San Raffaele Pisana Roma
Recensioni dei pazienti
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Male
Ho mia mamma qui ricoverata per riabilitazione al ginocchio. Al San Giuseppe Hospital di Arezzo, dove è stata operata, hanno fatto in modo di metterla in piedi subito e lei effettivamente faceva già le scale e camminava. Giunti 2 giorni fa al S. RAFFAELE, la cosa sta precipitando: tendono a metterla sulla sedia a rotelle, ma mia mamma è giovane e si rifiuta; trascurano l'assistenza infermieristica; bagni sporchi e cattivo odore ovunque. Infermieri maleducati e scontrosi, medici arroganti.
Durante l'orario di visita, consentito per solo 2 ore al giorno, ti fanno uscire dalla stanza in continuazione per visite o colloqui con i pazienti e quindi il tempo si riduce a mezz'ora. LASCIATE OGNI SPERANZA...
Figlia di paziente
Hanno mandato al San Raffaele mia Madre dal Gemelli dopo un ictus. Dico solo che dopo 15 giorni hanno dovuto rimandare mia madre in un altro ospedale perché in fin di vita su problematiche che potevano essere riscontrate con un normale prelievo. Informazioni omesse, diagnosi sbagliate e arroganza del personale medico, tanta arroganza e inadeguatezza a gestire qualunque problema, sia a medicina che a riabilitazione. Ma come li scelgono? Non capisco perché dagli ospedali pubblici mandino forzatamente qui i pazienti invece di tenerli un po' di più loro, tanto di soldi pubblici per tenerli nella struttura privata ne spendiamo veramente tanti..
Riabilitazione neuromotoria secondo piano
Pessima struttura sporca, non la consiglierei a nessuno. Mio padre è entrato per fare fisioterapia e camminava con le sue gambe; invece adesso si trova su una sedia a rotelle e non riesce a stare in piedi. Non dico altro.
Riabilitazione, questa sconosciuta
Un'esperienza che definire pessima è eufemistico. Mai vista tanta incuria, inefficienza, sporcizia. Mia madre, diabetica e affetta da parkinsonismo idiopatico, ricoverata per riabilitazione motoria e respiratoria, a seguito di una polmonite con conseguente scompenso cardiaco e respiratorio, dopo pochi giorni di soggiorno in quel paradiso della sporcizia ha contratto il clostridium difficile, quindi addio riabilitazione sia motoria che respiratoria. Non riuscendo a muoversi a causa del suo parkinsonismo, ha iniziato ad avere ulcere da decubito sull'osso sacro e un tallone, dopo giorni di richieste finalmente arriva un "materassino antidecubito". Mai richiesta fu più infelice; il materassino era rotto e surriscaldava per cui la schiena di mia madre è stata completamente cotta, coprendosi di bollicine, escoriazioni e spellamenti. Durante la sua degenza, 24 giorni, la dieta è stata sempre la stessa: pasta asciutta (sedanini) all'olio; polpette o formaggi fusi; patate o carote lesse; fetta di pane (un'associazione di carboidrati che per un diabetico non è proprio l'ideale). Appena il clostridium è risultato negativo, è stata fatta uscire, malgrado proprio, a causa dell'infezione, la riabilitazione fosse risultata pressoché impossibile. Inoltre la comunicazione della sua dimissione per il lunedì successivo ci è stata data di venerdì pomeriggio; fin qui potrebbe sembrare tutto normale, peccato che sarebbe dovuta uscire con ossigeno terapia di 24 ore su 24. Malgrado le proteste e malgrado solo di domenica pomeriggio ci venisse consegnato il piano terapeutico, la dimissione non è stata sospesa.
Riabilitazione neurologica
Esperienza decisamente negativa.
Paziente era entrato con una terapia indicata da un ospedale specializzato in neurologia, che è stata cambiata più volte senza alcun miglioramento. In uscita il paziente presenta un decubito in stato avanzato ed uno iniziale, il primo curato malamente e con presenza di pus, e una infezione anche alle vie urinarie.
Il paziente ha anche lamentato il comportamento non adeguato alla situazione degli infermieri, spesso sgarbati e villani.
Da parente del paziente, devo lamentare la scortesia di alcuni medici e la totale disorganizzazione del sistema disponibile per la richiesta di informazioni sullo stato di salute dei pazienti, che prevede solo due finestre temporali di due ore del lunedì e del martedì, con tempi di attesa di ore.
Dal punto di vista fisioterapico non c'è stato alcun miglioramento, semmai un peggioramento motorio che ha comportato la necessità di una autoambulanza per riportare a casa il paziente.
Stanze troppo piccole per 3 letti.
Eccellenza nella riabilitazione?
Mio padre doveva essere riabilitato, in realtà è stato abbandonato nel degrado. Ha contratto piaghe da decubito, ma a mia domanda specifica mi fu detto che non ne aveva. E' notevolmente peggiorato.
opinione
circa una settimana fa mio padre è entrato nella struttura del San Raffaele, per ricevere una dovuta riabilitazione in seguito al problema che ha avuto. lui ha avuto un aneurisma cerebrale che in conseguenza all'operazione è rimasto quasi paralizzato nella parte sinistra del corpo. la struttura non è stata come ce la saremmo aspttata, mio padre portava il pannolone e quando chiamava le infemiere per essere cambiato arrivavano dopo molte ore. in conseguenza a questo gli sono venute anche le piaghe da decubito. la stanza non veniva mai pulita nè tanto meno il bagno: era sempre mia madre che doveva pulire sia la stanza che il bagno .ma non solo la stanza di mio padre era sporca, ma tutta la struttura. appena entravo sentivo un fortissimo odore di sporco, e oltre a sentire l'odore si vedeva dato che la cosa era molto evidente. il personale inoltre è sempre molto sgradevole sia con i pazzienti che con i parenti. questa è stata la mia esperienza molto molto sgradevole del San Raffaele.
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