Trapianti Midollo Ospedale Binaghi
Recensioni dei pazienti
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Amorevoli, professionali e simpatici: una famiglia
Ho avuto il piacere di incontrarli nel 2013. Dopo la diagnosi del prof. La NASA, ho iniziato i cicli di chemioterapia e dell’anticorpo monoclonale. Ho trascorso circa un anno qui per la terapia, che è volato grazie a tutta l’equipe (medici, infermieri, OSS ecc.).
Da un po’ di tempo non lavorano più al Binaghi, ma all’oncologico, e con grande amore e tanto sacrificio riescono a trasmettere tanta serenità.
Ottima assistenza
Dopo il secondo autotrapianto sono stato seguito presso il c.t.m.o. dell'ospedale Binaghi per 2 mesi ogni settimana; dopo altre 2 volte, ogni 15 giorni. In seguito ogni mese prelievi e visita presso l'ematologia San Martino. Ora dovrò fare controlli e prelievi ogni 2 mesi.. Sto benino, di tutta la malattia la cosa piu' brutta sono le forti parestesie alle mani e ai piedi che ho dal mese di settembre 2014, quando ho iniziato la chemioterapia.
Ambulatorio di ematologia - LLC
Non voglio esprimere giudizi, ma racconto la mia esperienza. Mia madre è stata seguita presso l'ambulatorio di ematologia, diagnosi iniziale: leucemia linfatica cronica. Terapia da seguire, nessuna.
Dopo soli 4 mesi della diagnosi mia madre è deceduta. Diagnosi finale "Linfoma mantellare".
Non sono una esperta del settore, però mi chiedo, è normale non distinguere un linfoma da una leucemia linfatica cronica?
Trapianto di midollo
E' passato un mese e due giorni da quando non c'è più il mio GIUSEPPE. Il 12 gennaio siamo andati a Cagliari al Binaghi per fare il trapianto di midollo; nostro figlio compatibile al 50% ha donato il midollo con anestesia totale. Il 19 gennaio dopo la chemioterapia della durata di cinque giorni, Giuseppe fa il trapianto, seguito soltanto dall'infermiere al momento dell'infusione. Attecchito con successo, il 17 febbraio continua febbre alta, diverse infezioni curate non so come, continua la febbre. Per il medico tutto andava bene tutto, era nella norma, e intanto Giuseppe continuava ad avere la febbre; finché un giorno, a distanza di più di un mese di continua febbre, viene portato fuori dalla stanza "sterile".
Con urgenza gli viene fatta una radiografia ai polmoni (la prima radiografia dopo due mesi di ricovero), in serata viene portato dopo intubazione in rianimazione in un altro ospedale, a una distanza di circa 25 km., perché il Binaghi non ha un reparto di rianimazione. Dal 3 marzo non ho più rivisto mio marito. Il 13 marzo viene trasferito all'Ismet di Palermo dove è rimasto fino 13 aprile, il giorno in cui è morto (e non vi racconto l'atroce sofferenza). Ancora adesso mi chiedo il perché.. La dottoressa che lo aveva in cura dico soltanto che l'avrò vista sei volte, veniva sempre il suo aiutante, uno specializzando.
Conclusione: la vita è un dono prezioso e voi, forse, ancora non lo avete capito..
Gentilezza e Umanità
Personale Medico e Paramedico gentile, competente e soprattutto umano. Vi voglio ringraziare a nome mio e della mia famiglia per come vi state prendendo cura di mia Sorella Rosanna. Grazie anche al Dott. Garau per la sua gentilezza e sensibilità con cui ieri ci ha spiegato la problematica. Auspico a tutti voi Medici e Paramedici ogni bene e che il signore vi protegga sempre e vi aiuti nella vostra importante missione. Grazie di esistere.
Angelo Giuseppe Mesina Sarzana - La Spezia
Gli angeli del mio papà
Il mio adorato papà ci ha lasciati dal letto della stanza 6 del CTMO il 21 febbraio del 2014. Non è stato possibile salvarlo come avevano già fatto tre anni prima. Ma lo hanno assistito fino all'ultimo momento con un'umanità e una professionalità che auguro a chiunque. La stessa umanità e amore che hanno avuto per mia madre, me e i miei fratelli che abbiamo vissuto l'ultima settimana di vita di mio padre costantemente in reparto, godendo a nostra volta delle loro cure e del loro conforto. Mio papà li considerava i suoi angeli e noi non possiamo che fare altrettanto. Non faccio nomi per la paura di dimenticare qualcuno e perché tutti, dal primario alle ragazze del servizio pulizie, hanno un posto speciale nel mio cuore.
Sono passati quasi 5 anni
Sono stata curata per un Linfoma di Burkitt al primo stadio, è stata una esperienza difficilissima, ma sono stata seguita benissimo da medici e infermieri adorabili, che mi hanno trattato come una persona e non come un numero. Sono passati quasi 5 anni, ma mi ricordo ogni cosa e ora faccio i controlli una volta all'anno. Un ringraziamento speciale al dott. Garau e alla Dottoressa Pizzati - che ancora mi segue - a tutte le infermiere, la maggior parte delle quali sono state trasferite (tra queste Alessandra e Vittoria) e un particolare merito a Guglielmo, un infermiere professionale, scherzoso e romanista come me...
vai nel posto giusto
nonostante la malattia si sia ripresentata, ho fiducia nella bravura e competenza dei medici di questo reparto e spero di risolverla al più presto.
E' una valida struttura sotto ogni aspetto.
stupendamente bravi nel loro lavoro e umani
grazie ai medici, grazie al prof. La Nasa, un particolare ringraziamento alla dottoressa Pizzati, al dott. Ledda, al dott. Caocci, al dott. Garau e a tutti gli infermieri e alle amiche monica e roberta.
GRAZIE DI ESISTERE!
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