Urologia Ospedale Maggiore Bologna

Il Dott. Concetti, nel corso di una visita in libera professione, mi prescrive un esame e chiede di fargli avere subito il risultato, in base al quale avrebbe definito il percorso da seguire. Inviati i risultati via email (3 volte) all'indirizzo da lui fornito, non ho mai avuto riscontro (anzi, dalla mancata conferma di lettura, deduco che non siano nemmeno state aperte le email). Sono già trascorsi più di 3 mesi, quindi posso ormai dedurre che del mio caso il medico si sia completamente disinteressato.
Senza aggiungere altri commenti sulla correttezza di questo comportamento, mi rincresce aver sprecato tempo prezioso, oltre che i 230 euro della visita; sottolineo peraltro che la mezz'ora di tempo a me dedicata per la visita ha compreso anche la sua risposta a due telefonate, una delle quali forse poteva essere rimandata ad un momento successivo (si trattava di un colloquio con un operatore di Maestri Buffetti relativo alla definizione delle caratteristiche di buste e carta intestata).
Non posso che augurarmi che il mio sia un caso isolato.

Dopo tentativi mediante TURB, ho alla fine dovuto subìre una cistectomia radicale. E' stata una esperienza dura e dolorosa.
Ringrazio tutto il personale del reparto per le cure e le attenzioni umane.
Siete persone fantastiche, grazie di esserci.

Mio padre Bianchi Marcello è stato ricoverato la settimana passata nel reparto di Urologia. Sia lui, come paziente, che io e mia madre in veste di familiari, abbiamo trovato personale altamente qualificato e sensibile a livello umano.
Siamo tutti molto fortunati ad avere persone che fanno il proprio lavoro con il cuore e competenza.

Solamente frequentando il reparto ti rendi conto dell'altissimo livello di professionalità di tutta l'equipe, infermieri e OSS compresi.
Grazie davvero di cuore per il sostegno e per il lavoro che portate avanti ogni giorno.

Mio marito è stato ricoverato presso il reparto di Urologia per l'asportazione di un calcolo al rene sinistro e l'applicazione di uno stent JJ. Abbiamo trovato una competenza, un'accoglienza e un trattamento nel complesso veramente molto buoni. Le uniche note stonate riguardano il pre- operatorio: tanti esami in strutture diverse, anche lontane dal Maggiore.
Inoltre, ci piacerebbe che un ricoverato nel reparto di Urologia avesse un proprio letto, senza dover essere, anche se solo temporaneamente, appoggiato presso le degenze libero- professionali. Abbiamo capito, durante il ricovero, quanto alta sia la richiesta di ingressi in reparto: allora, perché non implementarlo e potenziarlo (per esempio 36 posti letto invece di 18), visto che è davvero piccolo per accogliere tutte le richieste?

GRAZIE. GRAZIE AI MEDICI CHE MI HANNO DONATO UNA SECONDA VITA, GRAZIE A TUTTO IL PERSONALE PER l'umanità E LA PREMURA NELLE CURE E MEDICAZIONI, SPENDENDO ANCHE BATTUTE IN UNA SITUAZIONE DI TRAUMA PSICOLOGICO, PERCHÉ UN TUMORE PUÒ PORTARE ANCHE A DEPRESSIONE.. La bravura delle OSS e infermiere e infermieri mi ha aiutato tantissimo.
Un abbraccio e grazie di cuore per tutta la vita.
Un saluto speciale ad Angela e Silvia.

Un'attesa lunga e snervante con una unica infermiera giustamente stressata ed io ad arrabbiarmi.
Poi il dottore mi ha dato una cura e controllo tra tre mesi a pagamento (103 €) se voglio rivedere lui, perchè ciascun medico ha la sua "scuola" di pensiero. Vergognoso!
Arturo Todaro

Vorrei ringraziare pubblicamente tutto il personale medico e paramedico del reparto di urologia dell'ospedale Maggiore di Bologna per la cortesia e competenza con cui sono stato trattato in occasiopne del ricovero dal 27 giugno al 3 luglio 2016. Grazie tante a tutti.

Il 13.11.2015 l'urologo mi mette in lista per un intervento al rene destro di asportazione di un tumore - avendo la precedenza, è da fare entro 30 giorni. Il 17.11 mi danno appuntamenti pre operatori, il giorno 01.12 esame del sangue e urina ed ECG (la rx toracica dicono che non si fa fino ai 60 anni..). Mi presento per il prelievo e mi si dice che l'urina non la vogliono. Nell'ECG c'è qualcosa che non va, ma mettono tutto ok. Torno a casa (ho circa 43 Km.) e a meta' strada mi chiamano per tornare indietro: per errore gli esami sono da rifare, ma avendo fatto colazione non era più possibile e quindi mi pregano di tornare il 4.12. Ok.
Il 17.12 ho appuntamento con l'anestesista, la quale mi dice che non puo' mandare avanti la pratica in quanto, avendo io fatto l'esame URINA 24 ORE, serve visita dall'endocrinologo. IO NON HO MAI FATTO QUESTO ESAME, URINARE 24 ORE IN UN CONTENITORE NON SI DIMENTICA. Torno a casa allibita.
Il 21.12 visita dall'endocrinologo, che mi dice "allora, di chi e' questo esito dell'esame urine con tutti i valori, riferimenti e firmato da BEN 4 MEDICI che della mia urina non avevano nulla???? Ok, dice che e' molto grave e che devo farlo l'esame e intanto lui scrive tutto bene (ITER BUROCRATICO). Vado su in reparto urologia e la persona che mi doveva organizzare altri appuntamenti se ne era già andata a casa.
Siamo al 21.12, i 30 giorni sono scaduti, io ho la mia ansia per il mio male e mi devo accollare anche la burocrazia del MAGGIORE? Esplodo, faccio chiamare al cellulare in reparto l'addetta, che mi dice che non capisce cosa stia succedendo. Ma se non lo sa lei che organizza i ricoveri??!!! Dice con voce mesta: torni domattina, le dò il bidone poi dopo le 24 ore me lo riporta. NOOOOO! Io non posso tutte le volte farmi 100 Km. per i vs. dannati errori, BASTA.
Alla fine mi dice: il 28.12 ritiro e 29 consegnaa ed il 7.1.2016 anestesista.
MA TUTTO QUESTO TEMPO PER ME PREZIOSO CHI ME LO RENDE? Io il 28 non mi sono presentata e se ne sono accorti dopo 3 giorni e al telefono mio marito ha risposto che ci hanno fatto impazzire, girare, sbagliato esami e quant'altro e mai darebbe la mia salute in mano loro.
Mi sono rivolta a un'altra struttura sto sistemando tutto.

Sono stato operato al testicolo sinistro e mi sono trovato benissimo con tutta l'equipe del Dott. Ettore Cuzzocrea, che è davvero un grande. Io sono di Reggio Calabria e sono stato operato il 18 dicembre 2015.

Hanno ricoverato mio padre in questo reparto per una settimana a seguito di un intervento di prostata. Il trattamento ricevuto da parte dei medici é stato scandaloso.
Il primario del reparto non lo abbiamo mai visto. In reparto si alternavano due medici poco disponibili al limite dello scortese. Abbiamo ricevuto pochissime informazioni in merito al decorso post operatorio, e sempre strappate a seguito di attese e appostamenti.
In reparto ci sono alcuni allievi infermieri assolutamente inesperti lasciati allo sbaraglio. Unica nota positiva alcune brave e gentili infermiere e alcune operatrici OSS, disponibili e capaci.
Ultima nota su cui partirà una denuncia: ci é stato prospettato il trasferimento dopo una settimana in un'altra struttura lontanissima da casa nostra, prospettandoci la possibilità di fare riabilitazione.
Una volta arrivati, il personale di quella struttura ci ha detto che in quella struttura, che esiste da 60 anni, non hanno mai fatto riabilitazione e che molto probabilmente ci é stato detto per convincerci a lasciare il letto libero. Inoltre é stata falsificata la lettera di dimissione dicendo che il paziente svolgeva in modo autonomo le funzioni renali e che le urine erano chiare. A tutt'oggi, dopo 10 giorni dall'intervento, mio padre é attaccato al catetere e le urine sono molto scure.
Sono allibita e veramente arrabbiata per come siamo stati trattati. Sconsiglio a chiunque questo reparto!

Una sola parola per commentare: grazie, di cuore.

Questo reparto ha nella medicina preventiva un "tallone D'achille".
Sembra di entrare in una banca!!!!!
Io sono nato in Argentina e penso di aver visto come si distrugge una società; da questo punto di vista posso affermare che in questo reparto il processo di Argentinizzazione sia completato.
Non mi voglio allungare, ma personalmente non consiglio la struttura.
Con il reparto, ci vediamo nelle sedi competenti.
Cordiali Saluti,
Ing. Sergio Cipolla

Sono deluso dalla visita effettuata, il medico è stato persona poco seria ed attenta, superficiale e poco rispettosa del tempo, denaro e soprattutto salute altrui.

sono stato in questo ospedale circa una settimana per il semplice motivo che mancava un esame, in particolare una tac, eseguita venerdi. poi sono venuto a casa il fine settimana e tornato giù lunedi mattina per l'intervento.
Io mi sono trovato bene, l'unica cosa è che la visita passa una sola volta al giorno (alla mattina), ma se uno ha bisogno c'è sempre il medico di reparto presente 24 ore su 24.
Lo staff infermieristico è fantastico, si dà da fare un bel po' per farti stare nel migliore dei modi.b v

Ritengo i medici i chirurghi ed il personale della terapia intensiva post operatoria assolutamente preparati e all'avanguardia, mentre purtroppo si sono verificati diversi episodi di errata somministrazione dei farmaci nei giorni successivi all'intervento, per leggerezze e disattenzioni di (un infermiere) assolutamente inaccettabili. Bisogna sorvegliare il parente in degenza e verificare la distribuzione delle terapie, non aggiungo altro. La struttura è valida ma non possiamo rischiare la vita per banalità ed incompetenza di una persona.

Dalla sicilia a bologna è come passare dall'inferno al paradiso. Il dottor Cuzzocrea ed il suo staff per quanto mi riguarda sono di altissimo livello, considerato il servizio pubblico in genere. Il mio giudizio e sicuramente positivo.

banalissimo calcolo che doveva essere rimosso con un singolo intervento laparoscopico, invece ne sono stati eseguiti ben 7!!!! con degenza limitata e non adeguata alle condizioni post-operatorie per mancanza di disponibiltà posti letto.
Assoluto e completo disinteresse del personale infermieristico e medico, che anzi si è dimostrato poco collaborativo col paziente oltrechè tra loro stessi.
Diversi turni erano scoperti, senza alcun medico e nessun infermiere reperibile in certi momenti.
Poca serietà, poca disponibilità e leggerezza nella somministrazione dei medicinali e nel controllo delle condizioni del paziente, oltrechè attese insostenibili per eseguire esami di controllo necessari per monitorare il decorso post operatorio e tutte le fasi del recupero.