Rome American Hospital

Ho prenotato un campo visivo con urgenza, ma mai effettuato perché rimandato di settimana in settimana, con preavviso nel giorno antecedente la visita. Questo per tre settimane di seguito e senza dare alcuna spiegazione.
Lo sconsiglio se vi trovate, come me, nelle condizioni di dover fare questo esame con urgenza!

Visita dermatologica col dott. Guerrieri, appuntamento ore 17.10. Alle 17.00 ero in attesa, alle ore 18.20 scopro che prima di me c'era un'altra paziente ancora!! Ma a che servono gli appuntamenti?? Avendo i bambini piccoli è finita che sono dovuta andare via, buttando quasi due preziosissime ore del mio tempo. Male male male!!

Ho portato mia figlia da un professore dermatologo per un peeling. Il medico ha esagerato con il liquido e i giorni successivi mia figlia aveva dolori tremendi, bolle d'acqua giganti e la pelle che le cascava a pezzi. A distanza di un anno, i segni che le ha lasciato ancora devono guarire, ora ha problemi di ipopigmentazione e ci vorranno ancora mesi e mesi prima che la pelle le ritorni del colore naturale, mentre il professore all'inizio mi disse che dopo 15 giorni dalla prima seduta poteva tranquillamente sottoporsi ad un'altra. Il tutto pagato molto profumatamente.

Ho fatto recentemente una visita ginecologica per un fibroma di 6- 7 cm. con la dott.ssa Mammaro e, pur avendo pagato totalmente in quanto non ho una copertura assicurativa, non ho a mio parere avuto il servizio che ci si aspetta vista la nomea e essendo una struttura privata.
Ho ricevuto una visita veloce, la visita pratica è durata due minuti, ho impiegato di più a mettere le sottoscarpe. Due domandine e il rilascio di richieste per rieffettuare le stesse eco fatte (anche se in struttura pubblica) pochi giorni prima. Dichiaro che la dottoressa aveva anche un'aria di sufficienza ad ogni domanda che tentavo di fare. Io capisco che, come mi era stato detto quando avevo chiamato per l'appuntamento, poi la dottoressa aveva degli interventi in sala operatoria, ma allora potevano benissimo dividere le giornate tra visite ed interventi al fine di garantire più attenzione ai clienti che pagano e si aspettano un servizio superiore, non eguale o addirittura inferiore a quello con SSN.
Ho praticamente buttato 100 € e ora per fortuna sto risolvendo il mio problema in una struttura pubblica.
Questa è la mia esperienza.

Dopo aver eseguito una safenectomia sinistra "preventiva" (io ero venuta per l'altra gamba) sono stata letteralmente abbandonata alle conseguenze di un intervento svolto non solo senza necessitá, ma male (a detta di almeno 3 medici visti successivamente) sia dal punto di vista della riuscita medica che estetica! Nonostante abbia ripetutamente fatto le rimostranze per un decorso post operatorio non standard, venivo rispedita a casa con dolori lancinanti, gamba piena di trombi e impossibilitá a deambulare. Ho atteso più di un mese e, non risolvendo i miei problemi, sono stata costretta a rivolgermi ad altri specialisti, che hanno confermato l'inutilitá e la cattiva esecuzione dell'intervento, che mi costringe ancora oggi, a distanza di più di due mesi, a una mobilitá limitata e cure antitrombotiche per tentare di ridurre i danni creati dall'intervento e dall'incuria successiva.
Tutto questo sta richiedendo non solo una peggiore qualitá di vita rispetto al prima dell'intervento, ma una spesa costante di almeno 70 euro a settimana di medicinali piú le visite specialistiche.
Non credo che finita questa storia mi rivolgeró piú a questa struttura, che un tempo si avvaleva in tutti i cambi di medici di primo livello e non a scampolo.

Ho avuto modo di contattare l'American Hospital recentemente e solo telefonicamente per prenotare un esame: ago biopsia alla mammella sinistra. Ho chiesto la disponibilità e dopo le prime domande ho gentilmente chiesto il costo dell'analisi, visto che sono sprovvista di un'assicurazione. Alla domanda, la signora al telefono mi ha risposto che il costo era di Euro 500. Alla mia successiva domanda se tale prezzo fosse il minimo o il massimo previsto dal loro tariffario, l'arrogante risposta ricevuta è stata: "forse signora non mi sono spiegata bene, questo è il prezzo minimo che lei dovrebbe pagare e, visto che sarà il medico a decidere quale tipo di analisi le verrà effettuata, sarà lui a dirle il prezzo finale. Cosa le devo dire, una volta che saprà il prezzo, se non potrà affrontare la spesa, vorrà dire che non farà l'analisi e con questo non ho altro da aggiungere". Sinceramente non mi sono mai sentita così umiliata in vita mia. Ritengo che le persone preposte al pubblico (tra l'altro malato) dovrebbero avere una maggiore competenza, educazione e contatto umano. Stupidamente e perchè notevolmente alterata, non ho pensato a richiedere il nome e cognome della suddetta persona, che non ha assolutamente capito che richiedere il prezzo di una prestazione è lecito, così come rispondere educatamente. Evidentemente la suddetta signora non ha la minima idea di quanto sia penoso fare queste analisi e che ci sono molte, moltissime persone che non possono permettersele e solo per questo motivo dovrebbe essere più rispettosa e rispondere adeguatamente senza commenti o derisioni.
Ci tengo a ribadire che in alcun modo nessuno dei medici dell'American Hospital (seri professionisti) sono coinvolti in questa spiacevole situazione anzi, secondo me, ne escono anche loro gravemente danneggiati perchè totalmente ignari della faccenda.