Sereupin
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Opinione
Questo medicinale mi ha aiutato con i problemi personali e familiari. Ottimo direi nei momenti peggiori.
Il problema è la pausa dell'effetto tra una dose e l'altra, che mi provoca sbalzi di umore e di comportamento, e bassa grinta sessuale. Ed è difficile poi smettere di assumerlo, anche gradualmente.. anche se però aiuta.
Sereupin o pillola della serenità
La mia esperienza con la Paroxetina risale a qualche anno fa. Da militare quale sono, ho subìto notevoli stress psico-fisici, sfociati in gravi disturbi d'ansia, attacchi di panico e sintomatologie organiche quali tachicardia, sudorazione e sin'anche perdita dei sensi. La mia vita quotidiana e soprattutto quella professionale era del tutto compromessa. Mi rivolsi allo studio psichiatrico del Prof. Pancheri di Roma e, dopo qualche mese di trattamento con Sereupin (opportunamente dosato) RINACQUI.
Non posso nascondere di aver avuto durante la cura effetti collaterali abbastanza severi, come descritti del resto nel foglio illustrativo del medicinale. I miei riflessi non avevano la prontezza di sempre, mentre la sfera sessuale fu quella che pagò il prezzo più alto con l'assoluta impossibilità a raggiungere l'orgasmo nonostante non ci fossero problemi di erezione o mancanza di desiderio. Posso però aggiungere l'assoluta reversibilità di tali effetti a breve distanza dalla sospensione della terapia. Sono passati circa 15 anni da allora e in tutto questo arco di tempo ho ritrovato la saldezza e la serenità dei miei giorni migliori. Un grazie di vero cuore a Sereupin e al Prof. Brugnoli (della scuola del Prof. Pancheri) che mi ha avuto in cura.
In cura alla Psichiatria del Policlinico di Siena
Con il Sereupin ho risolto il problema degli attacchi di panico, anche se purtroppo è un medicinale che tende a fare ingrassare...
Comunque ottimo direi.
La mia esperienza
Più o meno dall'età di 25 anni, in concomitanza con la fine dell'università, ho iniziato ad avere crisi di ansia ed attacchi di panico. Ho cercato all'inizio di gestire la cosa da sola, ma senza riuscirci. Pensavo che le mie crisi fossero dovute "solo" alla paura del futuro (troverò il lavoro che fa per me con questa laurea? troverò lavoro? sarò precaria?), quindi quando ebbi un'ottima offerta di lavoro non ebbi più scusanti. Ma ahimè l'ansia è aumentata ancora di più e da sola non riuscivo più ad uscirne, e avrei pure rischiato di compromettere tutto (ci è mancato pochissimo..). Ho quindi iniziato con lo Xanax, che mi ha dato dei bei benefici. Dopo qualche anno ho smesso gradatamente di assumerlo. Ecco.. punto e a capo!! E' lì che la psichiatra mi ha prescritto la Paroxetina, da iniziare in concomitanza con delle sedute dallo psicologo. Sinceramente non pensavo di trovarmi così bene con questo binomio di cura, sia farmacologico che medico, i risultati sono stati davvero buoni e da non riuscire quasi a uscire di casa, a guidare e quant'altro, sono diventata una persona quasi normale. Gli effetti collaterali, che ci sono stati, sono rientrati nella casistica standard, quindi nel primo mese circa ho sofferto di tremori, di svarioni e giramenti di testa e di una sindrome psicomotoria (detta acatisia). Ma era sinceramente nulla se confrontato con l'ansia che prima mi stava distruggendo.
La mia sembra una bella favola, ma il finale invece, purtroppo, non è dei migliori. Infatti, quando oramai avevo una stabilità, sia familiare che professionale, ed ero serena, ho smesso di assumere il Sereupin. Tutto ok fino a quando, dopo circa 11 mesi che avevo smesso, sono ricomparse le crisi d'ansia, accompagnate da episodi di iperventilazione e tachicardia. Adesso sono qui che non so cosa fare, se ricominciare col Sereupin o meno..
Altri contenuti interessanti su QSalute