Urologia 2 Policlinico Bari
Recensioni dei pazienti
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Lista d’attesa eterne
Ho ancora in mente le parole dell'urologo Vavalli che mi ha detto "tra qualche giorno sarà chiamato". Sono passati tre mesi e attendo una telefonata che non è ancora arrivata. Nel frattempo ho deciso di cambiare ospedale, dove sono stato operato dopo 10 giorni.
Intervento alla vescica
Urinavo sangue da diversi giorni. Sono così andato più volte in pronto soccorso ma, nonostante il problema, poi nessun ricovero.. Il medico responsabile delle liste d’attesa diceva che non dipendeva da lui ed era sempre in sala operatoria.
Non solo eccellenza
Ho provato in questo periodo a chiamare per sapere del mio intervento e il medico responsabile della lista operatoria non ha voluto darmi spiegazioni, in quanto non sapeva come comportarsi.. Allora mi domando: che responsabile è? Per questo mi sono rivolto altrove.
Rimozione papillomi vescicali
Lista d’attesa per papilloma alla vescica di quattro anni e non si capisce di chi è l’errore per così tanto ritardo.
A meno di 48 ore, dimesso con catetere attaccato nonostante il paziente lamentasse forti dolori.
Durante il decorso post operatorio si scopre che è affetto da virus che generalmente si contrae in sala operatoria.
Per la mia esperienza personale, non consiglio questo reparto.
Tante pecche in periodo Covid
In questo periodo, nessuna risposta per liste d'attesa lunghe e spesso non controllate. I medici non sanno darmi risposta di quando potrò essere operato. Il medico responsabile della lista operatoria è sempre irreperibile ed non raggiungibile. Alla fine ho cambiato ospedale e sono stato trattato altrove.
Pessima esperienza
Lista di attesa di 2 anni per poi arrivare d'urgenza con emorragia dal pronto soccorso. Tumore maligno alla vescica trascurato. Impossibile fissare appuntamenti per l'instillazione endovescicale di BGC, personale ed infermieri all'accettazione al limite dell'indecenza per maleducazione, indolenza e scarsa attenzione al paziente e alla presa in cura. Mio padre, 89 anni, ripete da tre settimane a pagamento (perchè altrimenti non sarebbe nei tempi) esami dell'urina e da tre settimane mi dicono che richiamano ma non chiama nessuno. Io chiamo e dopo ore al telefono che non rispondono, sono trattata anche in malo modo da un'impiegata scortese e poco professionale.
Un continuo prendere in giro
Sono stato in visita dal dott. Giocoli Nacci e a sua disposizione per 18 mesi; dopo di che, trasferito ad altra struttura, son passato con il dott. Catucci Pietro per altri 6 mesi - in tutto 2 anni. Avevo in programmazione un intervento alla vescica per continue infezioni e dolori. In questi 2 anni ho effettuato numerosi solleciti tra telefonate, messaggi e incontri e, non essendo di Bari, ho effettuato anche un po' di strada. La loro risposta era sempre la solita, ci vediamo tra un mese per l'intervento, ci vediamo tra 2 mesi e cosi via, mai ricevuto una chiamata. Essendo dottori, io mi fidavo delle loro indicazioni, ma alla fine ho solo perso TEMPO, SALUTE e SOLDI. Nel mese di marzo, precisamente il 26/03 2018, ho trovato un'altra struttura che faceva quel tipo di intervento ed in un mese e mezzo, tra visita e attesa per l'intervento, ho risolto il problema.
Frenulotomia
Un'esperienza traumatica. Puntura per fare l'anestesia: mi ha fatto un male cane visto che non mi hanno adoperato nessuna crema anestetica e in più mi hanno dato del fifone.. Poi il chirurgo fa fare l'operazione ad un altro medico (specializzando?) spiegandogli come fare (insomma sembrava "un'esercitazione"), quindi potete immaginare come mi sono sentito... Manco a dirlo, l'operazione ha peggiorato la mia lieve fimosi da non serrata a serrata e alla visita di controllo mi hanno retratto la pelle del prepuzio con la forza nonostante le mie urla di dolore. In più aggiungo che non sono stati nemmeno capaci di farmi una medicazione decente che potesse tenere il pene ventralizzato... Insomma, non mi è sembrato il modo di trattare una persona... Per fortuna poi ho risolto il mio problema presso un'altra struttura.
la mia esperienza è stata negativa.
Intervento alla prostata
Per mio padre è stato un calvario. Sarebbe dovuta essere, per il Prof. Pagliarulo, un intervento alla prostata di routine; ma ha rischiato seriamente di morire. Adesso è in cura a Potenza.
Diffidate della TUMT
Doveva essere una passeggiata, questo mi fu detto dal medico, si ricovera sabato mattina e sarà dimesso il lunedì successivo. Effettivamente per il breve tempo trascorso presso il reparto è stata come una passeggiata. Di fatto, però, mi è accaduto di tutto. Personale infermieristico scocciato dal fatto che mi sarei sottoposto l'indomani, quindi la domenica, all'intervento di termoterapia denominato "TUMT". Infatti, questi ultimi durante l'intervento non hanno collaborato in nessun modo con il medico, anzi, per essere più preciso non sono mai entrati nella "stanza medicheria" dove sono stato sottoposto all'intervento. Quando parlo di "stanza medicheria", parlo di una stanza posta al centro di 2 corridoi comunicanti e facilmente percorribile da chiunque. Infatti, la scarsa igiene e la mancanza di sterilità dell'ambiente, hanno, probabilmente, ingenerato in me la nascita di infezioni con febbre alta, dovendo così intraprendere l'assunzione di vari tipi di antibiotici per circa 4 mesi. L'esito dell'intervento si è rivelato un fallimento, poichè dopo tutte le sofferenze patite, urinavo e urino peggio di prima dell'intervento. A questo punto mi sono rivolto ad un altro professionista, il quale purtroppo mi ha detto che se voglio risolvere il problema, devo sottopormi ad un altro intervento, con una tecnica diversa della già nominata "TUMT" che, sinceramente sconsiglio. Alla luce di quanto su esposto, sono preoccupato come paziente, poichè ancora oggi si verificano questi episodi dovuti a comportamenti negligenti di alcuni medici che non seguono i più elementari protocolli di pulizia ed igiene, nonchè quello di non comunicare al paziente tutto, dico tutto, quello che può accadere in seguito ad intervento come quello che mi ha visto protagonista. Spero che questa mia testimonianza possa servire ad altri pazienti, i quali, farebbero bene a documentarsi prima di accettare proposte d'intervento che possono sfociare in esperienze negative come quella che è capitata a me e a tanti altri che, per vari motivi, non lo fanno sapere.
neoplasia vescicale infiltrante
Questa è la storia di una persona che è entrata in ospedale con le sue gambe e non ne è piu uscita. Mio padre è stato operato nel giro di un mese tre volte, la prima per cistectomia radicale con ureteroileocutaneostomia sec. Bricker, ma è andata male perchè si era distaccata un'uretera dalla derivazione urinaria. Così è stato operato una seconda volta per il confezionamento di Uretero- CutaneoStomia Bilaterale. Una settimana dopo è stato rioperato per la terza volta per una viscerolisi in erniazione di anse intestinali, dovuta alla perdita di urina verificate in seguito all'errore commesso nella prima operazione. Non è finita qui perchè è subentrata la febbre dovuta ad un'infezione per circa 20 giorni, dove i dottori insistevano a somministrargli una quantità industriale di antibiotici a largo spettro senza risultato; solo dopo la nostra insistenza è stata chiamata la consulenza infettivologica con la quale in due giorni è stata debellata. Dopo tutto questo sfido chiunque ad immaginare le condizioni in cui era ridotto mio padre, fino a quando mi hanno detto di portarlo via perchè non c'era più niente da fare. Con questo ho voluto solo far conoscere la nostra storia affinchè tutto questo non capiti ad altre persone.
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