Traumatologia Ospedale Lavagna

 
4.3 (12)

Recensioni dei pazienti

3 recensioni con 2 stelle

12 recensioni

 
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Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso ortopedico

Purtroppo, dopo una giornata in pronto soccorso e dopo aver fatto i raggi gamba e mani a causa di una caduta, non si sono accorti del problema al mignolo della mano e, nonostante la mia insistenza, non mi hanno fatto raggi di controllo nè una ecografia, neppure dopo 20 giorni alla seconda visita. Tolto il tutore, ciao, arrivederci e grazie.
Oggi, dopo 1 mese, mi ritrovo ad aver speso tanti soldi privatamente per aver scoperto problemi al tendine e visita ortopedica privata per steccare anche la mano. Ovviamente tutto a mie spese.
Mi è stato trovato il tendine estensore del 5° dito diffusamente ispessito di 7 mm., specie nella falange prossimale, con distensione e liquido in corrispondenza del metacarpo.
Questo è Lavagna.
Che dire... grazie di tutto.

Patologia trattata
Contusioni e rottura del malleolo sx.
Traumi a ginocchia, zigomo e dito della mano.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Non oso pronunciarmi sull'intervento, non ne ho la competenza, ma ho sicuramente la competenza come parente del malato. Mia madre (94 anni, con Alzheimer) il giorno 16 è è stata operata al femore. Il fisiatra il giorno dopo (17) rilascia un referto "la paziente non collabora" (!). Mi chiedo che tipo di collaborazione avrebbe potuto dare mia madre... Avrebbe forse dovuto essere più collaborativo il fisiatra?
Viene dimessa il 30 (stesso mese) con un referto medico si dimissioni - se così si può definire - completamente mancante di ogni tipo di informazione.
Interpellato un medico due giorni prima delle dimissioni, lo stesso riferiva che la paziente stava bene, poteva appoggiare la gamba e stare seduta, ma neppure tanto velatamente (anzi chiaramente) riferiva che avevano bisogno di posti letto!
Interpellato il reparto il giorno prima dell'uscita, su mia espressa domanda del perchè mia mamma avesse i piedi fasciati, venivo messa al corrente che erano piaghe di decubito. Sempre su mia espressa domanda se vi era la possibilità di avere l'assistenza infermieristica per la medicazione, mi veniva risposto "no, se la può cavare da sola con il Betadine". Su mia domanda se la mamma presentasse altre piaghe da decubito, la risposta è stata "no assolutamente". Hanno mandato a casa mia madre con una piaga al sacro da non poter nemmeno guardare.
Ho fatto foto e mostrata al medico, al quale ho fatto delle rimostranze; lo stesso è rimasto sorpreso ed è rimasto sorpreso anche del fatto che non fosse scritto sul referto di dimissioni. Ma oltre a quello, non c'era scritto neppure del tallone e tanto meno della necessità per la mamma di avere ossigeno.
Beh ci sarebbe da dire altro, ma penso che tanto basti!

Patologia trattata
Frattura femore.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

La mia mamma, piena di vita, se ne è andata

Mia madre Teresa, 79 anni, un marito amatissimo, 4 figlie e 7 nipoti è stata strappata alla vita nell'ospedale di Lavagna dopo una brutta caduta dalle scale del giardino di casa a Zoagli e ricoverata d'urgenza per una frattura del piatto tibiale. In primis, mio padre ha subito reso noto che mia madre aveva contratto Epatite C durante una precedente degenza 10 anni or sono. Curata benissimo e SENZA FARMACI nel reparto di Epatologia del Niguarda dal Prof. Pinzello. Il dottor R. ha deciso comunque di operarla in anestesia totale. Senonchè, appena entrata in reparto di medicina (perchè non c'era posto in traumatologia) contrae subito lo stafilococco, che le procura una febbriciattola. L'intervento viene posticipato di 6 giorni dall'evento traumatico. L'intervento eseguito dal Dr. R. è andato, non posso pronunciarmi sul suo esito perchè subito dopo sono iniziati i problemi scompensatori di mia madre, il cui fegato non ha retto nè la cura antibiotica, nè la dose anestetica. Assolutamente incuranti delle condizioni peggiorate di mia madre, l'hanno trasferita dopo tre giorni all'ospedale nuovo di Rapallo, nel Reparto Ortopedia, dove l'hanno trattenuta per cinque giorni; dopodichè, grazie alle nostre pressioni, hanno convenuto trasferirla in medicina interna, dove è rimasta 3 giorni; sempre per le nostre pressioni l'hanno ritrasferita a Lavagna in Terapia Intensiva, in Medicina Interna, in Rianimazione... e la mia forte mammina non ce l'ha fatta.
Ora, dopo una tragedia del genere si pensa al motivo, incredibilmente semplice: i malati di Epatite C NON DEVONO ESSERE OPERATI per il semplice fatto che non tollerano neanche una aspirina!
Allora mi e ci chiediamo tutti come mai questi medici così competenti nella loro specializzazione, non riescano a valutare il soggetto in toto, perchè ogni essere umano che gli si presenta davanti è sempre diverso. Questo quesito è rimasto sullo stomaco a tutta la mia famiglia come un boccone amaro che non riusciamo a trangugiare, perchè poi torniamo a casa e siamo attorniati dalla bellezza delle sue cose, i suoi fiori, il suo giardino, la sua casa accogliente e curata, i suoi libri, la sua musica... tutto interrotto.
Per ora mi limito a non consigliare gli ospedali di Lavagna e Rapallo a nessuno per il trattamento superficiale di cui mia madre e noi siamo stati vittime.

Patologia trattata
Frattura del piatto tibiale.
Esito della cura
Nessuna guarigione
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