Urologia Ospedale Imola

A inizio ottobre, dopo settimane di disuria, visita privata da un urologo dello staff di Imola. Diagnosi del tutto rassicurante in seguito a esplorazione rettale ed ecografia (solo) sovrapubica.
Non passando i sintomi, mi faccio vedere da un urologo del Sant'Orsola: carcinoma avanzato della prostata con multiple metastasi ossee.
Ho già fatto 2 flebo di chemioterapia a 50 anni.
Che dire. Qui ho perso 3 mesi preziosi.

Ho tentato di ottenere un trattamento terapeutico presso questa struttura visto che risiedo nell'ASL di riferimento. Ho prenotato una visita e ho aspettato, ho fatto gli esami e ho aspettato, alla fine mi hanno messo in lista per l'intervento. Dalla prima diagnosi di un possibile tumore maligno alla data programmata per l'intervento, è passato quasi un mese. Il giorno in cui mi sarei dovuto ricoverare, mi hanno telefonato per dirmi che a causa di una urgenza il mio intervento sarebbe stato rinviato di 2 settimane. In città si vocifera di interventi rinviati per mesi in casi anche più gravi del mio. Al primo rinvio, lo confesso, ho avuto paura: ho pensato che sarebbe stato solo il primo di tanti altri rinvii e sono andato a cercarmi un altro ospedale per questo intervento. Visto che l'intervento non me lo hanno fatto, i voti vanno interpretati come segue:

Competenza 4 (sulla fiducia, non ho potuto provarli ma confido che la regione scelga i suoi medici con metodo assolutamente meritocratico).

Assistenza 1 (non mi hanno fornito la terapia chirurgica che loro stessi ritenevano necessaria)

Pulizia 4 (Gli ambulatori dove mi hanno visitato erano decenti).

Servizi 1 (L'infermiera che mi ha chiamato per comunicarmi il rinvio dell'intervento alle mie richieste di spiegazioni mi ha dato il cellulare del primario; peccato che il numero che ha dato era non raggiungibile tutte le volte che ho provato a chiamarlo. Mi è perfino venuto il dubbio che fosse un numero non esistente ma sicuramente mi sbaglierò).