Radioterapia Ospedale Maggiore Trieste
Recensioni dei pazienti
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Una riflessione
Oltre che a cicli di chemioterapia, sono stata sottoposta a 25 sedute di radioterapia + 4 sedute di brachiterapia.
Dalla prima volta, e ogni volta, mi sono sentita come a casa. Casa piena di cortesia che con sentimenti nobili accoglie gli ospiti. La gentilezza ha tanti modi di essere descritta, di essere sentita, ma ogni spiegazione della sua delicatezza, dei suoi benefici, avrebbe sempre un anello mancante..
Opinione positiva
Reparto, medici, operatori, tecnici, infermieri, segreteria: tutto ineccepibile. Ogni componente, per ciò che gli compete, è professionalmente e umanamente preparato, scrupoloso, accogliente con tutela della privacy.
Radioterapia: ottimo reparto
Un ringraziamento davvero grande a tutto il reparto radioterapico che ha trattato dapprima me per un tumore al seno ed ha accolto con notevole professionalità e psicologia mio padre novantenne. Un grazie sentitissimo alla dr.ssa Ciriello che, grazie alla sua fervida umanità ed altrettanta comprensione, ha ricoverato il mio papà e gli ha ridato la vita. Ora sta bene, si è ripreso e fa tutte le cose che faceva prima del tumore. Certamente la sua vita avrà la durata che la malattia gli concederà, ma questo trattamento gli ha donato nuovamente la voglia di andare avanti quotidianamente con entusiasmo e forza. GRAZIE anche alla dr.ssa Vidali. Daniela Bukovac
Paziente del reparto del dott. Beorchia
Da esempio nazionale!
OSPEDALE MAGGIORE Radioterapia: un elogio al Dott. Aulo Beorchia, alla dott.ssa VIDALI Cristiana, a Silvia Aichholzer e a tutte/i i componenti del reparto.
Penso che una tale cordialità verso noi pazienti sia più unica che rara in questa nostra Italia. Grazie per Tutto.
Avere fiducia nella radioterapia
Un grande grazie per tutto quanto è stato fatto. Un ottimo reparto sotto ogni punto di vista.
Opinione ottima
Un ringraziamento a tutto lo staff medico e infermieristico per la loro capacità professionale, e la loro disponibilità. Un particolare ringraziamento alla dott.ssa Olga Ionova.
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