quando volevano loro (delle volte anche una ogni 10 giorni); con il medico ho provato ad avere informazioni, ma lui non mi ha neanche parlato perché ero la nipote (nipote, sangue del mio sangue e non ho il diritto di sapere le condizioni di mia nonna???).
Quando i miei genitori riuscivano a comunicare con il dottore, era anche ‘scocciato’ perché diceva che non c’erano novità e se c’erano novità ci contattavano loro... In conclusione mia nonna è stata ricoverata quasi un mese senza poter vedere nessun suo famigliare... Poi una mattina il medico contatta mio papà dicendo che la signora era entrata in coma e se volevamo andare a vederla (una sola persona). Ma se una signora avesse 2- 3 figli, avrebbero dovuto sorteggiare a chi la possibilità di vedere la madre?
Capisco che questo periodo non sia semplice, ci sono delle regole da rispettare, ma penso che almeno per mia nonna aveva più senso fare una visita (con tutte le precauzioni) quando era ancora vigile che magari vedeva una figura famigliare e non quando era entrata in coma...
Ma purtroppo non finisce qua: abbiamo portato i vestiti per vestirla e sono riusciti a perdere anche una parte di quelli...
Concludo questa recensione con la speranza che possa servire a migliorare e possa essere utile per altri pazienti.
Il minimo indispensabile
Nessun medico di riferimento, cambiano ogni giorno. Personale OSS sgarbato e, se si suona il campanello, bisogna aspettare almeno 30 minuti per avere assistenza. Nessuna attenzione per il paziente. Necessità di mobilizzare il paziente e attesa fino alle 10.30, nonostante le indicazioni del CTO che imponevano la necessità di alzare presto la persona. Dopo aver pagato 61 € al giorno per la camera singola, ho dovuto ricoverare nuovamente mia madre in ospedale. Una vergogna!
FRATTURA FEMORE
Mia mamma è stata operata per frattura del femore e trasferita presso Villa Adriana in giugno per la riabilitazione. Riabilitazione che è stata fatta pochissimo, in quanto ha cominciato a non star bene. Non mangiava, non beveva, non si alzava dal letto per giramenti di testa e per 20 giorni ha avuto una dissenteria continua. Tanto è vero che abbiamo parlato con un medico per trasferirla altrove. Il medico ci ha detto, controllando il diario medico, che non c'erano problemi, di aspettare. Talmente non c'erano problemi che qualche giorno dopo ci hanno chiamato che per forte anemia la portavano all'ospedale di Chieri perchè necessitava di trasfusioni. Fortunatamente a Chieri l'hanno rivoltata dalla testa ai piedi. Talmente andava bene che è stata un mese e mezzo in quell'ospedale, dove devo dire sono stati bravissimi. Adesso è a casa, ma talmente era messa male che è ritornata per ben due volte al pronto soccorso di altro ospedale.
Ricovero post frattura femore
Siamo alle prese con la nonna che è caduta e si è rotta il femore. Come gentilezza delle infermiere niente da dire, ma essendo lei non autosufficiente e non in grado di gestirsi, con ieri 25 giugno è la seconda volta che la troviamo completamente addormentata e non in grado nemmeno di parlare.. Non essendo da lei, ci siamo preoccupati. La dottoressa intervenuta ci ha detto che probabilmente ha avuto un brutto calo di pressione. Ora mi chiedo, ma se non arrivavo io chi le dava da mangiare che non era in grado nemmeno di alzare il cucchiaio?? Sudava freddo ed era pallidissima e nessuno che si è accorto.. Ba bhè che era sabato, ma è stata portata da Chieri molto in forma e ora la trovo malissimo.
Esperienze negative
Mio padre è stato ricoverato nella struttura di Villa Adriana per due volte, la prima volta per motivi di denutrizione e, quando sono stato a fare visita il parente di un altro paziente, mi ha riferito che mio padre era stato male manifestando gravi segni di allergia, ma i medici non sapevano per quale motivo.
La seconda volta a causa di una caduta è stato nuovamente portato a Villa Adriana, dove al momento delle dimissioni il medico responsabile compilava le scale di valutazione con dati sbagliati in quanto dichiarava che mio padre pesava 70 KG., mentre non arriva a 50 (!!!! cosa che ho fatto correggere). Inoltre lo valutava capace di deambulare, mentre aveva bisogno di essere assistito (difatti nella struttura dove si trova ora lo hanno dotato di carrozzina), nonchè valutato capace di orientamento, mentre non sa che giorno sia e dove si trovi... Tutto questo per il semplice motivo di ridurre il punteggio per l'assegnazione di un ricovero permanente in una struttura.
Dove si trova adesso, il primario mi ha confidato che la ASL OBBLIGA i medici ad effettuare valutazioni basse per questioni economiche e il medico di Villa Adriana con il suo giudizio ha fatto in modo che da un totale di 19 punti di valutazione si passasse a 6, mentre mio padre era in peggioramento. Difatti dopo qualche giorno dalle sue dimissioni è stato al pronto soccorso per una caduta e ci è tornato dopo una settimana con una costola fratturata. Ora con l'ausilio di medici SERI e assistente sociale del CTO, mio padre si trova in un ambiente sicuro e totalmente assistito. Villa Adriana non è affidabile e non ha la serietà necessaria per tutelare la salute dei pazienti.
Sconsigliata!
Nella casa di cura è stata ricoverata la nostra nonna per una lunga degenza in seguito ad una frattura del femore (non grave) riscontrata all'ospedale Mauriziano di Torino. Al momento della frattura e successivamente, la nonna era in condizioni generali di salute soddisfacenti (lucida, reattiva e allegra). Al ricovero a Villa Adriana era stato segnalata dal medico di missionario dell'ospedale Mauriziano la necessità di un materasso anti decubito. Io, arrivata in reparto, vista l'assenza del materasso, ne segnalo la mancanza e successivamente viene messo. Il letto, solo fornito di lenzuolo (senza coperta), è posizionato in zona di corrente davanti a portafinestra (lasciata sempre aperta!!!). Inoltre dopo alcuni giorni, la nonna comincia a rifiutare il cibo che gli viene proposto a pranzo e a cena in quanto PESSIMO (da noi provato). Provvediamo noi stessi a portare alla nonna omogeneizzati ed ad imboccarla in quanto affetta da maculopatia (disturbo importante agli occhi), quindi non in grado di nutrirsi agevolmente da sola (questo all'ora di pranzo... non sappiamo minimamente come andasse la sera in quanto non assistita da noi). Successivamente, ad una mia richiesta riguardo chiarimenti sullo stato di salute generale ed eventuale futuro trasferimento, il medico di reparto irritato dalle continue richieste, e dovendo andare in ferie il giorno successivo, mi dice di rivolgermi al sostituto. Inoltre lo stesso MEDICO, due giorni prima aveva apostrofato a male parole mia mamma intimandole di portare a casa la nonna se non ci andava bene la dieta proposta (!!!!!). L'indomani il nuovo medico (incaricato per una giornata in attesa del sostituto ufficiale) chiamato dalla nostra badante, che in quelle ore ci stava sostituendo, visita la nonna e si rende conto dell'aggravamento delle condizioni di salute e di una possibile polmonite. Ordina quindi una immediata somministrazione di antibiotici e ossigeno. Il giorno successivo subentra il medico ufficiale, visita la nonna che nel frattempo era peggiorata, e criticando la diagnosi del collega, sospende l'antibiotico e rinvia la nonna all'ospedale dove era stato inserito il pacemaker 2 anni prima, affermando il malfunzionamento del suddetto. Al reparto di cardiologia d'urgenza dell'ospedale Maria Vittoria viene stabilito il corretto funzionamento del pacemaker e il buon stato cardiaco e confermata la diagnosi di polmonite. Dopo pochi giorni la nonna è mancata. Sicuramente l'assistenza a Villa Adriana è stata scandalosa, sia dal punto di vista medico che infermieristico. Elogio comunque il giovane medico che ha sostituito per un giorno i colleghi incaricati, che ha fatto una diagnosi corretta.
Monica Pogliano, nipote di Brida Giovanna
Sconsigliata, veramente
In questa struttura e' stata ricoverata mia nonna a maggio di quest'anno.
Motivo: mia nonna era stata dimessa da un ospedale per una caduta a terra in casa sua, ma senza esiti di trauma.
Non potendo vivere da sola, era stato consigliato il ricovero per un certo periodo di tempo in una "struttura protetta" (che avrebbe dovuto, appunto, "proteggerla" da cadute, quantomeno).
Nel giro di pochi giorni mia nonna e' caduta, all'interno della struttura, DUE volte.
La prima senza conseguenze, la seconda (per farla breve...) ha compromesso seriamente il suo assetto coagulativo (gia' precario, ma sempre tenuto sotto controllo da farmaci), al punto che... a giugno mia nonna decede.
Gli ultimi esami del sangue (che in una paziente in terapia con anticoagulanti ed in situazione "critica" dovrebbe essere tenuti d'occhio ogni due giorni almeno...) risalivano a una settimana prima (ed erano gia' infausti).
Tutto cio' scoperto dopo il ritiro della cartella clinica (peraltro, come cartella clinica e' loro consuetudine consegnare solo fotocopia dei "diari clinici".. non di tutti gli accertamenti ed esami svolti, che ho recuperato diversamente).
Poca capacita' di gestire bene le emergenze, quindi, e forse poca trasparenza nella consegna (parziale) della cartella clinica.
Altra nota: il cibo era pessimo, servito sì in confezioni igienicamente sigillate, ma gusto pessimo (ho visto servire omogeneizzati alle pazienti... e passati di verdure dall'odore e dal gusto identico a quelli nelle bustine dei supermercati...).
Molte anziane, infatti (fra cui mia nonna) rifiutavano di cibarsi o si cibavano pochissimo.
Sconsiglio il ricovero a parenti cari.
Mi rammarico di non aver insistito con i miei familiari per toglierla dalla struttura.. subito.
Saluti.
Nel nostro caso, problemi nel dosare correttamente i farmaci di una paziente in TAO.
Non consiglio di portarci i propri cari
La paziente è entrata per riabilitazione ed è uscita in velocità per disidratazione totale; con lei altre 4 pazienti sono state portate d'urgenza all'ospedale di Chieri per lo stesso motivo..
Scarsità di interesse
la mia esperienza invece non è stata affatto positiva. Più che un centro riabilitativo spesso dà l'idea di essere un "posteggio" per gli anziani... dovuto molto allo scarso interesse verso il paziente da parte degli infermieri.
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