Senologia Policlinico Siena
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La prevenzione?
Il personale sanitario del reparto di Senologia diagnostica di Siena non è stato capace di tenere sotto attenzione una situazione che si delineava fin dall'inizio critica. Malgrado le avvisaglie e la prevenzione quasi semestrale che effettuavo, sono finita nelle situazioni peggiori. Se la prevenzione salva la vita, nel mio caso l'ha messa a rischio. Per salvare la vita la prevenzione dev'essere fatta in modo scrupoloso. Pessima esperienza la mia, ho trovato poca serietà. Fossi in voi mi farei delle domande...
Carcinoma duttale non riconosciuto
Ho trovato un nodulo al seno con l'autopalpazione ad agosto del 2013, dopo che avevo fatto la regolare ecografia di controllo annuale nel precedente mese di gennaio. Preoccupata, ho preso un appuntamento in intra-moenia per fare un'ecografia urgente.
Per mesi i medici di senologia che mi hanno vista, mi hanno detto di stare tranquilla, perché quel nodulo era sicuramente un nodulo benigno.
Ecografia di agosto: il Dr. Stella mi ha detto che senza alcuna ombra di dubbio si trattava di un fibroadenoma poiché era perfettamente rotondo (altri medici dopo mi hanno detto che sono perfettamente rotondi anche parecchi carcinomi), mi ha detto che a volte i fibroadenomi crescono e quindi mi consigliava o di fare una microbiopsia, o di fare il controllo dopo 4 mesi. Ho chiesto se c'erano dubbi di malignità (caso nel quale avrei fatto sicuramente la microbiopsia) e mi è stato garantito di no.
Ecografia di dicembre (dopo 4 mesi): la Dr.ssa Giusti mi ha confermato che si trattava di un fibroadenoma, ma siccome era cresciuto parecchio, mi ha suggerito di controllarlo di nuovo dopo non più di altri 4 mesi. Ho preferito chiedere che mi venisse asportato perché tra l'altro il nodulo mi faceva male e mi dava parecchio fastidio. A quel punto sono stata inserita in lista per l'intervento in via ordinaria NON urgente, senza che mi fosse fatto un ago aspirato o una microbiopsia per valutare il tipo di intervento da fare.
Visita chirurgica a gennaio 2014: il Dr. Neri mi ha visitata e non ha suggerito di fare altri accertamenti prima dell'intervento, il nodulo era cambiato al tatto, adesso era molto stabile e radicato al petto, non più mobile come all'inizio, ma lui mi ha rassicurata dicendo che dovevo stare tranquilla perché il fatto che il nodulo mi facesse sempre più male era la prova che si trattasse di un fibroadenoma.
Sono seguiti due mesi di mie telefonate per sapere quando mi avrebbero operata, perché nessuno mi aveva detto nulla, alla fine sono riuscita ad avere una data e insistendo sono riuscita a farmi anticipare dall'11 aprile al 28 marzo. Ero davvero preoccupata perché il nodulo continuava a crescere a fare male e a essere sempre più fermo e stabile (successivamente altri medici mi hanno detto che questo è un chiaro segnale che non si trattava di un fibroadenoma, perché altrimenti sarebbe rimasto molto mobile sotto le dita).
L'intervento è stato di banale nodulectomia, solo un mese dopo con il risultato istologico in mano, dove era scritto che si trattava di un carcinoma duttale NAS (80% di aggressività), mi hanno detto che invece sarebbe stato il caso di fare una quadrantectomia con asportazione anche dei margini di sicurezza. La cosa più triste è che mi hanno solo saputo dire "dalle ecografie non si sarebbe mai detto", nemmeno la soddisfazione di uno "scusa" mi hanno dato!
Non è questa la sede nella quale voglio fare polemica e sorvolo sul fatto che i medici dovrebbero essere più scrupolosi e dovrebbero fare tutto quanto in loro potere per ridurre al minimo le possibilità di errore... tanto più che in tutto quel tempo ovviamente il tumore non è mica stato fermo! Ha lavorato ed è andato avanti, anzi, a dire il vero è andato "indietro" e dal seno si era aggrappato al muscolo del petto (ecco perché lo sentivo così radicato al tatto), lo aveva oltrepassato e aveva aggredito i linfonodi della catena mammaria interna. Il resto dei problemi che mi sono stati causati da questa lentezza nell'intervenire sono ancora in fase di controllo, ho appena finito di fare le chemioterapie, mi attende un nuovo intervento chirurgico (che farò OVVIAMENTE in un'altra struttura), avrò da fare successivamente le radioterapie e poi si vedrà...
Per quanto mi riguarda, il reparto di senologia di Siena mi ha creato un gran bel problema, se si fosse intervenuti prima sicuramente la cosa avrebbe avuto conseguenze ben minori, lo sconsiglio vivamente!!!
Non lo consiglio
Medici non in grado di comunicare correttamente con le pazienti, scarsa puntualità agli appuntamenti, nessuna chiarezza sui protocolli terapeutici. Sarete trattate come bambine incapaci di intendere e di volere. Superficialità e approssimazione.
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