Pronto Soccorso San Raffaele
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Attesa lunga in pronto soccorso
Sono spiacente di dover esprimere un giudizio negativo sul Pronto Soccorso del San Raffaele. Trovo inaudito lasciare una persona di 85 anni (mia mamma) in dolore su una barella per 5 ore. Nonostante i miei solleciti, le solite risposte erano che dovevamo aspettare o potevamo andare da un'altra parte. Solo una dottoressa estremamente gentile si è subito attivata quando le ho esposto il problema e che avrei voluto firmare per fare uscire mia mamma e portarla in un'altra struttura.
Siamo messi male
Dopo 12 giorni e una settimana di Augmentin, è avvenuto il peggioramento della mia situazione.
Ieri mi sono allora rivolto al PS.
10 ore di attesa per sapere che lo specialista (urologo) nella notte non lavora. Quindi si rimanda alla mattina dopo alle 8.30.
Oggi sono le 11.00 e non si sa ancora nulla. Siamo messi male.
La mia opinione sul Pronto Soccorso S.Raffaele
E' con grande rammarico che devo esprimere parere negativo per il PS del San Raffaele.
La struttura è meravigliosa: pazienti comodi e ben distanziati nell'attesa, sale polispecialistiche per le consulenze, tecnologia di avanguardia.
La disorganizzazione e la carenza di personale azzerano però tutto questo.
Un solo medico titolare circondato da zelanti specializzandi.
Un unico medico che gestisce codici verdi e codici rossi.
Attesa interminabile.
Personale infermieristico pessimo: senza alcuna educazione, con aria di sufficienza ed addirittura ironica.
Mi chiedo come un centro di alta specializzazione e di impronta cattolica che dovrebbe mettere al centro la persona, possa permettere un tale biglietto da visita.
Il pavimento era sporco di sangue, con bambini che guardavano atterriti.. Eppure girava personale ausiliario, ma nessuno si è curato di pulire.
Sconcertante davvero.
Nulla da dire sui medici: ho visto una dottoressa stressata che cercava di far fronte alla situazione.
Bisogna assumere medici per dare forza alla organizzazione, e redarguire parte degli infermieri.
Mai vista una cosa del genere.
Pessima esperienza
Siamo stati oggi al PS del San Raffaele e ne siamo usciti incavolati neri. Vi abbiamo portato mio suocero che ha diverse patologie (cardiopatico, diabetico ecc.) al momento con una gravissima forma di psoriasi che gli ha bucato i piedi, quindi impossibilitato a camminare e con braccia e gambe viola per via della cattiva circolazione (e il viso con un occhio chiuso...). Morale della favola, siamo arrivati in ambulanza alle 10.00 di questa mattina e solo alle 18.00 il medico ci ha ricevuti e ci ha detto che lo mandavano a casa. Alla mia insistenza sugli esami sballati (VES altissima, trigliceridi alti, emoglobina inesistente) lui si è girato e se ne è andato lasciandomi lì come una scema. Adesso mi chiedo: ma che razza di sanità è questa? ed io le tasse per cosa le pago? Per avere questo servizio?
Pessima esperienza
Il mio fidanzato si è recato ieri sera al PS alle 21.00 in seguito ad un incidente.
Gli hanno fatto subito RX esami e visita, per poi lasciarlo parcheggiato dalle 21.00. Ora sono le 9.15 ed è ancora lì sulla stessa sedia di ieri sera... dicendo che l'RX non era stata refertata e che il neurochirurgo sarebbe arrivato (ma a quanto pare no!). Avendo altri problemi importanti di salute (ovviamente riferiti ai dottori appena arrivato) non credo che questo sia un atteggiamento professionale degno di un pronto soccorso.
Un incubo
Su indicazione del medico di base, porto mia figlia al PS per sospetta disfunzione renale. Dopo una coda di circa 40 minuti davanti alla porta del triage (siamo arrivati alle 19:40) ci viene assegnato il numero e iniziamo un’attesa infinita per una visita. Alle 00:20, dopo aver chiesto svariate volte di poter essere visitata, senza minimamente essere attenzionati, sfiniti, decidiamo di venir via e recarci altrove.
Nonostante lo scarso numero di pazienti in attesa, i tempi di chiamata tra un paziente e l’altro erano interminabili. Assenza di medici e menefreghismo nel dare risposte. Scortesia e maleducazione all’accoglienza del triage.
Fare il medico dovrebbe essere anzitutto una vocazione. Purtroppo ho notato che la maggior parte dei medici e del personale infermieristico è maldisposta e non ha voglia di assistere il malato. Purtroppo.
Esperienza negativa
Mi presento con mio marito che ha una probabile trombosi. Viene assegnato codice azzurro. Dopo 5 ore di attesa viene visitato e gli viene fatto ecocolordoppler. Diagnosi azzeccata. Somministrano eparina e demandano al medico di base. Peccato venga dimesso senza fare altri accertamenti.
Dopo 2 giorni facciamo Tac toracica in altra struttura e viene riscontrata embolia polmonare. Immediatamente veniamo mandati nel pronto soccorso della struttura dove ci troviamo, per tutti gli accertamenti del caso che avrebbero dovuto essere già stati fatti nel pronto soccorso del San Raffaele.
Il personale del triage l'ho trovato scortese, maleducato e nevrotico. Non sanno molto trattare con i pazienti, pur sapendo che il paziente è malato e cerca di essere rincuorato.
PS da dimenticare
Il calvario inizia il 14 di aprile con dolori lancinanti alla schiena che determinano un passaggio in PS. Antidolorifico ed esami del sangue, dai quali si evince una PRC a 40 che nessuno considera.
Dimesso dopo 5 ore, gli stessi dolori debilitanti vengono mitigati con tachipirina. I dolori diventano insopportabili al punto che si ripropone un passaggio in PS. Il 10 maggio prelievo, PRC a 80, antidolorifico e a casa. Il 13 nuovo passaggio in PS con esami sangue, PRC a 124, antidolorifico ma trattenuto nella notte. Dimesso e il 15 di nuovo in PS. La svolta. Se si esclude la giornata del 13, l'esperienza in PS e' stata pessima. Abbandono totale. Alla domanda se non fosse il caso di accertare la causa mediante risonanza o altra indagine radiologica, la risposta e' stata : sono indagini di secondo livello e non previste. Quindi uno in autonomia prenota altrove o lì stesso l'indagine e poi si ripresenta con il referto. Nel frattempo i dolori capiscono le esigenze organizzative ed amministrative della struttura e si placano. Vergogna!!!
Faccio presente di avere un fondo assicurativo e dopo 15 minuti si presenta l'amministrativo che, espletate le pratiche, mi permette dopo circa un'ora il ricovero in camera singola. E' stata un'esperienza squallida e penosa in virtu' delle condizioni del paziente privo di qualsivoglia autonomia- indipendenza completamente disattese da chi avrebbe dovuto farsene carico.
Personale in accettazione
Sabato mi sono recato al pronto soccorso per via dei seguenti sintomi riferiti al personale in accettazione: dolore toracico, palpitazioni, temperatura costante a 37,2 da 10 giorni, affanno.
Di turno c’erano un ragazzo e una ragazza sui 25-30 anni. Il ragazzo mi fa un tampone e mi dà codice BIANCO (non ha fatto nemmeno un ecg...). Mi dice che ci sarebbe stato un pochino da aspettare. Avevo 7 codici verdi davanti. Dopo 5 ore d’attesa (alla faccia del pochino da aspettare), sempre con gli stessi sintomi descritti prima e continue richieste invane fatte allo stesso personale (con risposte del tipo “sì ora controllo”.. ma in nessuna circostanza ha mai controllato e dato riscontro), avevo un solo codice verde davanti. Improvvisamente, altri 8 codici verdi mi passano davanti, diventando il NONO numero. Di conseguenza avrei dovuto aspettare almeno per altre 5 ore. Incazzato mi reco dal ragazzo in accettazione (di cui ho foto e video) chiedendo spiegazioni. Mi dice con aria da sbruffone “eh ma tu sei bianco, tutti i verdi hanno priorità su di te”.
Conclusione: sono andato via, mi sono recato al SAN CARLO elencando gli stessi sintomi, mi hanno fatto un ELETTROCARDIOGRAMMA in 5 minuti più altre analisi di approfondimento. Personale in accettazione professionale e gentile. Altro standard senza dubbio.
Al PS in ambulanza
Signori non ci siamo. Non è possibile che una persona di 82 anni arrivi in ambulanza alle 18:00 e alle 01:20 non si sappia praticamente niente! Organizzatevi per fare un minimo di assistenza ai parenti. Poi, intanto che ci siete, un bel corso di educazione al triage non sarebbe male!
Arrabbiata è poco..
Tutto quello che funziona al PS del San Raffaele sono i tabelloni, le porte scorrevoli, il dispenser del disinfettante mani e macchinette del caffè. Tutto il resto, cioè il dignitoso rispetto per chi soffre e si reca lì non per passare una giornata diversa ma per necessità di salute, mi dispiace dirlo ma non funziona.
PS nuovo: una cattedrale costruita nel deserto
Sono stato un accanito sostenitore del San Raffaele e per 30 anni sono stato assistito da èquipe mediche preparate e disponibili. Adesso tutto è cambiato, è scomparsa la parte umanitaria, con dedizione assoluta all'accumulo di soldi. Premesso che sono portatore di bypass coronarico, diabetico, con insufficienza renale cronica e altro, dopo una biopsia alla prostata, forse per eccessi di antibiotici o altro (che non hanno saputo o voluto cercare) sono saltati tutti i parametri. La pressione da 170 è scesa a 99, la glicemia sempre normale è saltata a valori mai visti - oltre 350 - più altre cose che non sto a elencare per amore di patria.
Mi reco al Pronto Soccorso nuovo al mattino alle 8.00 e mi dimettono la sera, con io che ritorno a casa con gli stessi malanni. Mi reco dopo qualche giorno ancora al pronto soccorso, mi parcheggiano su una barella dove rimango per 2 giorni e 2 notti. Mi hanno fatto una serie di esami ben pagati dalla Regione, non ho visto un camice bianco, in 3 giorni non ho visto un medico e, nonostante le richieste di mia moglie, sono stato dimesso esattamente come sono entrato.
Allora mi sono poi recato nella struttura di Cernusco sul Naviglio e, sempre a spese della Regione, sono stato visitato da 3 medici in 2 ore di visita e ricoverato il giorno dopo.
Morale: nella struttura privata 3 giorni senza vedere un medico; nella struttura pubblica (ospedale Uboldo Cernusco sul Naviglio) sono stato visitato da 3 medici, tra cui anche un primario in tuta da lavoro. A Cernusco ho ritrovato la competenza e la umanità di tutto il personale.
Sconsiglio il pronto soccorso del San Raffaele
Sconsiglio questo pronto soccorso e suggerisco di recarsi presso altre strutture. Tempi di attesa troppo lunghi, maleducazione al triage, eccessiva difficoltà a comunicare con i medici anche solo telefonicamente, personale sanitario poco disponibile. Da rivedere. Certamente non all'altezza della fama di questo ospedale.
Pronto soccorso
Ho portato con autoambulanza mia mamma novantenne al pronto soccorso poiché era in stato comatoso. Naturalmente io non ho potuto entrare con lei per protocollo covid. Dopo 4 ore di attesa ho chiesto notizie al triage e l'infermiera, molto scocciata e maleducata, mi ha detto che la mamma non era ancora stata visitata e di attendere. Dopo quasi due ore ho richiesto notizie e la stessa infermiera mi ha fatto entrare nello studio medico perché stavano visitando la mamma. Ho trovato la mamma congelata, senza un telo per coprirla ed ancora in stato comatoso. La dottoressa mi ha fatto domande sulla patologia e mi ha detto di andare a casa che mi avrebbero contattato loro il mattino successivo. Una grande insensibilità. Chissà, se fosse stata la loro mamma o nonna, avrebbero avuto lo stesso comportamento?
ATTESA: più di 5 ore!
Ci sono persone in attesa al triage da 5 ore e non sono ancora state visitate. Avranno anche un codice verde, ma non è possibile attendere così tante ore. Piuttosto non vengano prese in carico del tutto e dirottate verso altre strutture, oppure propongano una visita a pagamento se al triage ritengono che non siano casi da PS ma da visita del medico di base. Più di 5 ore di attesa sono ingiustificabili in un PS neanche eccessivamente affollato, visto che nelle 5 ore sono arrivati 7 pazienti in tutto, di cui 3 gialli e 4 verdi.
Insufficiente
Portati al PS dopo un incidente, io e il mio bambino siamo stati trattati male: almeno 6 ore per fare 2 lastre e non essere né assistiti nè visitati. Il mio bimbo dimesso senza neanche essere visitato. Una vergogna. All'uscita lasciati da soli pieni di borse, ci hanno tolto anche il carrello per trasportarle ed io, lesa dall'impatto incidentale, ho camminato per almeno 700 metri da sola con borse e bambino. Senza parole.
Allucinante
Trauma al collo in un ragazzino di 14 anni, mio figlio, che si è fatto male alla partita di calcio. Siamo arrivati con l'ambulanza, codice arancione. In effetti ci hanno chiamato quasi subito per fare le lastre. Ma poi nulla. Lasciati ore in corridoio, fra pazienti affetti da varie patologie, bambini urlanti, ubriachi molesti lasciati vagare tra le persone sofferenti come nulla fosse. Dopo 4 ore di attesa, senza mangiare nè bere, senza potersi sedere, alle nostre rimostranze hanno risposto con arroganza e sufficienza, dicendo che la prassi erano 6 ore di osservazione. La verità è che non c'era l'ortopedico disponibile per vedere le lastre, quindi hanno lasciato mio figlio per ore nel corridoio del PS. Superficialità, noncuranza e cinismo sono le uniche cose che abbiamo trovato in abbondanza. Alla nostra richiesta di lasciarci finalmente andare a casa, hanno avuto anche il coraggio di chiederci perché ci fossimo recati all'ospedale. A questo punto me lo domando anch'io: se non c'è il medico, cosa serve far rimanere un paziente in attesa per ore? La parola osservazione, poi, ha un significato. Parcheggiare e osservare non sono la stessa cosa. Nel frattempo però, ho avuto io il tempo di osservare: alcuni lavorano con coscienza, sono umani e disponibili verso i pazienti. Altri invece muovono l'aria, continuano a spostarsi nel corridoio fingendo di essere occupati nel fare qualcosa e, appena interpellati, si defilano, lasciando ad altri le incombenze sgradite. Suggerisco alla direzione sanitaria di monitorare meglio il personale. Per quanto mi riguarda non ci metterò mai più i piedi.
19 ore...
Ho trovato un medico internista giovane e preparato (GDT). Ma la competenza di un medico non è sufficiente a compensare 19 ore di permanenza in PS. Ingresso alle 18.15 del sabato, visitato alle 00.39, esami diagnostici fino alle 2.30, parcheggiato in una barella al freddo fino alle 6.00, spostato al caldo dalle 6.10 e dimesso (dopo alcuni solleciti) alle 13.15 della domenica. Davvero troppo. Anche considerato che ero un codice verde, in alcuni momenti tra le 18.00 e mezzanotte e mezza c'era davvero poco movimento. E poi poca trasparenza su cosa accade, quali sono i processi, gli step da seguire, eccetera..
Mai più al PS San Raffaele
La dottoressa ha atteso oltre 3 ore, e quindi la fine del turno, per non dare un giudizio ed una corretta diagnosi sul paziente.
Voto 1 perché non presente lo 0.
Ingresso al PS ore 11.57. Visitata alle 18.19. Dimissione ore 22.47.
Esperienza negativa al pronto soccorso
Brutta esperienza al pronto soccorso del San Raffaele, mi spiace scrivere questa critica anche perché al San Raffaele mi sono sempre trovata bene nel fare le visite o esami ed è anche per questo che mi sono recata lì dolorante per un ascesso anale e emorroidi esterne trombizzate. L'attesa di 4 ore non mi è pesata più di tanto, anche perchè ci sono casi più gravi e urgenti da curare e questo lo comprendo benissimo. Il problema vero e' stato il chirurgo Tamburini che mi ha "visitata" senza umanità, mettendomi in una condizione di soggezione e imbarazzo e provocandomi forti dolori anche nella semplice esplorazione rettale (non è la prima volta che la faccio soffrendo di emorroidi) in posizione prona (???), e senza lubrificante. Alle mie urla di dolore diceva di rilassarmi.. sfido chiunque in quei casi a tenere la bocca chiusa e a subire in silenzio; non vi racconto il resto sull'ascesso. L'unica cosa che vi voglio dare e' un consiglio spassionato: se avete un problema di urgenza proctologico e vi trovate da quelle parti, chiedete chi c'è di turno.. Non aggiungiamo dolore gratuito al dolore.
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