Rianimazione Ospedale San Paolo Bari
Recensioni dei pazienti
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Scarsa professionalità
Purtroppo sto vivendo sulla mia pelle una situazione brutta, perche' ho mia madre ricoverata alla rianimazione dell'ospedale San Paolo. Personalmente rilevo scarsa sensibilità' e professionalita' da parte del personale d'assistenza, in quanto nel momento del bisogno si mostra scorbutico e infastidito davanti ad eventuale richiesta di assistenza dovuta.
Il diritto dell'ammalato sembra non contare nulla quando sei lì inerte e noi parenti siamo impossibilitati ad intervenire direttamente..
Poca abnegazione
Posso bene dire che i medici della rianimazione del San Paolo sono privi di ogni forma di rispetto per i parenti dei malati, non volendo con loro instaurare un dialogo proficuo. In 12 giorni di ricovero di mio padre, ho solo sentite queste parole dai medici " paziente stazionario", senza mai fornire un valore di laboratorio, una accenno alla terapia, senza mai farmi vedere la cartella clinica, anche se io sono un medico. Avendo già avuto l'esperienza di un ricovero nella rianimazione del Policlinico di Bari, per noi le differenze sono state ancora più lampanti. Non consiglierei a nessuno di andare alla rianimazione del San Paolo, c'è poca umanità, rispetto, dialogo e abnegazione.
Ricovero genitore affetto da enfisema polmonare
In questo reparto ho riscontrato da parte di alcuni medici in camice bianco un atteggiamento alquanto sbrigativo nel fornire informazioni ai parenti, straziati dal dolore e impotenti a far valere i diritti del proprio congiunto e i propri.
Abbiamo avuto, tutti in famiglia, la percezione che mio padre subisse un accanimento terapeutico notevole.
Nei pochi momenti di visite in cui l'abbiamo trovato reattivo e semilucido, ci ha fatto capire di subire cure dolorose e insopportabili e ci ha manifestato la volontà di voler venir fuori da questa realtà, anche se fosse andato incontro alla morte.
A mio parere, nel nostro caso, non vi è una corretta relazione tra medico e paziente, avendo papà dimostrato capacità di intendere,
pertanto non viene qui garantito alla persona malata il diritto a rifiutare le cure.
Una dottoressa di cui non conosco ancora il nome, a nostre richieste di delucidazioni a proposito, ci ha dato degli ignoranti e si è lamentata di perdere tempo (si è offesa perchè mia madre l'ha chiamata signora e non dottoressa)
Mi riservo di dettagliare oltre questa mia recensione, poichè al momento sono in uno stato emozionale tale che non mi consente di continuare.
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