Urologia Ospedale Cosenza
Recensioni dei pazienti
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Bassa assistenza psicologica dei pazienti
Sono la moglie di un paziente ricoverato in urologia. Siamo arrivati da Bari perché abbiamo saputo delle preziose mani e della grande professionalità del Dott. Di Dio, al quale dobbiamo riconoscenza a vita.
Sono super vaccinata, perché ministro della comunione nell'oncologico di Bari.
Nei giorni di degenza in ospedale non ho però potuto stare accanto a mio marito neppure il giorno dell'intervento.
Sembra che il Covid-19 impedisca di comprendere il disagio psicologico del paziente. Si sono persi i valori della malattia che intervengono in questo momento. Ieri pomeriggio ho sentito piangere un uomo (mio marito) e mi sono precipitata, pur essendo una paziente oncologica, per tranquillizarlo.
Sono stata trattata in malo modo, sono stata umiliata da tutto il personale paramedico e persino dalle guardie giurate, alle quali si sta dando ampio potere, anche di usare toni e modi di natura scorretta. Non si può e non si deve assistere in nessun modo a queste situazioni. Il paziente ha diritto di essere tutelato e la famiglia non può essere messa da parte impotente di fonte a questi imperatori bizantini.
Prendete coscienza e atto.
Con infinita gratitudine al Dottor Di Dio, uomo bravo e umile, ma tutto il resto dovrebbe essere rivisto.
Mina Emilio
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