Senologia Ospedale Bellaria

Sono trascorsi 10 anni dall’inizio del mio percorso, è andata molto bene! Il fastidio è stato quello di non avere un referente, certo, fisso, a cui rivolgermi. All’inizio mi seguiva la dott.ssa Degli Esposti, oncologa, e in più mi venne attribuita l’infermiera Rina (mi pare) alla quale avrei dovuto rivolgermi per “la qualunque”
prima necessità : dopo la prima o seconda chemio neoadiuvante problema al braccio dolente e arrossato. Mi rivolgo alla famosa infermiera dedicata. La sua risposta è stata: lei non ha un medico di base? Si rivolga a lui che le saprà rispondere! (bella ironica). Mi faccio fare un’ecografia da una clinica privata e mi viene diagnosticata una TVP.
Mi rivolgo al mio medico di base al quale spiego, e lui chiama la Degli Esposti per dirle che la gestione di questa trombosi spettava all’ospedale, essendo conseguente alla chemio.
Seconda necessità: sempre a seguito prime chemio, dolore alle ossa continuo e insopportabile.. Anche questa volta mi rivolgo all’infermiera dedicata, che non mi ascolta proprio. Insomma, mancante, almeno nei miei confronti, di disponibilità e umanità. Alla chiusura del reparto, impietosendosi, mi fece una lastra un radiologo di turno.
Poi più in generale i controlli annuali erano sempre svolti da giovani dottori ogni volta diversi.
Per fortuna non ho avuto altri bisogni, però sento che in generale le persone diversamente sane preferiscono avere solo una persona che le segue, che conosce le problematiche ecc.
Mi sento ad ogni modo di dire grazie a tutti.