Reumatologia Ospedale Pisa
Recensioni dei pazienti
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Mancanza di empatia
Premetto che la prima volta 20 anni fa mi ero trovata bene con una dottoressa che ho ritrovato un anno e mezzo fa: brava, molto carina, empatica, umana e competente, mi ha prescritto delle ulteriori analisi pur con diagnosi di fibromialgia ormai da tanti anni, ma che non mi permette di vivere serenamente dai tanti dolori che ho.
Alla seconda visita ho trovato un altro dottore che ha snobbato persino gli esami che la collega mi aveva prescritto.
Dopo un anno, ieri sono tornata ed ho trovato un altro dottore ancora, ed è stata la visita peggiore in assoluto: mi ha fatta sentire una visionaria, sminuendo il dolore che provo quotidianamente, confermando però la diagnosi e la cura a base di miorilassanti (che non mi fanno ormai più niente!). Il dottore ha voluto fare il fenomeno sminuendo ogni mia parola, accompagnando battute sempre rivolte a sminuire il problema. Per finire, mi ha salutata con ADDIO. Sono uscita scoppiando a piangere e con una frustrazione che non si può descrivere.
Negli ultimi anni poca attenzione al paziente
Sono in cura presso il reparto di Reumatologia da circa 18 anni; i primi anni niente da dire, le dottoresse Tani Chiara, Linda Carli, Marta Mosca mi hanno sempre ascoltata e accompagnata nella terapia fin dalla gravidanza, ed anche durante un mio ricovero negli anni successivi.
Negli ultimi tre anni caduta verticale: in ogni visita si avvicendano dottori diversi, poco inclini all’ascolto, poco empatici.
Visite frettolose, vanno per tentativi sulle prescrizioni dei medicinali, informazioni inesistenti.
Se hai un problema grave e mandi una email (che ho visto pure, tra l'altro, che dal primo di marzo non sarà più attiva) ti rispondo forse dopo 10 giorni, ma la maggior parte delle volte non rispondono.
Non hai una figura di riferimento vedendo ogni volta persone diverse (alle quali devi raccontare la tua storia dall’inizio), non ti comunicano un cellulare o un numero fisso in caso di urgenza, insomma: sei un numero per loro, non una persona malata.
Molto svilente visto che, passando gli anni, non vai certo a migliorare e i dolori ti distruggono fisicamente e psicologicamente.
Mi sono vista costretta a contattare (a pagamento) un altro specialista, dal quale mi recherò a breve.
- Fibromialgia.
Scarsa empatia con i pazienti
Un approccio più empatico non guasterebbe, e per empatia intendo cortesia, quanto meno di un ascolto del paziente, che non dovrebbe essere zittito o rimproverato dai dottori.
Un elogio invece per la dottoressa Chiara Baldini: cortese, competente e sempre attenta ai suoi pazienti.
Connettivite indifferenziata.
Diagnosi sbagliata
Tumore scambiato per fibromialgia dopo una visita secondo me molto frettolosa. Ho portato gli esami diagnostici dalla dott.ssa Lippolis a Verona e, dopo che li ha visionati, si è molto meravigliata che avessero fatto una simile diagnosi.
Dopo 20 giorni la vera diagnosi: tumore al polmone 4° grado.
Considerazioni aggiornate su Reparto
La professionalità e la perizia del Prof. Bombardieri è indiscutibile anche nell'approccio con i pazienti.
Tuttavia il personale assegnato al reparto è poco organizzato, specialmente i Medici in tirocinio sono poco coordinati fra di loro e alcuni poco sensibili alle patologie in trattamento, ossia piuttosto burocratici e formali. I ricoveri dei pazienti sono gestiti da una Capo Sala che decide tutto in primis e che, quando si assenta, chiude l'Ufficio regolarmente, senza possibilità di accesso alla documentazione/carteggio, con tutti i disservizi/disagi del caso; sarebbe opportuno designare una vice in caso di assenze prolungate, ma per i medici in questione non è un problema, ma solo una normale procedura.. Pertanto i tempi di attesa di ricovero sono lunghi circa tre mesi, con tutti i problemi e le acutizzazioni delle malattie riscontrate.. fate voi...
Consiglio comunque il reparto per la parte diagnosi. Per le cure meglio farle a casa con le normali visite periodiche di controllo del prof. in parola...
Insomma....
Sono stata in day hospital in quest'ospedale. La competenza delle dottoresse è fuori discussione. Le infermiere però sono poco gentili ed il reparto è decisamente disorganizzato. Fanno arrivare tutti i pazienti alla stessa ora senza neanche dire loro cosa devono fare quel giorno. Tutti i pazienti vengono messi in una stanzina affollata a fare le flebo. La stanzina delle analisi è minuscola. Inoltre, si aspettano tantissime ore quando invece potrebbero fare lo stesso numero di persone prendendo appuntamenti ad orari diversi. Se poi ti succede, come a me, di avere patologie che danno molti problemi ma non mettono a rischio la vita, non gli interessi più molto..
In conclusione: se avete bisogno di una diagnosi, venite. Altrimenti andate altrove.
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