Urologia Ospedale Gallarate

 
3.5 (7)

Recensioni dei pazienti

7 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
3.5
 
3.9  (7)
 
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3.7  (7)
 
2.6  (7)
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7 risultati - visualizzati 1 - 7  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Grazie

Sono stato sottoposto a litotrissia percutanea.
Tutto ok, sono stato bene fin da subito.
Ottimo reparto, bravi i medici e gentilezza complessiva da parte del personale di assistenza. Ho trovato anche direi una buona organizzazione generale.
A volte dovremmo essere più positivi e fidarci di questi professionisti.

Patologia trattata
Calcolosi renale.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Eccellenza nel Varesotto

Per quanto il reparto non sia nuovo, ho trovato professionalità e cortesia di tutto il personale medico e paramedico, in particolare del dr. Pozzi, doti che al giorno d'oggi sono rare. Comunque, cosa più importante, qui hanno definitivamente e brillantemente risolti i miei problemi di salute, che molti altri non avevano affrontato correttamente. Bravi. Una delle eccellenze del Varesotto.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Bravi

Bravi non c'è che dire... ma dalla mia esperienza posso dire solo grazie al dott. Pedaci. Agli altri dello staff dico che forse dovrebbero rendersi conto che hanno a che fare con delle persone... Essere più umani non toglie nulla alla competenza.

Patologia trattata
Tumore alla vescica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Una pessima esperienza

In data mercoledi 7/5/2014 venivo ricoverato presso il reparto di Urologia dell’ospedale S. Antonio Abate di Gallarate a seguito di una Litiasi ureterale sinistra ostruente determinante coliche renali.
Dopo 2 giorni in cui venivo sottoposto agli accertamenti del caso, si confermava la presenza nell’uretere lombare di un calcolo radiopaco di 6 mm.
La cura alla quale sono stato sottoposto fin dal primo giorno del ricovero e’ consistita esclusivamente in una terapia medica espulsiva mediante ripetute flebo, protrattasi in modo infruttuoso per ben 14 giorni.
Per tutto questo periodo si sono ripetute frequenti coliche renali estremamente dolorose, compensate da ripetute iniezioni di Voltaren (anche piu’ di una al giorno) quale antidolorifico; con l’aggiunta di quotidiane dosi di antibiotici come unica terapia messa in atto.
Il motivo addotto al protrarsi di detta cura e’ stato la necessita’ di evitare un intervento chirurgico viste le piccole dimensioni del calcolo, ‘sperando’ invece nell’espulsione naturale dello stesso.
Solo trascorso il periodo sopra menzionato, visto lo stato ‘di sofferenza’ del rene al quale era stato sottoposto, il primario decideva di passare all’intervento chirurgico in data 20/5/2014.
Tale intervento (litolapassi), effettuato in anestesia totale, e’ risultato infruttuoso vista da un lato la presenza di una sub stenosi della papilla ureterale sinistra e, dall’altro, soprattutto dalla dichiarata inadeguatezza dello strumento utilizzato (non sufficientemente ‘flessibile’). A completamento dell’intervento veniva applicato uno stent reno uretrale per dilatazione uretrale.
Il giorno successivo venivo dimesso con la richiesta di ritornare in data 3/6/2014 per essere sottoposto ad un nuovo tentativo di intervento uretroscopico senza garanzie di riuscita.
Tengo a precisare che per tutto il periodo del ricovero le opinioni espresse dal pool medico sono risultate essere contrastanti e contraddittorie.
Di fronte ad una situazione che non mi dava fiducia, ho preferito rivolgermi ad un altro istituto di cura.
La grande sorpresa e’ stata quella di scoprire che la terapia alla quale ero stato sottoposto risultava essere antiquata ed inefficace. Sarebbe stato sufficiente sottopormi subito ad ESWL ureterale, intervento da effettuarsi in day hospital e senza alcuna anestesia: intervento al quale mi sono subito sottoposto ed ora finalmente mi sento bene ed il problema e’ stato risolto in poche ore!
Alcune domande: perche’ tanta sofferenza che avrebbe potuto essere evitata semplicemente informandomi della strumentazione in possesso del vostro ospedale e dei limiti connessi, oppure inviandomi presso un altro istituto medico con l’adeguata strumentazione? Dov’e’ il coordinamento tra i vari ospedali? Quanto e’ costato al servizio sanitario nazionale un ricovero di 15 giorni? Quanto e’ costata all’azienda presso la quale lavoro la mia assenza? Meditate voi che leggete, meditate...

Patologia trattata
Litiasi ureterale sinistra ostruente, determinante coliche renali.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza ospedale Gallarate reparto urologia

Il giorno 3 febbraio 2014 mi recavo all'ospedale dove giungevo alle 7.45 di mattina per seguire il mio percorso di pre ricovero. Ho iniziato i vari prelievi, esami del sangue e cosi via, trovandomi subito a mio agio con personale molto competente e disponibile. Ho seguito tutto quello propostomi fino all'approfondimento con la dott.ssa anestesista circa i dettagli per l'operazione. Il giorno 4 febbraio, ore 7.15, vengo portato in sala operatoria, vengo preparato e alle 8.01 mi addormento. Mi sveglio alle 13.05 in cui mi dicono che l'operazione è andata bene e alle ore 13.25 giungo in reparto dove mi aspettano mia moglie e il figlio. Per un giorno vengo monitorato e la prima notte mia moglie resta al mio fianco e vengo assistito costantemente da tutto il personale medico-infermieristico. Il giorno seguente è un po' dura, mi manca l'acqua da bere, dolori non ne sento e ho qualche fastidio per del catarro che si è formato. Alla fine del terzo giorno inizio a bere qualche goccia d'acqua, è una liberazione.
Vengo sempre assistito in modo impeccabile giorno e notte (i miei familiari vengono da lontano e non possono essere presenti tutti i giorni). Il quarto giorno ancora a letto, ma inizio a sedermi e il quinto mi staccano i drenaggi, la morfina e riesco ad alzarmi, mangiare e bere regolarmente, andare ai servizi, lavarmi e sbarbarmi.
Il giorno successivo mi cambiano le medicazioni, mi resta solo il catetere che ormai riesco a svuotare la sacca senza alcun bisogno. Martedi 11 febbraio ore 14.00 lascio il reparto di Urologia per la mia abitazione. A casa devo proseguire con delle iniezioni, prendere pastiglie e seguire riposo. Ritorno il giorno 18 febbraio ore 8.00 per togliere il catetere, i punti della ferita, rifare la medicazione e alle 9.00 posso andare a casa. Devo rimettere a giorni alterni i cerotti sulla ferita e proseguire nella convalescenza. Voglio ringraziare di cuore il Tutor prof. Alberto Roggia, il primario dott. Emilio Pozzi, il dott. Giuseppe Pedaci che mi ha operato e assistito come un vero "amico" e tutto il personale infermieristico veramente al Top. Grazie di cuore a tutti.
Opinione inserita da Renzo il 7 marzo 2014.

Patologia trattata
Tumore maligno alla prostata.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Mia esperienza presso Urologia Gallarate

Non lo consiglierei solo per un fatto personale, visto che per incompetenza c'è un dottore che odio per essere stato superficiale col mio papà.. Per quanto riguarda il mio caso, il personale l'ho trovato squisito e tutti gli altri medici validissimi, in special modo il dott. Pedaci, che ha preso a cuore il mio papà, ma purtroppo non ha potuto fare più di tanto, visto l'incompetente medico precedente che ha compromesso la salute di mio padre.

Patologia trattata
Tumore alla vescica.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Assistenza?

Il giorno 9/02/2012 mi recavo in ospedale alle ore 8:00 di mattina. Iniziando il mio percorso pre ricovero, ho trovato molte difficoltà nelle visite, con una tempistica di 7 ore nel reparto apro, in 3 ore e 30 avevo solo fatto il prelievo del sangue; facendo l'esame elettrocardiogramma l'operatrice mi dice che non andava il test e dovevo posizionare le mie mani sotto il sedere con il palmo verso il basso; l'esame con la dottoressa per l'anestesia niente di strano! il giorno dopo mi reco in reparto alle ore 7:00 per l'intervento e attendo il mio turno nel letto assegnato, vengo prelevato per l'intervento e una volta finito, esco dalla sala operatoria venendo riportato nel letto. mi vengono dette le solite cose dopo un intervento e che dovevo chiamare quando dovevo urinare e dopo sarei stato medicato, e così feci. Nel frattempo cambiò il turno, mi tolsero i vari cerotti bende e chiesi di andare a farla in piedi nei servizi o non sarei riuscito; una volta terminato chiamai gli infermieri, dicendo che mi sanguinava la ferita. arriva una infermiera e con modo schifato mi porse da lontano una benda con una polvere per far fermare il sangue, dicendo metta su questa. io chiesi di essere medicato come mi avevano detto le persone del turno precedente, lei mi rispose "no metta questa che è a posto"!!! Arrivò più tardi il dottore con la lettera di dimissione ed ero in difficoltà, tenevo la benda fornita con le mani, mi disse questa è la sua lettera adesso può andare a casa. io gli dissi, ma scusi, non mi medicate? mi rispose, no lei è a posto; chiesi allora cosa dovevo fare per le medicazioni e mi disse e tutto scritto sulla lettera. io dissi, ma come le faccio? mica sono un infermiere io- mi rispose: lei faccia quello che c'è scritto e andò via (questo è scritto nella lettera: consigli terapeutici, Gentalyn crema localmente per 3 volte al dì, non bagnare. disinfezione locale con Amuchina 0,05%. Aulin 1 bustina se dolore).

Patologia trattata
Fimosi - circoncisione.
Esito della cura
Guarigione totale
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