Pronto Soccorso Vito Fazzi
Recensioni dei pazienti
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Professionalità e gentilezza!
Oggi ho chiamato il 118 perché mia madre ha avuto un malore. Volevo ringraziare l'organizzazione ospedaliera, l'ambulanza è arrivata immediatamente, con personale qualificato professionalmente! Grazie per la vostra competenza!
Al reparto di pronto soccorso
Sono stato 3 giorni per esami ed ho potuto verificare il lavoro massacrante cui sia i medici che i paramedici sono sottoposti ogni giorno, per cui ringrazio sia i medici per la loro disponibilità nell'aggiornarti ogni giorno, sia gli infermieri, che si sono prestati sempre con affabilità, gentilezza e professionalità.
Grazie di cuore.
Professionalità e Gentilezza
Accesso al Pronto Soccorso del 15 giugno 2023, codice arancione, turno mattina/pomeriggio.
Desidero ringraziare tutto lo staff per la professionalità e la gentilezza con cui sono stata presa in carico da parte di medici, personale infermieristico e tutto lo staff.
Ringraziamento
Ringrazio dal profondo del cuore e con grande ammirazione per la professionalità, il personale medico e infermieristico del pronto soccorso del Vito Fazzi (codici Rossi e codici Gialli) per aver assistito mio marito R. Carlo nelle più volte in cui c'è stato bisogno. Siete degli angeli. Grazie.
Squeo Rosa
Doc esiste!
Mi sono imbattuta in un medico proveniente da un altro pianeta. Si chiama Angelo Lorusso.
Il giuramento di Ippocrate??? Per lui routine... Lo chiamano “doc”.
Ottimo
Grazie al personale del pronto soccorso, siete stati stupendi, molto GENTILI, AFFABILI molto dolci e veramente di cuore.
Non ci sono parole per ringraziarvi!
Pronto soccorso ospedale Vito Fazzi di Lecce
Vi racconto una bella storia….
La mattina del 20 luglio, trovandomi in vacanza in Salento e precisamente a Lecce presso la mia abitazione, ad un certo momento ho percepito un improvviso malore con sintomatologia simil cardiaca…. Ovviamente il primo pensiero è stato, passerà, per un cardiopatico ci sta avere qualche battito fuori posto, ma invece la situazione non migliorava, quindi i miei familiari hanno pensato che forse sarebbe stato il caso di andare all'ospedale Vito Fazzi per sicurezza. Ho manifestato subito delle perplessità, essendo abituato alla "sanità lombarda", ma comunque vista la situazione ho aderito alle loro richieste…. Appena giunto al punto Triage ho rappresentato la problematica e che da un paio di giorni avevo febbre per un raffreddore… e, di questi tempi sarebbe potuto significare anche altro, quindi l'operatore dopo aver recepito quanto comunicatogli e dopo la registrazione del mio ingresso mi ha comunicato di dovermi accomodare nella zona dedicata ai probabili pazienti Covid-19…. Ivi vengo subito accolto da un'infermiera gentile, e protetta da dispositivi atti ad evitare contagi che, con garbato sorriso mi ha comunicato ciò che mi avrebbe dovuto praticare e che veniva eseguito subito, un elettrocardiogramma, gli enzimi cardiaci e una gas analisi, nonché i tamponi di rito test molecolare e sierologico, non ricordo il nome però il suo essere umana, era già molto, emanava serenità, poi mi ha lasciato raccomandandomi che se avessi avuto necessità avrei potuto chiamare allo sportello adiacente, gli esami sarebbero stati pronti dopo un paio d'ore. Infatti dopo pressappoco quel tempo, la signora è riapparsa con un sorriso molto inteso e mi comunicava che non ero positivo al Covid-19, per me già un primo traguardo…. Lo davo per scontato dopo due anni di vita in città a Milano ad alto rischio sarebbe stata una beffa contagiarsi in Puglia dove il distanziamento è semplice da mettere in pratica. A questo punto vengo reintrodotto insieme a tutti gli altri pazienti nella sala d'attesa del pronto soccorso, l'attesa è stata lunga anche per la presenza di gran numeri di pazienti e codici rossi che arrivavano ad oltranza. Persone intorno con familiari o semplici accompagnatori in attesa di notizie…. Tutti i pazienti e loro accompagnatori erano composti insieme a me ad attendere il proprio turno o la notizia di un familiare già in terapia.
Unico neo di questo ambiente l'impossibilità di mettere sotto carica un cellulare necessario per le comunicazioni con i parenti all'esterno. Ben poca cosa questa, ma per chi è paziente è fondamentale. Poi nel tardo pomeriggio non essendomi ancora incontrato con un medico ho rappresentato allo sportello se ci fosse qualche novità per me e l'operatore con estrema cortesia mi riferiva che mi avrebbe fatto sapere a breve, infatti dopo circa 15 minuti venivo chiamato per la visita dal dottore in una saletta interna al PS. Un dottore non più giovanissimo alle prese con la redazione di innumerevoli verbali e altro che, con dedizione e professionalità mi chiedeva l'anamnesi e mi comunicava il primo esito degli accertamenti, poi mi inviava con una simpaticissima OS a fare i raggi al torace. Con questa operatrice sanitaria siamo andati a fare i raggi e poi mi riconduceva nel corridoio del PS e mi metteva seduto su una sedia a rotelle dicendomi che avrei dovuto attendere nuove indicazioni.
Nel mentre ero in attesa nel corridoio ho vissuto per un attimo la vita di trincea a cui sono esposti di sanitari di ogni ruolo, tutti li per una giusta causa, tutti protetti per via dell'emergenza Covid-19, ma che con gli occhi, manifestavano sì la stanchezza dei turni impegnativi e massacranti, ma soprattutto la loro serenità d'animo nei confronti dei pazienti, con attimi anche di tenerezza per quelli più anziani o accortezze per quelli più giù di morale o doloranti. Una sincronia di rapporti professionali tra loro bella a vedersi, non avrei mai immaginato di trovare, nonostante ciò che comunque continuava ad arrivare la loro squisitezza di rapporti e organizzazione, nonostante moltissimi erano forse nuovi, poiché giovanissimi.
Dottori presenti e molto meticolosi e professionali che con maestria riuscivano a trattare egregiamente e con tanto scrupolo altri pazienti che stavano male come me.
Una pecca, penso del reparto di emodialisi,..... da quello che ho potuto percepire una paziente che era con me e doveva solo fare una trasfusione periodica, quindicinale, ha dovuto attendere tutto il dì in una situazione di PS, quando invece avrebbe potuto essere accolta dal reparto, essendo routinaria della terapia.
Finalmente dopo le 17:30 un'infermiera mi è venuta a fare un ulteriore prelievo per verificare nuovamente dei valori ed escludere la possibilità di infarto…. Tenerissima, mi ha chiesto: le dovrei fare un prelievo, posso farglielo a questo braccio? l'ho informata che essendo stato donatore, quello era un braccio dove c'era una certa difficoltà ad individuare la vena, però le ho detto provi senza problemi…. non riuscendoci ha esclamato: mi dispiace farla soffrire, ma devo cercarne un'altra, posso prelevare dal dorso della mano? Le dispiace? ho risposto che mi faceva senso, ma se proprio fosse stato necessario di fare pure, allora ha desistito ed ha scelto il polso, qui è andata sicura ed ha fatto il prelievo…. Prima di lasciarmi si è scusata se mi aveva fatto un pó soffrire, le ho risposto che non doveva scusarsi era stata bravissima e gentile.
Dopo 10 ore di osservazione e ripetuti esami - rx Ecg e marcatori - vengo convocato dal dottor Manfredo Manfreda, una persona dal cuore immenso, contraddistinto dall'amore e passione per la sua professione e l'accuratezza del suo agire nei riguardi di me paziente e gli altri pazienti nonché della sua équipe….. A dire il vero sembravano un unico team…. ma il lavoro a cui sono sottoposti questi uomini e donne mi pare eccessivo e stressante, saranno forse in pochi??? Queste persone vanno protette maggiormente, ho avuto la sensazione che siano soprannaturali per quanto devono affrontare in un così breve lasso di tempo, anche emotivamente oltre che fisicamente, ma hanno tempra a dismisura.
Tutto è andato bene per quanto mi riguarda. a parte qualche indicazione e consiglio terapeutico.
Ma ho voluto fermare nella mente e nel cuore una sorta di memoria che possa in qualche modo andare a gratificare queste persone con l'augurio enorme che si può fare a tutti quei sanitari ed operatori di ogni ruolo, che come quelli che ho incontrato si adoperano con dovizia, scrupolosità, amore per la loro missione, affinché vengano tutelati per tutto il bene che svolgono quotidianamente.
Ovviamente ho avuto modo di ricredermi sull'efficienza di un PS del sud e, in particolare, di quello di Lecce, del quale avevo sempre sentito parlare dai locali con scetticismo e critica a volte negativa.
Grazie.
Eccellenza Medicina d'urgenza- Covid D.E.A.
Mia madre è stata ricoverata in medicina d'urgenza del DEA per polmonite interstiziale bilaterale diffusa da Sars Cov 2.
È stata accolta e curata da un'equipe di eccellenza che l'ha sostenuta anche moralmente, e lo stesso è stato fatto con la sua famiglia. Inoltre hanno aiutato e rispettato me, in quanto collega.
Ringrazio con riconoscenza e rispetto il personale medico nella persona del Dr. Martina, Dr. Spro, Dr.ssa Colella, Dr.ssa Stragapede, Dr.ssa Pati, Dr. Pilon e TUTTO il personale infermieristico e degli operatori sanitari, che ogni giorno lottano in prima linea per cercare di lasciare alle spalle questo brutto momento che noi tutti viviamo.
Spero un giorno di potervi stringere la mano.
Il mio plauso va a voi.
Giovanna Tondi
Ringraziamenti
Un grazie per l'attenzione e le cure prestate ad una colica renale destra, con un'infermiera che si dibatteva tra lo svolgere la sua di professione e quella di ausiliaria, ossia per accorciare i tempi visti i dolori che aveva mia cognata, accompagnandola alle varie consulenze da sola senza l'aiuto di colleghi infermieri o ausiliari. Da premettere che una sola infermiera lavorava su due sale e con 2 medici. L'infermiera Anna, umile e cui nonostante tutto non sono mai mancati sorriso e professionalità. Mi chiedo solo se si possa lavorare per 8 o più ore così. Dopo 3 giorni siamo ritornati in Pronto Soccorso e l'infermiere addetto ai codici bianchi e verdi era ancora tenuto a lavorare in quelle tristi e per niente accomodati maniere.
Angina pectoris
Entro in Triage e vengo subito accolta da un'infermiera sveglia, dalla camminata tipo " soldatino", con pochi sorrisi ma che comunicava molto con lo sguardo. Mi ha eseguito subito, ancor prima di prendere i miei dati, un elettrocardiogramma, gli enzimi cardiaci e una gas analisi. Anna è questo il suo nome. Una persona molto meticolosa e professionale che con maestria riusciva a trattare egregiamente e con tanto scrupolo altre 2 persone che stavano male come me (per ovvi motivi non racconterò cosa avessero gli altri 2 pazienti). Mentre lavorava con maestria e diligenza, spiegava ciò che veniva fatto a noi pazienti passo passo e la motivazione del perché di ogni sua decisione.. Dopo 15 minuti arrivai in sala con già metà diagnosi fatta, ossia non era un episodio di angina ma bensì un semplice dolore intercostale che iniziava dallo stomaco e si irradiava dorsalmente e parzialmente negli ipocondri. Dopo 5 ore di osservazione e ripetuti Ecg e marcatori, vengo dimessa. Una persona dal cuore immenso, contraddistinta dall'amore per la sua professione e dalla padronanza nel suo accurato e ponderato agire nei riguardi di noi pazienti e con i nostri parenti. Occhio attento e scrupoloso in ogni minimo sintomo ascoltato e riferito da noi pazienti, ma al termine di tutto un sorriso che riempe il cuore di chi lo riceve. Un augurio enorme che si può fare ad Anna, agli infermieri e ai medici che come lei si adoperano con dovizia, scrupolosità, amore per la loro missione, è che un giorno possano essere ripagati per tutto il bene che svolgono quotidianamente.
Reflusso gastroesofageo
Ci tengo a segnalare la professionalità, la cura e la dedizione che l'infermiera Anna ha nei riguardi dei pazienti. A me, paziente con reflusso gastroesofago, ha subito eseguito un elettrocardiogramma più un prelievo per gli enzimi cardiologici per escludere un infarto, poiché il dolore che avevo era in sede sternale. Fortunatamente mi fu riconfermata dall'infermiera Anna e dalla dottoressa Verdosci che era il reflusso a provocarmi questi terribili dolori. Anna e la dottoressa Verdosci sono 2 grandi professioniste che ti auguri di incontrare se dovessi avere bisogno per un problema di salute. Grazie ad entrambe.
Esiste anche la buona sanità fatta di preparazione
Escissa, finalmente, una escrescenza giudicata da più medici una cicatrice di sebo giovanile a livello del cuoio capelluto. Per l'ennesima volta mi reco in Pronto Soccorso e l'infermiera mi dice, dopo avermi osservato attentamente, se ti fidi di me credo di essere in grado di risolvere questo fastidioso e poco bello da vedere problema che ti ha logorato gli ultimi 8 anni della tua vita. Nella tumefazione non vi era sebo, come sempre mi è stato detto dagli specialisti, bensì un capello che cresceva all'interno di una sacca che si era venuta a creare e che cresceva a vista d'occhio. L'infermiera con un lavoro a dire poco certosino, mi ha estratto un capello incarnato della lunghezza di 12 centimetri. Come non ringraziare ed elogiare un'infermiera che si è rivelata anche più preparata dei medici che negli anni hanno seguito mai risolto il mio problema. L'infermiera si chiama Anna e non finirò mai di essere riconoscente per la professionalità, bravura e pazienza verso il mio problema. Dopo 4 mesi non si è più creato nulla e il bozzo , che mi aveva creato per anni tanto imbarazzo, a tutt'oggi non esiste più. Grande infermiera Anna. Grazie.
Ad Anna, infermiera del pronto soccorso
Ormai andare al pronto soccorso per me era come andare a vivere un supplizio, invece mi devo ricredere perche' questa notte ho trovato un angelo di nome Anna, infermiera professionale, brava e gentile. Grazie veramente, non ho parole per definire la sua professionalità.
Grazie per l'assistenza e le cure prestate
Grazie infinite alla dottoressa Ciccarese e all'infermiera Anna che si sono prese cura di mio padre che era stato portato dal 118 per una accidentale ingestione di diserbante. Grande professionalità, cure e rapporto con il mio papà e noi parenti.
Anna è un'infermiera dalle competenze che raramente (purtroppo) troviamo in campo sanitario, dal cuore enorme e da un sorriso grande, spontaneo e contagioso che aiuta a guarire la preoccupazione delle ore trascorse in un Pronto Soccorso ed ovviamente, in primis, lo stato di salute psico/fisico del paziente.
Grazie dottoressa Ciccarese e grazie ad Anna, siete stati 2 angeli
Trasfusione
Mio marito è stato trattato minuziosamente dall'infermiera Anna e dal dottore Costantini Donato. L'infermiera Anna si è rivelata una grande donna e professionista occupandosi delle 2 trasfusioni fatte durante la notte: arrivava a controllare in punta di piedi, per accertarsi che tutto andasse bene. Non c'è mai stato motivo di chiamarla perché era sempre al capezzale a controllare le sacche e i parametri vitali di mio marito. Quando alle 4.45 siamo stati dimessi, non ha accettato neanche un caffè, dicendoci che lei aveva semplicemente svolto la propria professione. Grande professionista, con una pazienza, educazione e professionalità ineccepibili.
È una persona che mi auguro di ritrovare se dovessi avere bisogno del pronto soccorso. Si è distinta in tutto. Grazie di cuore.
Fratture da incidente stradale
Mia figlia è stata investita mentre si recava a piedi a scuola, da un auto che oltretutto si è dileguata senza neanche prestare i primi soccorsi. In ospedale mia figlia è stata visitata in maniera attenta e accurata e fortunatamente se n'è venuta fuori con 2 fratture ed ecchimosi e contusioni varie. Il dottor Costantino non ha lasciato nulla al caso, lavorando in perfetta simbiosi con l'infermiera Anna. Anna è rimasta nel cuore di Fede poiché professionale e soprattutto materna: mentre lavorava riusciva anche a coccolarla e rassicurarla... Che non è stato facile perché Fede era agitata e spaventata. Anna è una persona grande, dal cuore grande, di un'umanità senza eguali e nel nostro caso si è comportata anche da grande mamma. Grazie per le cure e la dedizione al dottore Costantino e a lei.
Grazie infermiera Anna
Grazie all'infermiera Anna: elevatissima competenza, professionalità ed umanità. Ha avuto una capacità di diagnosi immediata che ne' il medico di base, ne' un medico specialista privato era riuscito a porre (i quali parlavano solo di asma con forte stato ansioso). Confermata poi l'iniziale diagnosi dell'infermiera Anna dalla dottoressa della sala B, di pneumotorace spontaneo.
Mio fratello è stato ricoverato in Chirurgia Toracica dopo 50 minuti dall'accesso in Pronto Soccorso. Ringrazio nuovamente l'infermiera per non aver sottovalutato NULLA. Ogni tanto esistono anche i casi di buona sanità e per questo meritevoli di essere segnalati.
Soddisfattoa e rincuorata
Giugno 2018. La diagnosi di appendicite alla mia bambina SG è stata inizialmente fatta da un'infermiera dapprima professionale, successivamente carismatica che entrò in sintonia da subito con mia figlia di 6 anni. Subito l'infermiera Anna le fece un prelievo di sangue che il pediatra aveva richiesto : niente paure o pianti da parte della bimba, perché l'infermiera Anna, oltre a chiacchierare con S, indosso' un naso da pagliaccio e tutto sembrò un gioco: oltretutto il cateterino che le fu impiantato da Anna, fece credere alla bimba che le avrebbe dato dei super poteri che niente e nessuno poteva avere se non lei.
Ottima la nostra esperienza. Grande la nostra infermiera Anna.
Intervento chirurgico ok.
Esperienza al PS
Dopo esserci recati al Pronto soccorso durante la notte per mio figlio di 13 anni, il ragazzino non è neanche stato visitato, né sottoposto ad alcuna supervisione specialistica: al ragazzino viene fatta una puntura di bentelan e in fretta e furia veniamo dimessi con diagnosi di "nevralgia del trigemino". Dopo 2 giorni di sofferenze, riaccompagnano G. in ospedale, dove addirittura l'infermiera, gentilissima e scrupolosissima, dopo una scrupoloso accertamento sullo stato generale del ragazzino, compila il suo modulo di accettazione e ci accompagna dal medico che si occupava dei codici verdi; arrivati in sala la dottoressa inizia ad alzare il tono della voce e sottovalutava i sintomi di mio figlio, imponendo all'infermiera, che ha mantenuto una calma ed educazione invidievoli, inviando il paziente semplicemente in pediatria. L'infermiera si impunta e risponde al medico che mai avrebbe intrapreso alcun iter e se prima lei (la dottoresssa di guardia) non lo avesse visitato. Dopo visita in Pediatria, otorino, neurologia, Tac, mio figlio viene ricoverato con una neoformazione cerebrale in sella turcica.
Ci chiediamo se non avessimo avuto la fortuna di incontrare un'infermiera così professionale, sempre con il sorriso e una buona parola, testarda e che non si è fatta intimorire dal camice bianco della dottoressa, cosa sarebbe successo e come sarebbe andata a finire. Il bimbo quasi collassava per il dolore e per la dottoressa era solo un ragazzino un po' viziato. Non finiremo mai di ringraziare l'infermiera Anna, di grande professionalità, umiltà, e che sicuramente è una grande mamma.
Troppe poche persone così in questo pronto soccorso purtroppo. Anna è un punto di orgoglio e fierezza per il proprio primario e la propria capo sala. Infermiera e persona adorabile a VITA se mio figlio sarà fortunato.
Pronto Soccorso
In un periodo in cui l’opinione pubblica tende a porre l’accento soprattutto agli aspetti negativi della sanità, io vorrei spezzare una lancia in favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitatitvi delle professioni sanitarie.
Le capacità professionali e tecniche di alto livello dimostrate, la facile accessibilità nei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornare me e i miei famigliari, hanno reso questa mia degenza in PS sicuramente serena, in particolare sottolineo l’onore e la fortuna avuta nel aver incontrato la Dott.ssa Ottoveggio Enza Maria che si e’ distinta per le sue alte qualità professionali ed umane, quelle che fanno di un medico “un bravo medico” e una persona speciale.
Grazie ancora per la sua completa disponibilità verso chi ha bisogno di aiuto e comprensione.
Ferita della mano bambina
Con la presente vorrei comunicare alcune considerazioni riguardo gli aspetti professionali ed umani del personale medico ed infermieristico che si è occupato della mia piccola bambina durante la permanenza in pronto soccorso.
In un periodo in cui l’opinione pubblica tende a porre l’accento soprattutto sugli aspetti negativi della sanità, io vorrei ‘spezzare una lancia’ in favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitativi delle professioni sanitarie.
In particolare sottolineo i miei più sentiti ringraziamenti al giovane dottor Quarta per le doti umane, quelle che fanno di un medico ‘un bravo medico’ e una persona speciale.
Rottura aneurisma dell'aorta addominale
Grazie all'infermiera Anna che lavorava in triage, al suo sapere e alla sua preparazione professionale, mia madre è scampata alla morte: aveva una dissecazione dell'aorta. L'infermiera Anna, con calma e un sorriso rassicurante, dopo aver raccolto i dati e le patologie di mamma, l'ha SUBITO fatta visitare. Non vi dico le parole e gli insulti che ha subìto per aver fatto passare subito la mamma in sala rossa: ma nonostante tutto ciò, la sua calma, educazione e sorriso non sono stati scalfiti da questi utenti maleducati e cafoni. È nata mia nipote ed è stata chiamata Anna perché è grazie all'infermiera Anna se la piccolina ha conosciuto la sua nonna. Grazie Anna, non demorda e vada sempre avanti cosi: solo i professionisti come lei si possono chiamare tali e fanno del Pronto Soccorso un successo. Peccato però che siano pochi..
Grazie all'angelo che abbiamo incontrato
Un enorme grazie all'infermiera Anna Carratta poiché molto professionale, scrupolosa e di un'educazione che non ha limiti. Grazie per aver trattato subito mia madre, capendo ancor prima che venisse visitata la gravità di ciò che era accaduto: mia madre aveva una trombosi venosa profonda. Grazie per la infermiera Anna.
Altissima professionalità ed umanità
L'infermiera Anna si distingue da molti dei suoi colleghi in professionalità, umiltà ed umanità.
Purtroppo per la mia patologia sono costretta a recarmi spesso in Ospedale e una di queste volte ho conosciuto l'infermiera Anna, un angelo di infermiera e di persona, sempre col sorriso sul volto e una buona parola sempre a disposizione dei pazienti. Grande acquisto per il Pronto Soccorso dell'Ospedale Vito Fazzi.
Competenza e celerità
Ottima professionalità all'assistenza. Hanno compreso immediatamente il mio disturbo e mi hanno inviato al reparto otorino per accertamenti.
L'alta qualità dell'assistenza sanitaria non esiste solo al nord! Ottimo!!!
Recensione Pronto soccorso Vito Fazzi Lecce
Pur con personale molto, ma molto ridotto, abbiamo riscontrato un trattamento abbastanza competente e disponibile. Pur non avendo a disposizione un reparto altamente qualificato per questo tipo di patologia, i medici a gli infermieri tutti hanno dimostrato grande competenza e umanità. Alto il sostegno psicologico dei medici nei confronti dei pazienti. Naturalmente è necessario ampliare il numero degli addetti in modo che migliori il servizio offerto da quelli in servizio, che fanno letteralmente salti mortali per assicurare assistenza ai cittadini bisognosi. Bisogna dire ogni tanto le cose buone che ci sono e non sempre denigrare coloro che, nelle loro possibilità, ripeto molto ridotte, fanno più del loro dovere.
Grazie all'infermiere Luciano che, in caso di necessità impellente, mi è stato di grande aiuto pur non conoscendomi.
ben oltre la professionalità
Il giorno 15-05-2011 intorno alle 19.00, per una banale caduta causata da perdita di equilibrio, ho subìto una lussazione scapolo-omerale destra e mia moglie telefona al 118. Arriva una ambulanza a prelevarmi. nonostante io dichiarassi che ero capace di camminare e scendere giù da casa (abito al terzo piano) a piedi in quanto soggetto pesante, intorno ai 120 kg., gli operatori rifiutavano anche dopo mie insistenze e si prodigavano a farmi sedere sulla sedia mobile e a sollevarla per portarmi giù, spezzandosi la schiena per me. molto cordiali e premurosi si sono congedati in pronto soccorso salutandomi e facendomi gli auguri. In pronto soccorso quasi subito i dottori, dopo avermi fatto i primi accertamenti e lastre, in un ambulatorio hanno cercato di ridurre la lussazione, ma siccome io sono alto, robusto e forte, non ce l'hanno fatta e hanno deciso di ridurre la lussazione in anestesia. Più tardi (prima di mezzanotte ero già in camera di degenza) dopo altri esami mi portano in sala operatoria, ove ho riscontrato tanta cordialità, capacità di scherzare e dialogare anche di fatti personali. mi sono seduto sul tavolo operatorio e prima di essere anestetizzato ho voluto dialogare con tutta l'equipe medica, composta se non sbaglio da 4 uomini e tre donne. Un abbraccio a tutti loro che si sono prodigati per me e rendere meno penoso il mio incidente. Un abbraccio all'equipe del 118 che anche loro si sono prodigati per rendere meno penoso il mio incidente. In ricordo di un momento seppur brutto della mia vita, molto bello nello stesso tempo perchè ti fa riaccendere una lampadina di speranza che in una società che va allo sbando per prepotenza e cattiveria, c'è ancora tanta gente che, come nelle favole, si prodiga andando ben oltre la professionalità. Insomma, un sincero ringraziamento, il vostro Gianfranco Dell'Erba.
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