Urologia 2 San Giovanni Addolorata Roma

 
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speranze ben fondate e confermate

SI PUO’ RICORDARE UN RICOVERO IN OSPEDALE PER UN INTERVENTO DI PROSTATECTOMIA RADICALE ROBOTICA PER NEOPLASIA PROSTATICA COME UN PERIODO "PIACEVOLE"? SI PUO’.
SI PUO AVERE UN RICORDO DEL PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO COME DI AMICI CON I QUALI SI E’ AVUTA UNA GRADEVOLE ESPERIENZA? SI PUO’.
MI RENDO CONTO CHE AFFERMAZIONI DEL GENERE POSSANO SEMBRARE ESAGERATE E FUORI LUOGO, IN PARTICOLAR MODO PER CHI – COME E’ CAPITATO A ME – SI TROVA AD AFFRONTARE QUESTA STESSA SITUAZIONE E NON E’ CERTO DELLO STATO D’ANIMO ADATTO PER LETTURE SUPERFICIALI, MA IO POSSO AFFERMARLO CON TUTTA LA RESPONSABILITA’ DI CHI HA VISSUTO SULLA PROPRIA PELLE QUESTA ESPERIENZA.
E’ STATA UNA GRANDE FORTUNA PER ME POTER USUFRUIRE - NELL’AMBITO DELLA TANTO BISTRATTATA STRUTTURA OSPEDALIERA PUBBLICA - DELL’OSPEDALE SAN GIOVANNI ADDOLORATA DI ROMA REPARTO UROLOGIA 2, DIRETTO CON RARA PROFESSIONALITA’ ED UMANITA’ DAL PROF. GIANLUCA D’ELIA, ED E’ PER QUESTO CHE SENTO IL DOVERE DI CONDIVIDERE LA MIA ESPERIENZA, SPERANDO POSSA ESSERE D’AIUTO AD ALTRI COME LO SONO STATI PER ME I RACCONTI DEI PAZIENTI CHE MI HANNO PERMESSO DI CONOSCERE QUESTA STRUTTURA D’ECCELLENZA, CHE UTILIZZA TECNOLOGIE D’AVANGARDIA COME IL ROBOT “DA VINCI”.
MI CHIAMO ORONI ANTONIO ED HO 56 ANNI, LA MIA STORIA E’ INIZIATA A SETTEMBRE 2011 CON UN CONTROLLO DI ROUTINE CHE HA EVIDENZIATO UN VALORE DEL PSA DI 9,45.
L’UROLOGO PRESSO CUI ERO PRECEDENTEMENTE IN CURA MI HA CONSIGLIATO DI FARE UNA BIOPSIA, LA CUI DIAGNOSI E’ STATA IMPIETOSA: TUMORE ALLA PROSTATA.
IL PANICO E’ STATO IL MIO STATO D’ANIMO IMMEDIATO, MI SONO POSTO MILLE DOMANDE. PERCHE’ PROPRIO A ME!? CAPITA, CAPITA E BASTA, SI DEVE REAGIRE. COME? CERCANDO ALTRI PARERI, COME TUTTI AUSPICANDO DI TROVARE IL MEGLIO.
LEGGENDO LE ESPERIENZE DI COLORO CHE AVEVANO AVUTO IL MIO STESSO PROBLEMA HO AVUTO MODO DI CONOSCERE IL PROFESSOR D’ELIA.
DAL PRIMO COLLOQUIO CON IL PROFESSORE HO AVUTO SUBITO LA SENSAZIONE DI POTER SCONFIGGERE IL MALE, E’ RIUSCITO A TRASMETTERMI SERENITA’ E FIDUCIA ATTRAVERSO LA SUA GRANDE COMPETENZA ED UMANITA’, ESPONENDOMI CHIARAMENTE TUTTI GLI ASPETTI - COMPRESI QUELLI PARTICOLARMENTE SPIACEVOLI - DELLA MIA PATOLOGIA, RENDENDOMI COSI’ TOTALMENTE PARTECIPE DEL PERCORSO CHE AVREMMO DOVUTO AFFONTARE INSIEME.
NEL PERIODO INTERCORSO FRA LA MIA PRIMA VISITA DAL PROFESSOR D’ELIA AD INIZIO GENNAIO 2012 ED IL RICOVERO IN OSPEDALE - GIOVEDì 22 MARZO - HO AVUTO MODO DI RENDERMI PERFETTAMENTE CONTO DELLA SERIETA’ E DELLA PROFESSIONALITA’ DI TUTTO IL GRUPPO DIRETTO DAL PROFESSORE, ACQUISENDO SEMPRE MAGGIOR FIDUCIA.
COME PROMESSOMI, CON PUNTUALITA’ (PER CHI ASPETTA NON E’ POCO) SONO STATO RICOVERATO IN OSPEDALE, DOVE HO AVUTO IMMEDIATAMENTE LA SENSAZIONE DI TROVARMI IN UN AMBIENTE PIACEVOLE, ORDINATO, LUMINOSO, CONFORTEVOLE, EFFICIENTE E - SOPRATTUTTO – UMANO; GLI INFERMIERI MI HANNO ACCOLTO CON SIMPATIA, FACENDOMI SENTIRE SUBITO A MIO AGIO.
L’OPERAZIONE ERA FISSATA IL MATTINO DOPO IL RICOVERO. PRIMA DI SCENDERE IN SALA OPERATORIA IL PROFESSORE MI HA PRESENTATO TUTTO IL PERSONALE CHE LO AVREBBE ASSISTITO DURANTE IL MIO INTERVENTO, COSA MI HA ULTERIORMENTE RASSICURATO.. E NE AVEVO VERAMENTE BISOGNO!
SONO STATO OPERATO IN LAPAROSCOPIA ROBOTICA ED I BENEFICI SONO STATI VERIFICABILI FIN DA SUBITO.
ALLE ORE 13, SVEGLIATOMI DALL’ANESTESIA, ERO IN GRADO SENZA PARTICOLARI SFORZI DI PARLARE CON I MIEI FAMILIARI; GIA’ 24 ORE DOPO MI HANNO TOLTO IL DRENAGGIO ED HO INIZIATO A CAMMINARE PER IL REPARTO. ALTRI DUE GIORNI E SONO STATO DIMESSO, E DOPO SOLO ALTRI QUATTRO GIORNI MI HANNO TOLTO IL CATETERE.
IL GIORNO DOPO, AD 8 GIORNI DALL’INTERVENTO, SONO TORNATO A GUIDARE ED A LAVORARE (FACCIO UN LAVORO LEGGERO), IN SINTESI A RIPRENDERMI LA MIA VITA.
IN TUTTO IL PERIODO DI DEGENZA HO SEMPRE POTUTO CONTARE SUL SUPPORTO ALTAMENTE PROFESSIONALE ED UMANO DI TUTTO IL PERSONALE DEL REPARTO, AD INIZIARE DAL PROFESSOR GIANLUCA D’ELIA SEMPRE GENTILE E DISPONIBILE.
GRAZIE DI CUORE!!!

Patologia trattata
NEOPLASIA PROSTATICA.
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RINGRAZIAMENTO

Ho 66 anni, in seguito ad un PSA alto e dopo diverse visite passate nella mia città, la diagnosi è stata IPB cronica trattata con farmaci per circa 1 anno con una evoluzione del PSA tra 8,53 e 6,80; allora mi sono attivato tramite internet per trovare un centro di Eccellenza la mia scelta è caduta sul Dottor Gianluca D'elia, Primario dell'urologia 2 dell'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma. Dopo la visita mi prenota la biopsia con diagnosi di adenocarcinoma localizzato; in tutto sono passati 7 giorni, la notizia invece di rattistarmi mi tranquillizzò il Dottor D'elia mi propose l'intervento robotico -robot Da Vinci- assistito. Il 21 02 2012 mi sono ricoverato, sono rimasto basito del reparto, della camera di degenza, dell'impatto con il personale infermieristico, cosi gentile e premuroso, della pulizia. Il giono dopo sono stato operato. Ringrazio tutta l'equipe medica per l'attenzione riservatami e l'anestesista, che con molto garbo mi ha spiegato i momenti del dopo intervento. Dopo 3 gioni sono stato dimesso.
Questa è ELITE della SANITà. GRAZIE DI TUTTO. EMILIO.

Patologia trattata
Neoplasia prostatica.
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Esperienza di tumore alla prostata

L’esperienza da me personalmente e recentemente vissuta, mi ha costretto a cercare delle risposte ad una serie di domande che pur gravando sulla mia diffidenza di cittadino, potenziale utente della sanità pubblica italiana, non avevo finora osato formulare esplicitamente.
E’ possibile oggi in Italia, a Roma, in una struttura della sanità pubblica riuscire a scoprire in tempo utile di avere un tumore maligno alla prostata?
E’ possibile quindi riuscire a risolvere oggi tale problema tempestivamente e bene in un ospedale pubblico?
E’ possibile oggi a Roma, in un ospedale pubblico, incontrare una squadra di professionisti della sanità che riesce a trasmettere interagendo con il paziente ammalato, in ogni fase del processo, dall’accoglienza fino alla convalescenza, umanità, garbo insieme a quell’autorevolezza professionale propria di coloro che sono consapevoli di lavorare in gruppo, con passione, dedizione ma soprattutto cercando di fare sempre bene e meglio?
E’ possibile oggi a Roma in un ospedale pubblico affidarsi ad una squadra di professionisti della sanità che lavora in regime di qualità ed opera con tecniche all’avanguardia?
E’ possibile ricoverarsi in una struttura lavorativa della sanità pubblica che sotto il profilo dell’igiene, dell’ambiente, della disciplina e dell’ordine rianimi i pazienti anziché avvilirli e non li offenda nella loro dignità?
Oggi posso rispondere positivamente a tutte le domande, alla luce della mia soggettiva esperienza, che tutto ciò è possibile giacché l’ho personalmente vissuto e provato da novembre 2011 a tutto oggi grazie alla squadra diretta dal Dr. Gianluca D’Elia presso il reparto Urologia II dell’ospedale S. Giovanni in Roma.
Oltre che per ringraziare tutto il personale della squadra, ausiliario, infermieristico, paramedico e medico, ho voluto comunicare e porre l’accento su tutto ciò per tre motivi fondamentali:
1) Il buono e il meglio della sanità non viene emulato e conosciuto perché non è reso noto, anzi oggi viene purtroppo soffocato nella cronaca dalla straordinarietà dei casi peggiori;
2) Nonostante gli ostacoli e le difficoltà finanziarie messe in campo dall’inettitudine politica e
amministrativa, nel quotidiano della sanità, lontano dalla luce dei riflettori della cronaca, è possibile trovare squadre di professionisti che riescono a mantenere saldo il timone della propria passione, dignità e voglia di far bene la propria professione.
3) Perché la qualità umana e professionale delle persone incontrate nel corso dell’esperienza da me
vissuta mi incoraggia a guardare con più ottimismo anche al futuro del mio paese.
Con l’occasione voglio augurare a tutti i componenti della squadra di Urologia II del S. Giovanni in Roma di poter continuare sempre così il loro prezioso lavoro e che questa e tale realtà costituisca la regola e non l’eccezione nel panorama della sanità pubblica italiana.
Cordiali saluti e grazie per l’attenzione.
Giuseppe Moscuzza

Patologia trattata
tumore alla prostata.
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RINGRAZIAMENTI

Essere operato di tumore alla prostata e ritornare a casa a meno di 48 ore, quasi come se fosse un "Day ospital", se non è un miracolo è sicuramente segno che nella sanità italiana esistono centri di eccellenza come il reparto di urologia II dell'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma diretto dal Dott. Gianluca D'Elia.
La mia scoperta è avvenuta quasi per caso guardando una trasmissione di medicina in cui si parlava di una innovativa tecnica d'intervento per la cura del carcinoma alla prostata, la prostatectomia robotica da Vinci, sperimentata con successo dal Dott. D'Elia al San Giovanni di Roma. Ho iniziato a documentarmi e sul web ho trovato tutti commenti positivi di chi, come me, è stato operato in questo ospedale. Ho quindi contattato il Dott. D'elia che dal giorno della mia prima visita mi ha costantemente seguito con grande professionalità e gentilezza; doti che ho potuto riscontrare anche nel reparto da lui diretto dove ineccepibile è stata l'assistenza che ho ricevuto (24 ore su 24). La sera del mio ricovero (domenica 6 novembre 2011) medici e infermieri mi hanno prima spiegato come si sarebbe svolto l'intervento, poi la mattina sucessiva ho conosciuto uno ad uno tutti i componenti dell'equipe guidata dal Dott. D'Elia che mi hanno preparato e portato in sala operatoria. Tre ore circa e al mio risveglio erano tutti lì al mio fianco a chiedermi come stavo, mostrando sempre garbo e tanta umanità. Passato l'intontimento post-operatorio, il giorno successivo alla mia operazione ero già in piedi, potevo camminare e mangiare. Tutto ovviamente senza eccedere e sotto la continua ed attenta supervisione del Dott.D'Elia, ma per me era davvero qualcosa di incredibile, al punto che mercoledì 9 novembre 2011 alle ore 12:00 sono stato dimesso. La mia è stata sicuramente un'esperienza positiva e a chiunque mi chiederà io non potrò che consigliargli di rivolgersi a quello che per me è il miglior centro in Italia, il reparto di urologia II dell'ospedale San Giovanni di Roma guidato dal Dott. Gianluca D'Elia.
Grazie di cuore.
Salvatore.

Patologia trattata
PROSTATECTOMIA RADICALE ROBOTICA.
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Ringraziamenti

A seguito del responso positivo della biopsia alla prostata (adenocarcinoma glason 6(3+ 3)) effettuata nel mese di luglio in Brasile e alla visita specialistica effettuata ad agosto con il Dr. D'Elia, sono stato operato il 25 novembre 2011 presso questo reparto. L'intervento di prostatectomia radicale in laparoscopia robotizzata é stato effettuato con grande successo dalla fantastica equipe medica e infermieristica di questo ottimo reparto.
Devo dire che gia dalla prima visita effettuata ad agosto presso questo reparto, mi sono sentito subito molto confortato dalle parole del Dr. D'Elia, che con accento professionale e tono umanitario é riuscito a trasmettermi un grande senso di fiducia.
A distanza di un mese dall'intervento, quella fiducia si é trasformata in una gradevole realtà, non avrei mai pensato ad un cosi rapido recupero, mi sento veramente molto bene, dolori praticamente nulli, effetti collaterali minimi e morale al massimo. Sono rimasto molto soddisfatto della mia scelta, sono guarito nel migliore dei modi e tra persone che mi hanno preso a cuore. Prima di tornare in Brasile (paese in cui vivo attualmente) sento il dovere di ringraziare questo reparto veramente d'eccellenza, questa equipe medica di ottimi professionisti, gli infermieri che mi hanno accolto con grande amore e sopratutto il Dr. D'Elia, che dirige questo reparto con eccellente professionalità, tutte persone che ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani.  

Grazie di cuore, Bruno Marconi

Patologia trattata
Prostatectomia radicale robotizzata.
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Testimonianza

A settembre di questo anno, dopo una biopsia prostatica e conseguente esame istologico dei reperti prelevati, mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma acinare di grado combinato 7 sec. Gleason. In parole povere un tumore maligno alla prostata. Il responso mi ha trovato impreparato ma, stranamente, non ha suscitato in me l'inevitabile preoccupazione che tale comunicazione di solito genera. Posso dire che l'artefice di questo stato d'animo positivo è stato il dott. Gianluca D'Elia il quale con molta franchezza e capacità mi ha reso comprensibili le vie da percorrere: la sorveglianza attiva (controllo della malattia nel tempo), la radioterapia (sospetto di tumore oltre la prostata), intervento chirurgico di prostatectomia radicale (se il tumore é allo stadio iniziale e quindi si presume confinato all'interno della capsula). Il consiglio del dott. D'Elia, considerate le condizioni fisiche del paziente e le indicazioni fornite dagli accertamenti diagnostici, era per la terza  soluzione. Le osservazioni del direttore e la possibilità di essere operato con l'ausilio del robot "Da Vinci", fiore all'occhiello del reparto, mi hanno spinto ad accogliere tale punto di vista. Dopo una necessaria fase di preospedalizzazione, caratterizzata da molteplici esami eseguiti in serie nell'arco di mezza giornata, sono stato ricoverato il  20 novembre presso il reparto di Urologia II. La prima impressione è stata di stupore; non credevo di trovarmi in una struttura sanitaria ospedaliera, bensì in una modernissima clinica specializzata con stanze a due letti con bagno pulitissime, impianti di TV con schede, e con la presenza di personale medico e infermieristico attento, cortese, molto professionale e motivato. Il giorno dopo, nel pomeriggio, sono stato sottoposto all'intervento chirurgico di escissione della prostata ed il mattino successivo ero già in piedi con solo qualche dolore addominale e con un catetere che mi ha accompagnato nella breve permanenza ospedaliera e per alcuni giorni successivi a casa. Il 29 novembre mi è stato tolto il catetere ed ho iniziato gli esercizi di Kegel per il rafforzamento dei muscoli pelvici necessario per combattere l'inevitabile incontinenza urinaria. I miglioramenti sono stati continui, soprattutto a partire dal giorno in cui sono stato raggiunto da una telefonata del Dott. D'Elia con la quale mi comunicava la splendida notizia: l'esame istologico aveva rilevato la presenza di cellule tumorale solo all'interno della capsula escissa; dovevo cioè considerarmi guarito! A distanza di meno di un mese dall'intervento ho ripreso quasi completamente l'attività fisica quotidiana ed i miei interessi sociali, mentre la tanto temuto incontinenza, comparsa dopo l'operazione, si sta lentamente ma gradualmente risolvendo. Desidero, al termine di questa testimonianza, rivolgere un sentito ringraziamento al team medico e infermieristico,di altissimo rilievo, del reparto Urologia II, che ha svolto nei miei confronti un servizio di eccellenza. Infine, "last but not least", un grazie di cuore al direttore che mi ha seguito con grande professionalità dalla prima visita all'intervento chirurgico.
Buone Feste! Paolo Cola.

Patologia trattata
Intervento di prostatectomia radicale robotica.
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ringraziamento

Desidero ringraziare tutto il Reparto per la particolare e graditissima umanità dimostrata, dal personale infermieristico, per coloro che, come me, definiti pazienti, "pazienti" non sono. L'attesa di una diagnosi, il repentino mutamento di abitudini, l'esplorazione della propria intimità, ancorchè a fini di bene, restano fatti incontrovertibili di forte disagio. Bè cio', in parte, ad onor del vero, per me così non è stato. E questo mi da maggiore forza per affrontare quanto ancora verrà a seguito della diagnosi e della prognosi celermente ed umanamente comunicatemi dai Sanitari del Reparto. A questi, e non per ultimi, va il mio sentito ringraziamento per quello che faranno per me e per gli altri che lì passeranno. Un grazie al primario Dottor D'Elia, sempre presente, pronto ed attento alle nostre esigenze, ai dottori Emiliozzi, Iannnello ed Ortolani, suoi validi collaboratori, che hanno dimostrato una chiarezza ed un paziente approccio nei nostri confronti.
GRAZIE. Maurizio Curatella

Patologia trattata
Carcinoma uroteliale papillare rene.
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RINGRAZIAMENTO E PLAUSO ALLA COMPETENZA

Colgo l'occasione per salutare affettuosamente e ringraziare il Dott. Gianluca D'Elia, tutta l'equipe Medica ed il personale infermieristico del Reparto.
Un vero esempio di professionalità, competenza ed umanità.
Raramente mi è capitato di trovare una tale qualità in una Struttura Sanitaria pubblica o privata.
Un plauso a tutti Voi.
GRAZIE

Patologia trattata
TURP.
Voto medio 
 
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RINGRAZIAMENTO

Avendo abbondantemente superato i 60 anni, due anni fa, a segutio di esami specifici alla prostata, non risultati troppo buoni, mi misi sotto cura da un urologo della mia città, Empoli in provincia di Firenze.
Dopo due anni di esami e cure i miei disturbi non passavano, ma per il medico era tutto sotto controllo. Purtroppo in cura dallo stesso medico c'era anche un mio carissimo amico che, poco meno di un anno fa ci ha lasciato. E' stato a quel momento che ho perso la fiducia e mi sono mosso per avere altri pareri, ma no essendo dell'ambiente non sapevo a chi rivolgermi. Allora tramite conoscenze e vari passa parola mi è giunto il nome ded Dott. D'Elia.
Documentandomi su internet sono riuscito a mettermici in contatto ed ho avuto l'appuntamento per una prima visita a Roma nel suo ambulatorio presso l'Ospedale San Giovanni.
Una volta arrivato a Roma non riuscivo a rendermi conto se era un ospedale oppure un albergo a cinque stelle per l'ambiente, l'accoglienza ricevuta e la pulizia.
La risposta della visita datami dal Dott. D'Elia è stata che purtroppo avevo un carcinoma prostatico e che doveva essere rimosso nel più breve tempo possibile. Infatti, questo accadeva a Luglio di quest'anno ed il 10 Ottobre sono stato operato.
Arrivato, la sera prima dell'intervento a Roma dalla Toscana sono stato internato al San Giovanni e nel primo pomeriggio del giorno seguente sono entrato in sala operatoria, mi sembrava di essere su un'astronave, sono stato avvolto da un forte fascio di luce da cui spuntavano come delle lunghe braccia, era il Robot Chirurgico "Da Vinci" che, pilotato dal Dott. D'Elia, avrebbe eseguito l'asportazione della prostata e del carcinoma.
Ritornato in camera nel tardo pomeriggio, l'efficienza del personale è stata sbalorditiva, la professionalità e l'umanità del Dott. D'Elia indescrivibile.
L'indomani, alla prima visita dopo l'intervento, il Dott. D'elia mi comunicò chi il 12 Ottobre (quindi solo due giorni dopo l'intervento) mi avrebbe dimesso.
Non posso far altro che ringraziare di cuore il Dott. D'Elia, il personale paramedico e infermieristico per l'efficienza, la professionalità e l'umanità dimostratami.
Palandri Leonardo

Patologia trattata
PROSTATECTOMIA RADICALE.
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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plauso e ringraziamento

La storia della mia malattia (adenocarcinoma prostatico Gleason 6/3+3) ha inizio il 26 maggio 2011 quando all'ospedale Pascale di Napoli, accertato tale male, mi si propone di attendere fine settembre inizio ottobre per l'intervento tradizionale di prostatectomia radicale "a cielo aperto", con tutte le note conseguenze.
Successivamente conosciuto il tipo di intervento con robot, ho contattato altri ospedali napoletani ed altri urologi: in Campania non esiste il robot "Da Vinci" ovvero esiste solo all'ospedale Monaldi (dove presumo di essere ancora in lista di attesa per l'intervento di prostatectomia radicale con laparoscopia robotica), ma il robot è perennemente guasto," ha un braccio rotto"!!!!???
Finalmente a mezzo internet ho conosciuto il dott. Gianluca D'ELIA e dopo l' unica visita fatta all'inizio di giugno sono stato convocato per la pre-ospedalizzazione a fine giugno e poi il 18 luglio per l'intervento.
Tutto si è svolto secondo i programmi. Allo stato sono trascorsi appena dieci giorni dall'intervento di prostatectomia radicale eseguita presso il presidio ospedaliero San Giovanni Addolorata di Roma, reparto di urologia 2 condotto dal dott. Gianluca D'ELIA , ed oggi, tolto il catetere, permangono solo piccoli problemi di incontinenza per la verità già preventivati, e che saranno così come mi ha rassicurato il dott. D'ELIA al più presto risolti.
Si perché tutto quello che si è scritto, tutte le recensioni, tutte le interviste dei relativi programmi televisivi, se proprio può contare anche il mio parere, confermo che rispondono alla realtà. Infatti il 21 luglio, all'atto delle dimissioni dall'ospedale San Giovanni Laterano, nel ringraziare il dott. D'ELIA e tutto il suo staff, gli ho detto: "è tutto vero, è stato proprio come immaginavo, mi farò portavoce di questa eccezionale realtà, ottimo servizio sanitario nazionale: da esempio!"
Tutto quanto sopra è un doveroso atto di riconoscenza verso chi espleta la propria attività in una maniera impeccabile e mette la propria professionalità al servizio del cittadino. E' un ringraziamento a tutto lo staff del reparto di urologia 2 dell'ospedale San Giovanni Addolorata: al personale addetto ai servizi; al personale infermieristico (un solo infermiere di nome Angela ma tutti per me sono stati dei veri angeli custodi);
al personale medico; al dott. GIANLUCA D'ELIA per le sue doti di umanità, per le sue capacità professionali e manageriali. GRAZIE.
Un ringraziamento anche da parte di moglie e figli che tanto rassicurati dal reparto dove ero ricoverato che hanno trascorso una loro "vacanza romana" nel periodo della mia degenza.
Alfredo Pistillo.
P.s. sono trascorsi ancora alcuni giorni, oggi il 2 agosto 2011 sono ancora in convalescenza e continuo a migliorare come previsto.

Patologia trattata
Prostatectomia radicale.
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Servizi 
 
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Urologia 2: eccellenza.

Da oltre 35 anni soffro di calcolosi renale e, tale patologia, nel tempo, replicandosi con estrema frequenza, ha causato conseguenze molte serie quali, ad esempio, idronefrosi, dilatazione e blocco delle vie escretrici, etc.. Così, 28 anni orsono, mi sono dovuta sottoporre ad un complesso intervento chirurgico che purtroppo ha innescato una serie infinita di complicanze. Nel 2009 inoltre, mi è stata riscontrata anche una neoplasia vescicale che ha comportato una moltitudine di operazioni a catena. Terrorizzata da ciò che avevo sempre sentito dire a proposito del bassissimo livello delle prestazioni nelle strutture pubbliche italiane, mi sono rivolta alle più prestigiose case di cura private romane, quelle che notoriamente rappresentano l’eccellenza in campo medico e chirurgico.
Queste convinzioni si sono ahimé confermate ed esasperate quando il 6 giugno u.s. mi sono dovuta precipitare al pronto soccorso più vicino alla mia abitazione, ovvero all’ospedale San Giovanni, in preda ad una violentissima colica renale. Dopo qualche ora di attesa, mi hanno fatto i primi accertamenti di P.S. per poi finire al reparto Terapia d’urgenza – Breve Osservazione. La mia lettiga, stretta e rotta, è stata posta lungo un corridoio e lì è rimasta per sei lunghissimi giorni. Risparmio i dettagli penosi di questa assurda e scioccante degenza in cui non sono stata certo trattata secondo le regole più elementari di assistenza, dignità e rispetto per la riservatezza. Le uniche costanti: rozzezza, insensibilità, menefreghismo. Sono ancora sbigottita ed indignata per quelle sei notti drammatiche, allucinanti e senza sonno trascorse in mezzo ad un brulichio senza fine di persone, carrelli, altre lettighe etc. e senza che la luce potesse essere spenta quasi mai. Un trauma senza fine, una ferita ancora aperta, una collera irriducibile..... Poi, il miracolo! Sono stata trasferita ad Urologia 2 – direttore dott. Gianluca D’Elia. Non credevo ad i miei occhi: ambienti nuovi e puliti, stanze climatizzate a due posti con letti comodissimi, dotati perfino di mini televisore personale a scheda. I locali non sono tristi ma colorati e sistemati con gusto e cura dei particolari. La sala d’attesa, ad esempio, climatizzata anch’essa, ha molti quadri alle pareti, comodi tavoli e sedie, libri di piacevole ma anche colta lettura, televisione, materiale vario di divulgazione scientifica, macchina per la distribuzione gratuita di acqua fresca ed altro ancora.
Durante la mia permanenza, inoltre, sono stata testimone dell’inaugurazione di una iniziativa veramente encomiabile ed unica, ovvero sono stati messi a disposizione degli utenti tanti mini-libri di piccolissimo formato e leggibili in pochi minuti: un progetto finalizzato a trasformare l’attesa di pazienti e parenti in una pausa dilettevole all’insegna dello svago e della piacevolezza. Anche lo spirito del fruitore è trattato con sensibilità e partecipazione dalle premurose cure del dott. D’Elia il cui comportamento va ben oltre il suo ruolo istituzionale. In 9 giorni di permanenza nel suo reparto sono stata oggetto di solerti attenzioni sempre elargite con competenza, gentilezza e cordialità, e senza che nessuno abbia mai lesinato un consiglio o un sorriso.
I degenti sottoposti ad intervento sono usciti senza traumi dalla loro esperienza operatoria, forse grazie anche alla chirurgia robotica, meno invasiva e più precisa, che evita le grandi incisioni facendo uso di telecamera e di sottili strumenti chirurgici. Una tecnica d’avanguardia, dunque, usata dal dott. D’Elia e dalla sua equipe con vera perizia e talento.
Ringrazio tutti, dunque, dal primario ai suoi collaboratori di ogni livello, che formano solidalmente un gruppo armonioso e consonante, come mai ho avuto modo di sperimentare prima, neanche in quelle famose e rinomate cliniche private cui accennavo all’inizio del mio scritto. E’ per tale motivo che, a settembre, per il mio programmato intervento non tornerò presso di loro ma ad Urologia 2 dove ho trovato competenza, affidabilità ed alte tecnologie avanguardistiche. Per quanto ho avuto modo di constatare in prima persona, mi chiedo come sia possibile che, nell’ambito di una medesima struttura ospedaliera, possano esistere due realtà così diverse, additittura opposte, l’una tanto orribile e devastante per promiscuità, arretratezza, degrado e brutalità, l’altra un vero e proprio fiore all’occhiello della sanità pubblica in Italia, perfetta sotto ogni punto di vista. La risposta è ovvia ed è da ricercarsi nella figura straordinaria del dott. D’Elia, a favore del quale vorrei spendere ancora qualche parola. In generale, un medico specialista non ha occhi che per la sua settoriale competenza: una sorta di miopia professionale lo relega alla visione esclusiva o prevalente dell’organo che deve curare. Lui però, non è così: non vede solo un rene, un uretere, una vescica, etc. ma l’uomo nella sua totalità e complessità. Con sensibile partecipazione ed empatia gli dona un sorriso, una stretta di mano, un libro, un ambiente confortevole e piacevole per alleviare le sofferenze, allargando in tal modo le sue specifiche competenze con vero e raro atteggiamento olistico, ovvero quell’approccio integrato e illuminato che contraddistingue solo i “grandi”.
Ancora grazie.

Patologia trattata
Idronefrosi.
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

PREVENZIONE + ALTA PROFESSIONALITÀ = QUALITA'

Ad ottobre dello scorso anno, vista l’età (54), ho chiesto al medico di famiglia di prescrivermi tutti i controlli necessari per verificare l’eventuale insorgenza di patologie oncologiche, con particolare attenzione alla prostata. Non vi era alcuna ragione particolare per farli, solo l’idea che prevenire è sempre meglio che correre ai ripari quando i danni sono stati già fatti. Per farla breve, dopo cinque mesi e in totale assenza di sintomi, mi viene diagnosticato un adenocarcinoma prostatico localizzato.
È strano sapere di essere affetto da una patologia seria e al tempo stesso stare bene. Comunque, sia pure senza particolare urgenza, si pone il problema dell’intervento: dove, con quale tecnica, da chi e con quali garanzie. Un conoscente che ha avuto più o meno lo stesso problema mi parla della sua esperienza in termini tanto sereni e distesi da convincermi a farmi visitare dal dr. Gianluca D’Elia, che all’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma opera con tecniche di chirurgia mininvasiva robotica.
In effetti, fin dalla prima visita s’instaura un rapporto di estrema fiducia. Mi viene spiegato per filo e per segno il mio stato attuale, in cosa consiste l’intervento, la durata dello stesso, i tempi di degenza – circa cinque giorni – e quale saranno le mie condizioni dopo l’intervento.
Dopo circa due settimane mi viene comunicata la data del ricovero, 26 maggio 2011, per essere operato il giorno successivo.
Nel reparto regna l’ordine, la pulizia e il silenzio; vengo accolto (il termine è corretto e appropriato anche se è insolito utilizzarlo per una struttura ospedaliera) con cordialità e messo a mio agio. In poco tempo vengono svolte tutte le pratiche per il ricovero e gli accertamenti clinici richiesti dall’intervento e in poco più di un’ora vengo accompagnato nella stanza, a due letti e con il bagno interno, ma tutte le stanze hanno le stesse caratteristiche.
La mattina dopo vengo operato e al risveglio dall’anestesia tutto sommato mi sento abbastanza bene; la notte trascorre senza particolari problemi. La mattina dopo vengo invitato a muovere i primi passi e da quel momento comincio a passeggiare lungo il corridoio del reparto ad intervalli sempre più lunghi, prima dieci minuti, poi quindici, poi venti e alla sera scendo in Cappella per la Messa.
Lunedì 30 maggio, al termine di un brevissimo periodo di degenza caratterizzato dalla cortesia, dall’attenzione e dalla dedizione di TUTTO il personale del Reparto, incluso quello addetto alla pulizia, vengo dimesso e, sia pure con l’impiccio del catetere, riprendo una vita quasi normale; per venerdì 3 giugno è fissata la visita di controllo al termine della quale mi verrà tolto il catetere. Nei giorni seguenti esco, vado a cinema, faccio lunghe passeggiate, cioè tutto sembro tranne uno che è stato operato da pochi giorni di prostatectomia radicale.
Dopo la rimozione del catetere, sarei dovuto andare incontro ad un periodo di riabilitazione per il quale era consigliato l’uso di indumenti intimi “assorbenti” ed è facilmente comprensibile il disagio che questa situazione può provocare soprattutto a livello psicologico. A distanza di dieci giorni dall’intervento non faccio più uso di alcun accorgimento, salvo la puntuale ginnastica riabilitativa suggeritami all’atto delle dimissioni.
Oggi guardo al futuro con serenità, cosciente di essere stato “fortunato” perché senza una diagnosi precoce del tumore sicuramente il decorso sarebbe stato diverso, ma sono anche grato a chi è stato capace di far apparire quasi ordinario qualcosa che fino a pochissimo tempo fa segnava pesantemente la vita di un uomo. Grazie, perché per far questo ci vuole, oltre la capacità professionale, anche tanta dedizione.

Patologia trattata
Adenocarcinoma prostatico localizzato.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

ringraziamento

Con entusiasmo scrivo questa lettera per parlare di buona sanità.

Il giorno 05/06/2011 sono stato ricoverato presso il complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata di Roma nel reparto urologia 2° gestito dal prof. Gianluca D'Elia, che si distingue per competenza e professionalità. Sin dal primo incontro mi ha trasmesso sicurezza e affidabilità.
Il reparto di urologia 2°sembra un hotel, pulito, ordinato, accogliente, ogni camera a due letti con bagno e pay tv. Sono stato accolto da un infermiere, molto spiritoso, simpatico, gentile ed educato. Mi ha messo subito a mio agio.
L'intervento di prostatectomia radicale robotica ed il postoperatorio sono stati gestiti dal prof. Gianluca D'Elia e dalla sua equipe con grande professionalità e competenza. La ripresa fisica è stato molto veloce. Un grazie al personale di tutto la sala operatoria e al personale di reparto. Un particolare saluto al prof. Gianluca D'Elia che ha saputo mantenermi calmo e sereno nel momento più brutto della mia vita. Un grazie a tutti.

Patologia trattata
Prostatectomia radicale robotica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Buona Sanità, Dott. D'Elia

La presente è un atto dovuto per parlare di "buona sanità", e non di "mala" come purtroppo le cronache sempre piu' spesso riferiscono.
La mia diretta esperienza riguarda il periodo 31 maggio- 5 giugno 2011. Sono stato ricoverato presso li complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata di Roma presso la U.O.C. Urologia II.
Il Direttore Dr. Gianluca D'Elia si distingue per competenza e professionalità che mette a vantaggio dei pazienti.
Il Dr. D'Elia è coadiuvato ed affiancato in modo eccellente dai dottori Paolo Emiliozzi e Gianfranco Ortolani.
La mia degenza è stata gestita da un personale infermieristico competente e professionale, sempre presente in tutte le situazioni, in un ambiente pulito e ben gestito.
Un caloroso ringraziamento a tutto lo Staff di Urologia II e un particolare saluto al Dr. Gianluca D'Elia, che con la sua determinazione e capacità manageriale ha reso possibile qusta efficiente realtà Romana di Urologia 2.
Antonio Aufieri

Patologia trattata
TURP.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

La nuova frontiera è qui

La mia professione - sono giornalista e redattore capo del quotidiano Il Mattino di Napoli - mi porta a cercare e conoscere le nuove frontiere della medicina e della chirurgia: innovazione tecnica, competenza e giovani operatori. Quando mi hanno diagnosticato, nel febbraio del 2011, un tumore alla prostata mi sono guardato in giro e ho cercato una soluzione che avesse quelle caratteristiche. Ho escluso subito l'intervento classico e ho puntato sull'ultima novità che già in America è consolidata da più di dieci anni al punto che ormai circa l'80 per cento dei pazienti con quella patologia vi ricorre con ottimi risultati nei migliori centri ospedalieri da New York alla California: il robot Da Vinci. In Italia non vi sono molte strutture che utilizzano una macchina da 1,5 milioni di euro. Avrei comunque potuto puntare su alcune realtà (anche private) diventate ormai mitiche a Milano e Roma e soprattutto su chirurghi di grido. Ma la scelta del medico a cui affidare la propria vita è molto soggettiva: tra paziente e chirurgo deve nascere sin dal primo incontro un feeling che trasmetta sicurezza e serenità. La mia ricerca è approdata, così, al reparto di Urologia 2 dell'ospedale pubblico San Giovanni Addolorata di Roma il cui direttore, dr. Gianluca D'Elia, è un brillante quarantenne ma con già alle spalle un curriculum professionale di tutto rispetto maturato in lunghi anni di esperienza in Germania. Insomma, un trasferitosi all'estero e poi rientrato in Italia per diventare profeta in patria. Nella prima visita urologica, avvenuta nel suo reparto alla fine di marzo del 2011, scoccò subito la scintilla: grande competenza, semplicità, tranquillità, esposizione chiara delle problematiche e delle soluzioni al mio caso. E, soprattutto, la sua struttura ospedaliera - ambiente e personale - rifletteva perfettamente la sua filosofia: pulizia, ordine (teutonico), umanità: il paziente non è un numero ma una persona. Fui operato con il robot Da Vinci per una prostatectomia radicale il 20 aprile. L'anestesista, fondamentale in fase di preparazione del paziente, fu il dr. Foschi: straordinario. Mi spiegò e rassicurò minuto per minuto fino a farmi scivolare con serenità nel sonno indotto. Le prime 24 ore post-operatorie furono gestite con assoluta mancanza di dolore mentre infermiere e infermieri si prodigarono per alleviare i fastidi legati alla presenza di un catetere. Il dr. D'Elia, che mi aveva operato personalmente con il robot, mi ha seguito passo-passo insieme con un altro validissimo collega, il dr. Emiliozzi. Il drenaggio durò meno di 48 ore. Lasciai l'ospedale quattro giorni dopo. Il tutto, si badi bene, totalmente a carico del Servizio sanitario nazionale.
Armando Borriello
Napoli, 26 Aprile 2011


Patologia trattata
Tumore alla prostata.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Una tragedia a lieto fine

E' il 4 gennaio 2011, quando io e la mia famiglia riceviamo i risultati della biopsia di mio padre: su dodici campioni estratti, tre erano risultati adenocarcinomi prostatici. Il destino mi ha portata, dopo due o tre giorni, dal professor D'Elia e dalla sua meravigliosa equipe. Dopo due mesi circa papà è stato operato mediante la chirurgia robotica, estremamente precisa e pochissimo invasiva. L'intervento è stato effettuato di venerdì e lunedì papà era già pronto per affrontare di nuovo il mondo esterno. Voglio rivolgere, ancora una volta, un pubblico grazie a tutto il personale ospedaliero, al professor D'Elia e alla sua equipe che lavorano davvero con una devozione e professionalità che non hanno confronti. L'ambiente sereno, pulito, silenzioso, colorato, ricco di ogni cosa inimmaginabile in un ospedale e la serietà con cui vengono dettate e messe in atto le regole fanno sì che il Reparto di Urologia II funzioni veramente benissimo. Un reparto che offre sicurezza e qualità non solo ai pazienti, ma anche a tutti i familiari. Spero che tutti gli uomini dai 50 anni in poi tengano sotto controllo i valori della prostata mediante le analisi del sangue (PSA); la prevenzione in questi casi è davvero fondamentale. Oggi 10 marzo 2011, dopo quasi due settimane dall'intervento, sappiamo anche con sicurezza che papà è guarito del tutto. Di quel maledetto tumore rimane soltanto un vaghissimo ricordo: davvero una tragedia con un gran lieto fine!

Riporto qui di seguito l'e-mail scritta giorni fa al professor D'Elia con i ringraziamenti rivolti a lui e alla sua equipe:

"Salve professor D'elia,

stamane, purtroppo, non ho avuto il piacere di incontrarla per salutarla e ringraziarla, perciò colgo l'occasione per farlo almeno qui.
Siete stati eccellenti nell'operazione di papà e siamo veramente soddisfatti di tutto (dei servizi, dell'assistenza, dell'
accortezza di tutto il personale ospedaliero). Tutto ciò ha aiutato me, papà e il resto della mia famiglia a vivere l'intervento e il resto
con una maggiore tranquillità. A tutto questo si è aggiunta anche la casuale e benefica amicizia instaurata col compagno
di stanza di papà. Insomma: tutto è andato per il meglio e ringrazio il cielo per averla contattata e per aver scelto lei
e la sua meravigliosa equipe. Grazie ancora per ogni cosa. La devozione, la precisione e la passione con le quali
affronta il suo mestiere la rende veramente un uomo eccezionale. Con immensa stima,

Francesca Robertiello"

Patologia trattata
Adenocarcinoma alla prostata.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

L'assistenza che tutti vorremmo.

Questa storia potrebbe iniziare cosi: “E’ una domenica sera quando approdo al Policlinico San Giovanni Addolorata di Roma con quel forte sconforto derivante da pregresse esperienze, aspettandomi la solita degenza, squallida ed al limite dell’igiene e assistenza. Invece… varco la soglia del II Reparto di Urologia e… immaginate la meraviglia; pulito, ordinato e con un’accoglienza, da parte del personale di turno, di tutto rispetto, come e più di quanto ci si possa aspettare da una clinica privata. Ogni camera dispone di due letti con bagno ed è tenuta in maniera impeccabile. In ogni azione del personale, dagli addetti alle pulizie agli infermieri, si nota in tutti la particolare cura nel tenere, e nel fare in modo che gli stessi pazienti tengano, tutto in ordine e pulito. C’è persino la pay-tv individuale ed il salottino d’attesa con dispenser gratuito di acqua minerale e gli audiovisivi che informano i pazienti e i familiari delle modalità d’intervento praticate e delle tecnologie impiegate. Ma questo è solo il contorno. Ciò che rende eccezionale il tutto risiede nell’alta tecnologia impiegata in sala operatoria: un sistema robotizzato per gli interventi di microchirurgia mini-invasiva e, soprattutto, personale altamente specializzato nell’usarlo. E qui va tutto il mio plauso e profondo senso di gratitudine al Dott. Antonio Iannello, un vero professionista, sempre presente e disponibile in tutte le fasi dal pre al post operatorio. Ma, è all’artefice di tutta questa organizzazione che va il mio altrettanto grande e sincero apprezzamento, ovvero, il Direttore del Reparto, Dott. Gianluca D’Elia, chirurgo capace e manager di tutto rispetto, non solo per il suo rispettabilissimo curriculum, ma anche per l’alta considerazione in cui è tenuto da tutto il personale con cui ho avuto modo di parlare. E se è vero che un capo ha i dipendenti che si merita, lo stesso apprezzamento si estende a tutto il suo staff, a ciascuno per l’impegno e la professionalità che quotidianamente profonde nelle proprie mansioni, per la sincera umanità dimostrata (un esempio per tutti; un attimo prima dell’intervento una semplice carezza di conforto sulla spalla, elargitami dall’anestesista, Dott. Foschi, è valsa più di mille parole). E che dire della cordialità, che ha reso tutto molto, ma molto, più facile da affrontare. Realtà come quella di Urologia II del S. Giovanni sono la dimostrazione concreta del sapere e del voler fare, della volontà di dare il massimo, investendo tutto, onorabilità ed esperienza per raggiungere quello che dovrebbe essere l’unico scopo: la soddisfazione del malato. Grazie a tutti.
Giovanni Bellisario

Patologia trattata
Calcolo a sigaro di 2 cm. all'interno dell'uretere - Litotrissia endoscopica per via ureteroscopica mediante tecnica mininvasiva robotica.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

C'e anche "buona sanità"

Scrivo questa lettera con vero entusiasmo per parlare di "buona sanità" e non di "mala" e disservizi, che avviliscono sia il mondo dell'Assistenza Pubblica Sanitaria, che tutti coloro che, non per loro scelta, hanno giornalmente bisogno di interventi medici e paramedici. Si sa che le buone notizie suscitano poco l'interesse dei Media, che agiscono sempre in virtù dell'ascolto; le cattive notizie, le malefatte, di questa o quell'azienda, arriva molto di più e l'ascolto radiofonico o televisivo sale alle stelle. Ma non è sempre così, uno come me, per esempio, vuole sottolineare che c'e tanta "buona sanità"; molte sono le persone negli Ospedali che lavorano e agiscono con responsabilità per il bene altrui. Dopo essere stato più volte ospite del reparto: "Urologia II del S. Giovanni di Roma" per una seria malattia mi è doveroso evidenziare l'ottima organizzazione e direzione del reparto, nonchè l'alta professionalità di medici e personale paramedico e di quant'altri vi operano tutti i giorni. Sono riconoscente a medici ed infermieri/e perchè percepisco, ogni volta che entro per uno o più giorni,che sono li per noi e non noi per loro, per cui ci si sente curati nel fisico e rassicurati nel morale. Un grazie anche a nome di coloro che non condividono il mio pensiero. Un grazie di cuore al Dott. Emiliozzi e a tutte le infermiere e infermieri per la loro competenza e per l'affettuosa gentilezza, che mi hanno rivolto in tutte le occasioni del mio ricovero.

Patologia trattata
Neoplasia vescicale superficiale.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

é un vero delitto non pubblicizzare le eccellenze

Sono stato operato per un tumore a fine ottobre 2010 a causa del quale mi è stata asportata completamente la prostata e nel riflettere su quanto mi è capitato, nella mia mente ho fissato tre sensazioni: Innovazione Professionalità e tanta Umanità.
Appena un mese prima, una biopsia effettuata a seguito di analisi del PSA con risultati sospetti mi ha spietatamente informato che sì, avevo un cancro alla prostata, un tumore.

Credo che tutti possono immaginare cosa mi sia potuto passare nella mente: un tumore,con tutte le preoccupazioni,le paure,le angosce che questo male si porta dietro, personalmente aggravate dal fatto che da appena tre mesi un fratello di mia moglie era morto per tumore al polmone, seguito a poche settimane dal sapere che ad un secondo fratello era stato diagnosticato lo stesso male.
Si ripercorre in un lampo tutta la vita trascorsa, i momenti belli e quelli meno belli, tutte le persone conosciute, e poi, inesorabilmente, il pensiero va a cosa potrà avvenire se non si riuscirà a sconfiggere il male.

Cosa ne sarà della famiglia, della moglie, dei figli, cosa ne sarà della propria casa, chi pagherà il mutuo residuo, ci sarà qualcuno che potrà darà una mano a chi resta ?
Attimi terribili, che si protraggono per ore, per giornate intere, fino a quando si prende il toro per le corna e con la forza del cervello si accetta la situazione e ci si mette coscientemente alla ricerca della strada più giusta da percorrere e delle conseguenti cose da fare.

Ho finalmente acceso il cervello e deciso ad individuare la mia strada migliore, ho iniziato a consultare amici, medici, e a leggere quante più informazioni possibili su Internet.
Mi sono così fatto una idea abbastanza chiara del mio problema, della sua gravità e delle reali possibilità di soluzione, oltre che delle conseguenze che avrei potuto avere come effetti collaterali.

Così cercando, ho scoperto che esisteva una modalità chirurgica innovativa, che facendo uso di una apparecchiatura robotizzata (robot da Vinci), avrebbe di molto attenuato i terribili effetti collaterali: meno dolore, ridotto tempo di ricovero e di convalescenza, e soprattutto, percentualmente minore rischio sia di incontinenza che di impotenza.

Mi è sembrata una luce accesa in una foresta buia, l’ho seguita con determinazione, ed ho così incontrato il dott. D’Elia, che fin da subito estremamente disponibile e professionale, mi ha confermato quanto avevo capito e che mi ha consentito di essere ricoverato presso la seconda clinica urologica dell’Ospedale San Giovanni, dove sono stato operato con l’ausilio del robot da Vinci e dal quale sono uscito dopo soli quattro giorni di degenza.

INNOVAZIONE
Sono arrivato in Ospedale la sera del giovedì; il reparto mi è subito apparso strano, non sembrava una corsia di un ospedale, mi ha dato una sensazione di pulito, di nuovo, di un ambiente tenuto con estrema cura, anche nella scelta dei colori delle pareti, delle porte, nella disposizione dei letti e degli armadietti nelle stanze, di come ogni letto era attrezzato. Tutto era impregnato di innovazione, anche nei minimi particolari, come l’accessibilità degli interruttori delle luci, dei campanelli per chiamare gli infermieri, del dispenser con gel antisettico sulla porta di ogni stanza, della televisione su ogni letto.

PROFESSIONALITÀ
Sono stato ricevuto da una infermiera che mi ha indicato il mio posto letto e mi ha spiegato dettagliatamente ogni cosa sul reparto, dall’orario per le visite a quello per i pasti, mi ha fatto vedere la saletta per ricevere parenti attrezzata con tavolini, sedie, dispenser di acqua potabile, e persino riviste. Mi ha poi consegnato un libretto nel quale ogni cosa detta e molto altro erano riportati con estrema chiarezza; cito gli orari in cui si poteva parlare con i medici, ma ribadisco, tutto ciò che era utile e necessario sapere era scritto.
Oltre che del reparto, voglio anche accennare alla sala operatoria; la mattina dopo sono stato portato in sala operatoria dove un infermiere gentilissimo (Fabrizio ma non sono sicuro) mi ha spiegato con calma e tranquillità quanto stava facendo, dell’ago che mi metteva per le flebo, dell’anestesia, di come era organizzata la sala operatoria, di quanto sarebbe durato l’intervento (tre/quattro ore) ma mi ha parlato anche della Calabria, del suo mare, insomma, mi ha tranquillizzato.
È poi arrivato l’anestesista, che mi ha descritto le sensazioni che avrei provato al mio risveglio, i dolori che avrei accusato e per quanto tempo, e ……. mi sono svegliato verso le 14,00 mentre mi stavano riportando al reparto: ero stato operato.

UMANITÀ
Il giorno in cui sono stato operato, ho passato il pomeriggio in stato di dormiveglia e lo ricordo poco. Ricordo molto di più la notte; sonnecchiavo ed ogni volta che mi svegliavo vedevo accanto a me una infermiera dolcissima (Romana), che ogni mezzora veniva a controllarmi, le flebo, la febbre, la pressione; non l’ho mai chiamata, non è stato necessario, l’ho addirittura sentita scusarsi del fatto che per controllarmi accendeva la luce; a me sinceramente sembrava un angelo. Il giorno successivo tra un controllo e l’altro uno degli infermieri (Giuliano), si è fermato a chiacchierare con me, di problemi di salute, del tempo, e tifosissimo della Roma anche di calcio; mi ha trattato non solo come un paziente, ma come una persona con cui scambiare volentieri due parole. Sono solo due esempi del comportamento che tutto il personale indistintamente ha avuto nei miei confronti, medici, infermieri, personale di servizio, tutti attenti a fare il proprio lavoro con umanità. La mia degenza è stata talmente rapida che non ho potuto imparare i loro nomi e me ne rammarico, perché vorrei ringraziarli tutti, uno per uno: lo meritano.

Di quanto mi è accaduto conserverò per sempre il ricordo di come una esperienza tragica che improvvisamente ti attraversa la vita può essere affrontata nella maniera migliore con l’aiuto di tante altre persone che con la loro professionalità e umanità mi sono state vicino aiutandomi a risolvere al meglio il mio problema.

Non posso infine non ringraziare il Dott. D’Elia, a mio giudizio non soltanto professionista eccelso nel suo campo, aperto all’innovazione, attento organizzatore (il suo reparto è veramente organizzato e gestito come pochi in Italia) ma più di ogni cosa, consapevole che il rapporto umano verso i propri pazienti rappresenta una componente fondamentale irrinunciabile.
Francesco

Patologia trattata
Tumore della Prostata.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Una aspettativa confermata

Sono un chirurgo generale che si e' trovato a dover decidere, per la improvvisa scoperta di un tumore alla prostata, l'operatore a cui affidarsi e la struttura.
Avendo fiducia nel progresso rappresentato dalla chirurgia robotica e ben consigliato da un amico, mi sono messo in contatto con il Prof. D'Elia che, sin dal primo incontro, mi ha trasmesso sicurezza ed affidabilità.
Sia l'intervento che il postoperatorio sono stati gestiti dal Prof. D'Elia e dalla sua equipe con grande professionalita' e competenza. La ripresa sia fisica che professionale sono stati molto veloci.
In particolare mi piace segnalare una ripresa immediata della continenza urinaria.
Un plauso particolare alla organizzazione del reparto.
Un ulteriore grazie al personale tutto di sala operatoria ed ai colleghi di reparto.
10-02-1949 Tommasino.

Patologia trattata
Neoplasia della prostata.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

SAN GIOVANNI ADDOLORATA ROMA

MI CHIAMO DENTI ALBERTO, SONO STATO OPERATO ALLA PROSTATA CAUSA TUMORE IL 30/07/2010 DAL PROFF. D'ELIA GIANLUCA; DURANTE LA MIA DEGENZA SONO STATO ASSISTITO E CURATO CON MOLTA PROFESSIONALITA' E GENTILEZZA.GRAZIE ANCHE AL PERSONALE, SEMPRE PRESENTE. MI SONO PERMESSO DI SCRIVERE QUESTE DUE RIGHE PER RINGRAZIARE TUTTO LO STAFF MEDICO, DALLA CAPO SALA AGLI INFERMIERI/E COMPRESA L'EQUIPE DELLA SALA OPERATORIA.
GRZIE ANCORA A TUTTI, CONSIGLIANDO VIVAMENTE IL PROF. D'ELIA E IL SUO STAFF.
ALBERTO DENTI.

Patologia trattata
K PROSTATA.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
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grazie a tutto lo staff medico e paramedico

A tutto lo staff Medico e Paramedico di Urologia 2
Sicuramente non sarà la prima testimonianza di stima e di ringraziamento per come sono seguiti tutti i pazienti del reparto di Urologia 2 dell’Ospedale San Giovanni.
Ho avuto la “sfortuna“ di dover trascorrere in reparto quasi un mese di degenza passandovi parte delle feste natalizie e di fine anno, ma devo dire la sincera verità che mi hanno fatto sentire quasi “come a casa“, curato, seguito e costantemente informato sugli sviluppi positivi o negativi dell’operazione e del decorso post-operatorio.
L’umanità e la professionalità che traspare anche da ogni piccolo e grande gesto sia del personale medico che paramedico aumentano la fiducia del paziente e ne rafforzano la velocità di guarigione.
La cura dell’ambiente, la costante e minuziosa pulizia di tutti i locali, la loro bellissima luminosità fanno assomigliare questo reparto di un ospedale pubblico alla più rinomata clinica privata e di questo ve ne siamo grati, perché tutti i malati hanno diritto di essere trattati allo stesso modo, senza distinzione di censo o di ceto sociale.
Non ho altre parole per ringraziare tutti per la dedizione con la quale adempite ai vostri compiti professionali, e non ho che queste poche righe per ricambiarla. Grazie
Alessandro Babolin
Ciampino, 14 /01/2011

Patologia trattata
prostatectomia radicale.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Urologia 2 Chiarezza e riconoscenza

EGREGIO PROF. D'ELIA
LE SCRIVO PER AMORE DI CHIAREZZA E PER LA RICONOSCENZA CHE NUTRO NEI SUOI CONFRONTI E NELL'INTERO STAFF DEL REPARTO DI UROLOGIA 2 DELL'OSPEDALE S.GIOVANNI (ROMA).
SIN DALLE PRIME FREQUENTAZIONI, IN OCCASIONE DELLE PRATICHE CHE PRECEDONO IL RICOVERO, SONO STATO ASSISTITO SIA CLINICAMENTE CHE PSICOLOGICAMENTE E BEN PRESTO GRAZIE ALLA VOSTRA PROFESSIONALITA', LE MIE ANSIE, LE MIE PAURE SONO DIVENUTE CONSAPEVOLEZZA DI CIO' CHE STAVA ACCADENDO E DI COME VENIVA GESTITO.
L'ESISTENZA DI PRESIDI OSPEDALIERI, COME IL VOSTRO, CHE SI AVVALGONO DI TECNOLOGIE D'AVANGUARDIA SONO UN VANTO PER IL NOSTRO PAESE, LA QUALITA' DEL LORO OPERATO ANDREBBE DIVULGATA, CON QUALSIASI MEZZO.
IN MERITO ALL'INTERVENTO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI PROSTECTOMIA RADICALE ESEGUITO CON L'AUSILIO DELLA ROBOTICA, CONSIDERATO TECNICAMENTE "MINI-INVASIVO", NEL MIO CASO E' STATO PIU' CHE MINI-INVASIVO, VISTO CHE DOPO POCHE ORE ERO GIA' IN PIEDI, CHE ALL'INDOMANI PASSEGGIAVO PER I CORRIDOI DEL REPARTO, E CHE SOLO SOLI DUE GIORNI VENIVO DIMESSO.
QUANTO A LEI CARISSIMO PROFESSORE, CHE E' AL VERTICE DI CODESTA SPLENDIDA STRUTTURA, DI ESSA NE E' L'IMMAGINE, SIA IN TERMINI DI SAPERE E COMPETENZA, CHE NEI VALORI UMANI DI UMILTA' E GENTILEZZA.
PORTERO' SEMPRE CON ME LA FRESCHEZZA DEI SUOI SORRISI E DELLA SUA GIOVANE ETA' CHE HANNO ARRICCHITO UN UOMO DI SETTAT'ANNI E SONO STATI DETERMINANTI NEL SUPERAMENTO DI UNA PROVA COSI' DIFFICILE.
GRAZIE ANCORA PROF. D'ELIA.

Patologia trattata
Prostatectomia radicale con l'ausilio della robotica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

ringraziamenti

Egregio prof. D’Elia, voglio ringraziare ed esprimere tutta la mia ammirazione per il personale medico ed infermieristico da Lei diretto per la professionalità con la quale sono stato assistito durante il mio soggiorno nella struttura UROLOGIA 2 dal 8 al 11 novembre per un intervento alla prostata TURP.
Volevo sentitamente complimentarmi con Lei per la sua disponibilità e umanità manifestata durante le visite o incontri di corridoio durante la degenza. Che dire poi dell’elevato confort della struttura, curata sotto ogni aspetto. Un ringraziamento particolare per il Dr. Ortolani che, dopo avermi visitato per la prima volta in ambulatorio, informandomi correttamente sul mio problema, mi consigliò l’intervento successivamente da Lui stesso eseguito.
Veramente un bell'esempio di buona sanità da imitare.
Grazie ancora, Leonardo Albergati

Patologia trattata
TURP prostatica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Urologia 2: un reparto di grande qualità

Sono stato ricoverato nel reparto di Urologia 2 del S. Giovanni due volte, prima per febbre urinaria e successivamente per intervento di resezione transuretrale della prostata, TURP. Voglio ringraziare tutti gli operatori del reparto e della sala chirurgica per la disponibilità, competenza e umanità che mi hanno dimostrato. Inoltre voglio evidenziare la qualità dell'accoglienza del reparto, la pulizia, la ottima sistemazione dei pazienti, persino le pareti colorate che fanno per un momento dimenticare di stare in un ospedale. Mi ha sorpreso positivamente anche la saletta attrezzata con proiezioni e riviste divulgative delle patologie e degli interventi chirurgici per curarle. Io penso che il reparto di Urologia 2 sia un esempio di eccellente sanità pubblica
Ancora grazie, Giorgio Sintoni.

Patologia trattata
Resezione transuretrale della prostata, TURP.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Ringraziamenti

Con sincera gratitudine desidero esprimere il mio totale apprezzamento per quanto tutti voi del reparto Urologia II avete fatto per me!
Sono stato ricoverato per 6 giorni presso il vostro reparto per un intervento di prostatectomia radicale e, malgrado la gravità del male che mi ha colpito, grazie a tutti voi ho vissuto quei giorni per me tragici con fiduciosa serenità.
Avete fatto tutti del vostro meglio, piu' del vostro dovere, con la gentilezza e la disponibilità sempre pronta alla richiesta di assistenza.
Ma piu' ancora mi sono sentito un "Protagonista", come se tutto il reparto fosse dedicato a me! circondato da attenzioni, chiamato per nome ,come uno di famiglia, e ciò è stato di grande conforto per me.
Un apprezzamento particolare lo devo al Direttore Prof. D'Elia che, oltre ad avere il grande merito di essere un chirurgo all'avanguardia, è riuscito a creare con la sua capacità in breve tempo un reparto di eccellenza nell'ambito (non facile) della Sanità nazionale.
Ovvero, detto in termini semplici, il funzionamento di uno strumento, di un sistema, dipende prima di tutto da come è diretto e organizzato..
Grazie ancora e complimenti per il vostro eccellente lavoro.
Ubaldo Simonetti

Patologia trattata
Prostatectomia radicale robotica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

una piccola isola di competenza ed ordine

Ringrazio di cuore il personale facente parte della unità operativa complessa di Urologia 2, per aver risolto in maniera brillante un problema che riguardava mio padre (per il quale, prima di giungere nello splendido reparto diretto dal prof.D'Elia, ho incontrato non poca incapacità, mista talvolta ad un malsano disinteresse nei confronti del paziente).
La mia gratitudine va al dottor Ortolani, che mi ha accolto per la prima volta durante un consulto, mostrando umanità, empatia e tanta competenza.
Un pensiero particolare per il prof. D'Elia: Immenso, sia dal punto di vista umano che professionale; è uno dei pochi medici che io conosca (lo dico da ingegnere clinico che spesso è a contatto con l'ambiente ospedaliero) che PRIMA di un intervento si preoccupi di tranquillizzare i parenti del ricoverato, non per questioni di mera forma o apparenza, lo fa CONDIVIDENDO l'apprensione di chi deve attendere.
Difficilmente potro' dimenticare quel suo: " benvenuto tra noi" rivolto mio padre al momento del ricovero, quasi a volersi porre al pari del malato (non è comune)...
Passiamo alla struttura:
curatissima, sia dal punto di vista dell'impatto psicologico che le soluzioni cromatiche adottate hanno su visitatori e ricoverati, sia per quanto concerne l'aspetto "pulizia": il reparto profuma di pulito ed è ottimamente tenuto in ogni particolare.
All'ingresso di ciascuna stanza sono stati posti dei dispenser contenenti del liquido antisettico, semplicemente a tutela del malato.
Ogni letto è dotato di una propria postazione TV ed ovviamente le camere sono climatizzate e con bagno dedicato.
Una piccola (ma ben fatta) area soggiorno è a disposizione di tutti coloro i quali volessero fruirne.
Insomma... Questo reparto è in grado di affrontare ogni evenienza urologica (con particolare riguardo alla oncologia urologica) in maniera ineccepibile e, non guasta mai, attuando tutte le possibili soluzioni atte a ridurre l'impatto negativo di un soggiorno in ospedale.
Lo consiglio vivamente.
GRANDISSIMI PROFESSIONISTI dietro a GRANDISSIME PERSONE

Patologia trattata
neoformazione renale asportata mediante intervento di nefrectomia parziale laparoscopica robot assistita.
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