Terapia Intensiva Santa Chiara Trento

Due mesi fa mio cognato è precipitato col parapendio sul monte Baldo, poi elitrasportato presso l'ospedale di Trento, operato e ricoverato in terapia intensiva. Purtroppo i danni cerebrali erano troppo estesi e 48 ore dopo è stata dichiarata la morte cerebrale con successivo espianto degli organi. Sono stati dei giorni terribili, ma non dimenticherò mai l'umanità e la professionalità del personale del reparto. Io e mia sorella siamo arrivate di notte, ci hanno fatte entrare comunque in terapia intensiva e quando la situazione era ormai irreparabile, mio cognato è stato spostato in una stanza singola permettendoci di stargli vicino fino all'ultimo. Grazie ancora per quanto avete fatto e che continuate a fare.

Ringrazio l'equipe chirurgica e l'anestesista Dott. Francesco Polla, che mi ha rincuorata durante la preparazione in sala pre-operatoria, dimostrandosi professionale e allo stesso tempo disponibile e umano.

Sono stata ricoverata per circa due settimane fino all'intervento di colecistectomia.
Ci tenevo a ringraziare in particolare il medico anestesista dottore De Napoli Stefano che ha saputo veramente rassicurarmi nonostante la mia fobia verso l'anestesia generale.
Grazie di cuore.

Sono Moreno Chilese, nell'ottobre del 2021 ho subìto un incidente stradale con la moto, sono stato elitrasportato al Santa Chiara di Trento in Rianimazione con politraumi e un brutto fracasso facciale. Sono stato accudito benissimo da personale gentile e molto educato.
Un ringraziamento speciale a tutto il personale.

Ricovero urgente data 01.09.2021 con elitrasporto.
Struttura ospedaliera efficiente e ben organizzata.
Operato d'urgenza per l'asportazione della milza, sono quindi stato trasferito in rianimazione/ terapia intensiva per le cure del caso, legate anche a fratture costali della scatola toracica sinistra.
Personale competente e molto vicino alle esigenze del paziente.

Ringrazio tutto il reparto di Terapia Intensiva per avermi salvato la vita, per la tempestività e le terapie adottate.
Reparto di eccellenza in assoluto.

Sono un medico che, in vacanza in Trento, ha visto morire la moglie, anestesista-rianimatore, per anossia cerebrale secondaria ad arresto cardiaco da infarto.
Ho ringraziato i colleghi del 118 e della Rianimazione del S.Chiara per un intervento condotto in modo ineccepibile. Dalla rapidità del primo soccorso, alla tempestività nell'adottare la decisione finale. Sempre dura anche dopo decenni di professione: illuminata da un laicismo pragmatico esemplare.