Psiconcologia Ospedale Sant'Andrea Roma
Recensioni dei pazienti
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Eccellente servizio del reparto di psiconcologia
Sono stata indirizzata al servizio di Psiconcologia dopo due interventi per carcinoma mammario, chemioterapia e radioterapia.
La dottoressa Navarra, con grande professionalità, competenza ed empatia, mi ha fornito gli strumenti per affrontare l’ansia, la paura, l’incertezza del futuro; inoltre mi ha permesso di osservare la mia esperienza da un nuovo punto di vista.
Trovo molto importante che un ospedale pubblico fornisca un servizio così prezioso per i malati oncologici e le loro famiglie che si trovano ad affrontare un momento emotivamente molto difficile.
Ringrazio per l'assistenza psiconcologica
Sono giunto ad un anno dalla scoperta della patologia tumorale e da allora ho subìto due interventi con il Prof. Mercantini. Seguito dal Prof. Panzuto del Centro di Eccellenza ENETS per la diagnosi e la cura dei Tumori Neuroendocrini, sono da lui venuto a conoscenza dell’attività assistenziale per pazienti oncologici svolta presso la U.O.D. Psiconcologia. Lo scorso maggio, dopo test psicometrici, ho iniziato con la Dott.ssa Chiara Navarra un efficace percorso di sostegno psicologico che prevedeva colloqui dapprima settimanali, poi bisettimanali. La dottoressa, con professionalità e competenza, mi ha sostenuto nell’affrontare le paure e accompagnato nel difficile percorso di riequilibrio emotivo e di riconquista della fiducia. Ringrazio, pertanto, la dottoressa e le sue collaboratrici per il prezioso aiuto offertomi ed auspico che un così utile servizio possa essere fornito sempre a pazienti fragili che ne sentissero l'esigenza.
Un servizio d'eccellenza
Vorrei raccontare la mia esperienza, che è iniziata a livello personale ed è poi proseguita a livello professionale.
Nel 2004 ho scoperto di avere un tumore alla mammella, in seguito all'operazione sono stata assistita dal personale del Sant'Andrea per quanto riguarda la chemioterapia, e lì ho conosciuto la psiconcologa Chiara Navarra.
Fin da subito siamo stati in sintonia e sono riuscita, inaspettatamente - vista la mia condizione psicologica piuttosto probante ...lo avevo tenuto nascosto anche ai miei figli - ad aprirmi con lei con estrema facilità, quasi come se ci fossimo conosciuti da anni.
La dott.ssa Navarra ha saputo fornirmi gli strumenti adatti per affrontare il difficile percorso psicologico che mi avrebbe portato a un recupero del proprio io, della sicurezza in me stessa in quanto persona, seppure certamente più consapevole delle umane fragilità, ma sopratutto in quanto donna.
Oggi, che è passato diverso tempo, spesso ho quasi nostalgia di quel tempo... una parte di me vorrebbe quasi rivivere le conversazioni con lei, i nostri preziosi confronti... tutto ciò che mi ha portato a crescere così tanto e in così poco tempo e soprattutto a volermi più bene.
L'impegno personale, come dicevo, si è poi concretizzato in un impegno anche professionale: come direttore di un importante teatro a Roma ho avviato una collaborazione con la Onlus IncontraDonna che vede come presidente un' eccellenza del Sant'Andrea: la dott.ssa Adriana Bonifacino.
La collaborazione ha dato vita a un Laboratorio Teatrale gestito da una psiconcologa che mira al recupero dei pazienti attraverso l'attività di recitazione e di messa in scena dello spettacolo. L'attività prevede continui test di monitoraggio atti a capire la reale efficacia, in termini di recupero psicologico, sui pazienti.
A tal proposito invito tutti il 27 Maggio al Teatro Ghione per lo spettacolo di fine laboratorio giunto ormai alla III edizione.
Lo spettacolo sarà ovviamente anche l'occasione per raccogliere fondi a sostegno della ricerca e vedrà la partecipazioni di attori importanti del mondo dello spettacolo.
Servizio di psiconcologia
Al momento di affrontare il quinto intervento chirurgico per carcinoma adenoido-cistico alla parotide, sono stata indirizzata al reparto della Dott.ssa Costantini e da lei seguita direttamente. Con grande professionalità, empatia e competenza, sono stata assistita psicologicamente dalla Dott.ssa Costantini in modo di superare la disperazione, la depressione, nonché la paura per il nuovo intervento chirurgico. Devo ringraziare la Dott.ssa Costantini per l'assistenza che mi ha prestato, e che come me da sostegno psicologico a tutti i malati oncologici che si trovano ad affrontare un momento difficile della loro vita, considerando inoltre, che il servizio di psiconcologia viene svolto in un ospedale pubblico.
Ottimo servizio di psiconcologia
Sono stata indirizzata al reparto della dott.ssa Costantini nel corso delle terapie oncologiche che ho dovuto affrontare a seguito di un intervento per carcinoma mammario. E' stato il momento più doloroso della mia vita, durante il quale il mio sistema nervoso è stato messo a dura prova dalla paura della malattia e dalla pesantezza delle cure. Sono stata seguita sia direttamente dalla dott.ssa Costantini che dalla dott.ssa Navarra: entrambe hanno dimostrato grande professionalità, delicatezza e partecipazione emotiva. Sono veramente grata per l'assistenza psicologica prestata, senza la quale non sarei riuscita ad uscire dalla disperazione e dal senso di isolamento in cui facilmente si può cadere quando si è colpiti da un evento così tragico. E' stato molto rassicurante constatare che in un ospedale pubblico ci sia un servizio così utile e attento, capace di sostenere donne molto sofferenti che combattono, senza arrendersi, perché desiderose di tornare presto alla vita.
Psiconcologia
Ho sentito parlare benissimo della responsabile del servizio, Dott.ssa Anna Costantini, ma, purtroppo, non ho avuto la fortuna di essere seguita da lei quando, dopo un intervento al seno, mi sono trovata ad affrontare il periodo della chemioterapia prima, e della radioterapia poi, con tutte le problematiche d'ordine psicologico che è facile immaginare.
Nella struttura del Sant'Andrea mi ha seguito la dott.ssa Navarra che, nelle poche sedute che ho effettuato, ha dimostrato d'essere incapace di instaurare una benché minima relazione empatica, producendo in me l'effetto di essere sotto esame, messa alla prova anziché supportata nel percorso della malattia.
Preciso che, a detta di tutti quelli che mi conoscono, in famiglia e sul lavoro, sono riuscita ad affrontare con grande forza quel periodo, anche se, all'inizio di tutto, ero ovviamente molto spaventata, turbata, depressa, schiacciata da quanto mi era accaduto e da quanto di sconosciuto mi si andava prospettando nell'immediato futuro.
Bene, posso dire di non aver trovato alcun alleggerimento del mio stato d'animo e, anzi, d'essermi ritrovata nella condizione di chi si sente esaminato, ripreso perché non è pronto ad "ottimizzare velocemente le avversità "; di più, per dirla con una metafora, mi sono sentita nella condizione di un atleta ripreso da un allenatore "duro & puro", attento solo al risultato e ai tempi per ottenerlo.
E oggi sono ancora qui a chiedermi come si possa gestire a quel modo il rapporto con una paziente oncologica, nei fatti infischiandosene, letteralmente infischiandosene, di tutti i risvolti, le implicazioni e le ricadute psicologiche che un intervento di mastectomia innegabilmente ed inevitabilmente produce su di una donna.
Credo, anzi sono sicura, di non essere stata né un caso speciale, né, tantomeno, particolare e "difficile", anzi: lo so dall'esperienza fatta attraverso lo scambio e il confronto con altre donne passate attraverso la mia stessa malattia; lo so attraverso quanto mi hanno detto familiari e amici e colleghi di lavoro.
Certo, trovarsi davanti l'enorme montagna della malattia e delle cure da scalare e, contemporaneamente, avere a che fare con una psicologa che ti guarda come una bambina capricciosa che non si applica come dovrebbe allo studio, non è una bella esperienza: io ne sono uscita subito, rinunciando ai colloqui e cercando altrove un aiuto più qualificato, ma penso a chi, con "minore capacità di rivolta", si trova e si troverà a dover fare i conti, oltre che con la malattia, anche con un'esaminatrice così astrattamente severa e così distratta rispetto al mondo interiore di chi, paziente, le sta davanti.
Non è giusto.
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