Pronto Soccorso San Carlo
Recensioni dei pazienti
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Pessima assistenza
Non ti prende in considerazione nessuno e, anche quando ci sono 2 persone in croce (raro), con meno di 5 ore di attesa non te la cavi. Così, anche se stai male, ad un certo punto preferisci andartene a casa..
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Il pronto soccorso del San Carlo si distingue per essere uno tra i peggiori pronto soccorso. Rinnovare l'estetica non è servito a migliorare la qualità. Ore e ore di attesa, e spesso non è perchè ci siano tante persone, bensì perché fanno passare altri casi (e non è detto che siano situazioni più gravi), o perché nel cambio del personale si perde più di un'ora prima che tornino attivi.
Insomma, è come sfidare la sorte, i più fortunati se ne vanno dopo tre ore, gli altri passano anche 7- 8 ore senza ricevere nessuna informazione. A volte sembra che persino il personale si dimentichi di te.
E qui si creano le tante polemiche del perché i pazienti che vengono al PS finiscano per fare scandalo con il personale, o andarsene via con i propri dolori... Come dire, meglio stare male ma a casa, che stare male in un posto pieno di ammalati e per di più senza cure.
Ci sono le piccole mosche bianche nel personale che si mostrano gentili e comprensivi nel loro lavoro, ma sono appunto rari e non possono fare molto per te.
Nel mio caso sono passate 7 ore e ancora adesso non ho notizie, come se il mio nome fosse sparito dall'elenco dei medici, non hanno ancora detto niente e tantomeno si hanno notizie su gli esami effettuati (circa dure prima). Figurarsi a chiedere in giro, si lanciano la patata bollente e rispondo pure male.
Abbandonate ogni speranza
Personale scontroso, per niente empatico. Sono stata abbandonata su una sedia a rotelle per 7 ore senza ricevere aiuto o un bicchiere d'acqua, più volte chiesto. Alla fine dopo, che mi hanno informata che dovevo aspettare ancora qualche ora perché c'erano troppi codici rossi (io ero verde), me ne ne sono andata.
Pronto Soccorso : grazie
Grazie per le cure prestate dopo incidente stradale, la gentilezza e il rispetto. Ricordo l'infermiere signor Nicola ed il Dr. Bibiano, ma ringrazio tutti ma proprio tutti coloro che ci hanno visitato, accolto e confortato.
Buona vita a tutti voi.
Barbara e Giovanni
PRONTO SOCCORSO PESSIMO
Arrivo in PS alle 21.15 per dolore atroce al basso ventre e difficoltà a minzionare. Resto in attesa fino alle 3.30 di notte senza essere chiamata minimamente, nessuno che aggiorni su niente. Dalle 2.00 ero l'unica in pronto soccorso insieme ad una signora che era già stata visitata. Una presa in giro bella e buona.
Pronto soccorso
Mi sono recata al p.s. per un dolore all'altezza del cuore. Al triage hanno eseguito subito esami del sangue ed elettrocardiogramma, poi mi hanno lasciata per 4 ore senza alcuna assistenza. Dopo 4 ore ed un cambio turno, ho firmato per andare via, senza essere visitata. Questa è la nostra sanitá!?
Ringraziamento
Ottima esperienza, dottore e assistenti professionali e gentili.
Gentilezza e professionalità
Volevo registrare un encomio per il reparto di Ortopedia e l'accettazione del pronto soccorso dell'ospedale San Carlo.
In particolare volevo segnalare la gentilezza e professionalità delle infermiere: Prino Anna e Esposito Alessia e della ortopedica Lettera .
Molto umane nel ricevere e gestire i pazienti.
Ritengo che sia giusto segnalare anche aspetti positivi e non solo negativi dei vostri collaboratori.
Le infermiere pronte ad ascoltare ed eventualmente a calmare i pazienti spaventati, la dottoressa molto gentile e professionale.
Grazie mille.
Ringraziamenti
Sono stato al pronto soccorso del San Carlo a Milano alle 17.00 di mercoledì 28 aprile 2021 e vi sono rimasto sino alle 11.30 di giovedì 29 aprile 2021. Sono stato trattato come meglio non potevo sperare.
Ringrazianento
Un ringraziamento alla dottoressa Marzia De Lorenzo per avermi curato. Le auguro tutto il bene possibile.
Elogi dottoressa Serena Marra
Che bella esperienza.
Professionale e cortese, ma con qualcosa in più: grazie Dottoressa Marra
Lei sarà un grande medico
Cordialmente,
Davide Alberti
Ottimo
Purtroppo per motivi di salute giro un po' di ospedali milanesi... Negli ultimi anni questo pronto soccorso ha rivoluzionato sia il personale che l'organizzazione, decisamente in meglio!
Hanno creato uno stanzone in cui ti fanno i prelievi subito e la terapia in modo da accorciare l'attesa, un po' come nei film americani, poi ti smistano nelle sale visite.
Sinceramente non posso che fare i complimenti a tutti, si vede che ci mettono passione in quello che fanno anche se con mezzi limitati, competenti, gentilissimi, tanti giovani, le volte in cui son venuto mi son trovato bene e anche mia moglie che era in sala d'attesa è stata sempre informata sulle mie condizioni e non ha vissuto con angoscia l'attesa.
In un momento in cui la sanità è in crisi, ci vogliono posti e persone così, grazie!
Grazie ...Grazie ...Grazie!!!
Molte grazie al team del pronto soccorso (pomeriggio dell'8-7-2019)che mi ha salvato la vita. Nel pomeriggio dell'8 luglio scorso mi trovavo all'accettazione del pronto soccorso, quando all'improvviso sono collassato. Immediatamente vengo portato in sala rianimazione, dove si sono verificati altri tre episodi. Per un'ora circa sono stato nell'aldilà, i miei familiari disperati…...Ma ecco che tutto il personale di rianimazione del Pronto Soccorso è riuscito ad acciuffarmi per i capelli e portarmi nell'aldiquà. Sono commosso… Grazie, grazie … grazie. Gaspare Leonardi
Pronto soccorso da evitare in ogni modo
A causa di una caduta domestica, mia madre (86 anni) è stata portata in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Carlo Borromeo di Milano.
Dopo 18 ore di patimenti nel corso delle quali noi e la paziente siamo restati privi di qualsiasi informazione e assistenza, abbiamo riportato a casa mia madre in una condizione di grave sofferenza dalla quale faticherà a riprendersi.
Considerando la semplicità del caso, non esprimo un giudizio sulla competenza tecnica, ma rilevo che gli infermieri mediamente hanno espresso un livello professionale e una capacità di assistenza decisamente più elevata rispetto a quella dei medici. Penso altresì che le figure apicali responsabili del servizio abbiano responsabilità sostanziali per la pessima organizzazione e prestazione del servizio stesso.
Di seguito i dettagli.
Dopo i primi accertamenti, per mancanza di medici competenti in fascia serale, la paziente è stata parcheggiata tutta le notte in un corridoio insieme ad altri malcapitati, sofferenti, abbandonati a sè stessi, senza la minima assistenza necessaria e sotto le luci al neon. Ciò, nonostante l’afflusso al servizio fosse limitato e ci fossero molti spazi più adeguati non utilizzati.
Increduli ci siamo organizzati per assisterla durante la notte, altri non hanno potuto.
Sfiniti dopo questo trattamento, abbiamo atteso tutta la mattina successiva l'arrivo del medico specialista, la quale dopo un consulto di 3 minuti ci ha confermato quanto già ampiamente noto la sera prima (costole rotte e fratture vertebrali), dandoci indicazioni del tutto generiche sul tipo di assistenza che avremmo dovuto dare dopo la dimissione prevista in mattinata. Su nostra richiesta di istruzioni più concrete, ci hanno indirizzati a comprare quanto necessario nel negozio di fronte all'ospedale, sempre aperto secondo loro, ma che essendo domenica risultava ovviamente chiuso.
Senza alcuno tipo di informazione abbiamo atteso altre ore perchè la paziente venisse dimessa, a un certo punto ci è stata confermata la dimissione insieme a una lista di servizi di ambulanza che avremmo dovuto contattare per il rientro a casa: su circa 20 numeri di telefono, i più erano inattivi o non operativi la domenica.
Finalmente, dopo aver prenotato a a fatica l’ambulanza, colpo di scena: il medico responsabile prende coscienza delle costole rotte (fatto già ampiamente acclarato la sera prima!!), blocca la dimissione e dispone l’esecuzione di una ecografia.
Dopo ulteriori ore di attesa immotivate, ci viene riconfermata la dimissione, troviamo un’altra ambulanza e dopo un’ora e mezzo e numerosi solleciti, alle 16.30 del giorno dopo mia madre è tornata a casa in uno stato pietoso.
Completa il quadro un verbale di dimissione privo di qualsiasi utilità e addirittura controproducente per le successive necessità di assistenza della paziente.
Come diceva il Poeta “Lasciate ogni speranza voi che entrate”.
RINGRAZIAMENTI
RINGRAZIO LA DOTTORESSA FRATI PER LA COMPETENZA, PER LA DIAGNOSI E PER LA PROGNOSI, CHE E' STATA ACCURATA E HA DATO SUBITO OTTIMI RISULTATI. GRAZIE.
(VISITA PRONO SOCCORSO DEL 13-7-2017).
Trauma cranico
In data 29.3, verso le 19.00, mia madre si è presentata al PS con trauma cranico con grossa perdita di sangue. Accettata con codice giallo, è stata medicata e fasciata e messa in attesa nella sala triage.
Dopo circa 3 ore l'hanno trasferita in traumatologia, sempre nel pronto soccorso (mi pare si dica rivalutazione) e qui è stata lasciata 24 ore in corridoio con gente che andava e veniva, altri malati, correnti d'aria e luce sempre accesa.
Le hanno fatto la Tac e solo verso le 2.30 del mattino seguente hanno dato esito e chiesto di rimanere ricoverata per almeno 12 ore.
Di ore ne ha fatte 24, sempre in corridoio perchè non c'erano stanze (A MILANO...) e, cosa più deplorevole, in mezzo a parenti incazzati, medici che vanno e vengono, muratori e elettricisti che lavorano nei pressi. A proposito, l'avevano parcheggiata proprio davanti ad un grande quadro elettrico (pericoloso...) e oggi pomeriggio verso le 15.00 (era ancora in attesa.. di cosa non si sa) alcuni operai l'hanno spostata perchè dovevano riparare il quadro..
Senza dimenticare medici e infermieri: l'ultimo che l'ha visitata verso le 20.30 di oggi, è stato proprio cafone e incompetente. La cosa che fa arrabbiare è che tra medici non si parlano, ognuno viaggia per conto suo. Lo dimostra il fatto che mia madre una anno e mezzo fa è stata operata al San Carlo per un tumore sulla testa (ad oggi ferita ancora aperta...) e ad ogni medico che l'ha visitata in questi 2 giorni ha dovuto ripetere che era stata operata... Ma perchè non lo sapevano?? (scusate ma la cartella di ricovero non viene letta??).
Incompetenza
Immobilizzata da giorni da un atroce dolore lombare, mi reco in p.s. in ambulanza. Dopo triage lungo perché sono una paziente portatrice di patologie croniche, vengo accettata in codice giallo. Mi chiamano presto in traumatologia (ma avevo detto di non aver subìto traumi..). Il medico che mi visita riceve una chiamata nella quale precisa che lui è lì di passaggio in attesa del collega. E va beh. Mi fanno una flebo di paracetamolo, radiografia, attesa, rivalutazione con il medico titolare che è arrivato e che nemmeno si alza dalla sedia. Dalla RX non si evince nulla di particolare, trattasi quindi di forte contrattura muscolare da trattare con riposo e analgesici. Dimessa in codice bianco (anche se non posso camminare), dopo due giorni di inferno vado a fare una risonanza: ernia esposta in L5 e S1 da operare. E vorrebbero anche che pagassi il ticket!
Pessima esperienza
Per ben tre volte ci siamo recati in pronto soccorso con ambulanza e siamo stati rifiutati. Che dire.. una sentenza di condanna per i medici del pronto soccorso. La ragazza, affetta da insufficienza renale, è poi morta.
Problemi ortopedici e rischio urgente
Sono arrivato in ambulanza per rischio trombosi a seguito di 6 giorni di immobilità a letto per ernia del disco. Immediata valutazione codice giallo. In pochissimi minuti ero già visitato da due dottori che hanno escluso il problema trombosi. Mi hanno praticato cortisone e tenuto in una stanzetta singola del pronto soccorso. La mattina alle 8.00 erano già attivi a studiare il mio caso e alle 9.00 il neurochirurgo mi ha visitato escludendo che una specifica sintomatologia dolorosa dipendesse dall'ernia e rimandandomi all'ortopedico. L'ortopedico mi ha intervistato e visitato a fondo, capendo che c'era un problema all'anca concomitante all'ernia. Fatte radiografie, scoperto e confermato il problema e la terapia. Alle 11 circa mi hanno dimesso e assunti i farmaci prescritti dopo 1 ora mi sono alzato senza dolori e ho finalmente camminato. Competenza, efficienza e non meno importante la cortesia a tutti i livelli, mi hanno a dir poco stupito. BRAVI ECCELLENTI. Grazie, il mio futuro gioverà delle vs. diagnosi.
IL PEGGIOR REPARTO DI QUESTO OSPEDALE
SENZA ENTRARE NEL MERITO DELLA PROFESSIONALITA' DEGLI OPERATORI SANITARI, IL PRONTO SOCCORSO DEL SAN CARLO E' UN VERO INCUBO PER CHI CI APPRODA. IN PARTICOLARE PER QUANTO RIGUARDA MEDICINA, I TEMPI DI ATTESA SONO LUNGHISSIMI, TRA LA PRIMA VISITA E LA RIVALUTAZIONE TRASCORRONO MEDIAMENTE 9- 12 ORE. PAZIENTI IN ATTESA SU SCOMODE SEDIE O SU ALTRETTANTO SCOMODI LETTINI. I FAMILIARI IN ALTRA SQUALLIDA SALA DI ATTESA SENZA POTER ASSISTERE IL MALATO. HO AVUTO E HO TUTTORA FREQUENTE NECESSITA' DI ACCEDERE A QUESTO PRESIDIO, IN QUANTO OSPEDALE DI ZONA, E OGNI VOLTA RILEVO LE MEDESIME CRITICITA'. ALTRO CHE CODICE ETICO COMPORTAMENTALE! I MALATI SONO QUASI SEMPRE LASCIATI A SE' STESSI CON LA SCUSA DELLE EMERGENZE. OGGI HO RIPORTATO A CASA MIO PADRE, NOVANTENNE AFFETTO DA NUMEROSE PATOLOGIE, SENZA REFERTO DI DIMISSIONE IN QUANTO LA DOTTORESSA CHE DOVEVA REDIGERLO ERA IMPEGNATA IN RIANIMAZIONE QUINDI... PECCATO CHE MIO PADRE FOSSE NEL FRATTEMPO SFINITO DA BEN 15 ORE DI PERMANENZA IN PRONTO SOCCORSO, SENZA AVER MANGIATO NE' DORMITO. POSSIBILE CHE NON CI FOSSE NESSUN'ALTRO MEDICO DISPOSTO A METTERE UNA FIRMA SU UN FOGLIO DI DIMISSIONI??
Ottima assistenza della sala emergenze
Il 25 maggio alle ore 17.00 circa sono stato vittima di un incidente motociclistico, avvenuto in provincia di Pavia: trasportato in pronto soccorso a Vigevano, dove mi sono state prestate le prime cure ed effettuati tutti gli accertamenti del caso, ho chiesto di essere trasferito la stessa sera presso l'ospedale San Carlo Borromeo.
Al mio arrivo in pronto soccorso sono stato portato in sala emergenze viste le mie condizioni di salute, ove subito sono stato oggetto di assistenza professionale. L'anestesista ha provveduto ad incanularmi la vena femorale in quanto in nessuna altra parte del corpo v'era possibilità di accedere ad una vena, sono stato riempito di flebo e, cosa importante, di una dose massiccia di farmaci per combattere il dolore, dovuto e fratture complesse del polso sinistro e delle ustioni provocate dall'asfalto (causate da una escursione su di esso per circa 30 metri) che erano presenti in tutto il corpo. Il personale infermieristico è sempre stato presente ed attento, così come il chirurgo e l'ortopedico di turno, gli anestesisti mi hanno prestato assistenza continua per tutto il corso della permanenza in sala rianimazione, nel corso della notte sono stato sottoposto ad ulteriori indagini diagnostiche sempre seguito e trattato con il massimo rispetto e non ultima cosa, con umanità e sensibilità. Voglio ringraziare, a distanza di mesi, l'operato del pronto soccorso e di tutto il personale medico ed infermieristico che mi è stato vicino, professionalmente ed umanamente, nel corso di quel giorno sfortunato.
Manca lo ZERO come voto
Sabato mattina prendo l'antibiotico; pomeriggio estraggo un dente sotto anestesia locale; qualche ora dopo mi riempio di macchie rosse; vado dalla guardia medica che pensa sia un reazione allergica, mi fa smettere l'antibiotico ma si raccomanda, nel caso in cui dovessi peggiorare il giorno dopo, di andare al pronto soccorso! Vado in questo posto (lo chiamo posto perché pronto soccorso non si può chiamare). Mi presento con tutto il corpo pieno di macchie e puntini rossi e gonfi, faccia gonfia e rossa e febbre a 38. Dopo 8 ore di attesa con codice verde mi visitano in Medicina, mi fanno un prelievo di sangue per vedere cosa succedeva... attendo gli esiti... Dopo quindi 10 ore di pronto soccorso dimessa con diagnosi: FEBBRE!!! Parole del medico: "non capiamo cos'hai potrebbe essere morbillo o rosolia... Domani mattina vai a fare degli esami del sangue più specifici perché sai, ormai a quest'ora non li facciamo più (come se io fossi appena arrivata! E arrivata tardi... peccato che io sono entrata alle 16.00 e uscita alle 2.00 di notte!)". Morale della favola: 10 ore al pronto soccorso, esito febbre per mandarmi a casa, nessuna cura, nessuna diagnosi, ticket da pagare! Nuovi esami del sangue da pagare! Per poi cos'era? Una reazione allergica all'antibiotico...
Reparto Medicina d'Urgenza
Nostro marito e padre è stato ricoverato presso il reparto di medicina d'urgenza il 6 febbraio 2014. Secondo il vostro parere professionale, a seguito delle cure prestate, è stato ritenuto stabile nelle condizioni e purtroppo non più sottoponibile a trattamenti d'emergenza, né a terapie idonee a migliorare il suo compromesso stato di salute. Pertanto, il 19 febbraio lo abbiamo destinato ad una struttura più adeguata ad assistere le sue condizioni.
Ci teniamo con tutto il cuore a ringraziare tutto il personale, medici, caposala e infermieri per la grande professionalità dimostrata, ma soprattutto per il livello di comprensione umana che avete usato nei nostri confronti, familiari sconvolti di fronte ad un evento difficile da accettare e capire a causa dell'amore che ci lega a lui. In nessuna circostanza abbiamo percepito che quell'uomo, per voi, fosse solo un malato fra tanti e lo abbiamo apprezzato particolarmente, ci è giunto vivo lo sforzo che vi impegnava quotidianamente nella ricerca di una soluzione alla sua sofferenza.
Oltre ogni critica sulle carenze del sistema sanitario italiano, magari anche destinate alla vostra struttura, vi manifestiamo i nostri più sentiti ringraziamenti e vi rinnoviamo la nostra stima.
Pronto soccorso
POICHE' ERA UN CODICE VERDE, HO ATTESO IL MIO TURNO (DALLE 12.30 CIRCA ALLE 7.30 CIRCA), POI MI HANNO FATTO UN PRELIEVO E POI IL CARDIOGRAMMA (ERA L'8.12.2012, GIORNO DEL MIO COMPLEANNO). TUTTO IL PERSONALE, INFERMIERI E DOTTORESSE, FIN DALL'ACCETTAZIONE SONO STATI GENTILISSIMI. PORGO A TUTTI, MEDICI E INFERMIERI DEL PRONTO SOCCORSO, FERVIDI AUGURI PER UN LIETO NATALE.
PRONTO SOCCORSO SCARSISSIMO
QUALCHE MESE FA MIA FIGLIA HA AVUTO UN INCIDENTE STRADALE ED è STATA PORTATA CON IL 118 ALL'OSPEDALE SAN CARLO PER DEI CONTROLLI... UNA VERA VERGOGNA! PERSONALE STRAFOTTENTE, MENEFREGHISTA E ANCHE POCO COMPETENTE... GRAZIE A DIO SI TRATTAVA DI UN SOCCORSO CODICE VERDE. E' STATA TRATTENUTA TUTTA LA NOTTE (DA MEZZANOTTE E DIMESSA ALLE 8.00 DEL MATTINO PER FARE UNA LASTRA E MEDICARE UNA PICCOLA FERITA AL GINOCCHIO), SU UNA BARELLA CON IL P.S. PIENO DI UBRIACONI CHE VOMITAVANO OVUNQUE.. PER FORTUNA NON ERA UNA COSA GRAVE! NON SONO NEPPURE RIUSCITI A MEDICARE L'UNICA FERITA CHE AVEVA AL GINOCCHIO... SI è DOVUTA RECARE, DOPO UNA VENTINA DI GIORNI, ALL'OSPEDALE NIGUARDA, PER ESTRARRE FRAMMENTI DI VETRO LASCIATI NELLA FERITA DAL MEDICO DI GUARDIA QUEL GIORNO...
UN CONSIGLIO SPASSIONATO: RIVOLGETEVI AD ALTRI OSPEDALI!
Incapacità nel dare le precedenze
Ieri notte (4/10/2012) mio padre mi ha portata al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo, Milano, a causa di una colecistite fortissima che nemmeno i medicinali hanno calmato e che da ore mi provocava strazianti dolori; i dolori sono stati così forti da farmi addormentare e contorcere mani, braccia, piedi e non sentivo più nemmeno il viso (sentivo un formicolio ovunque), non riuscivo a camminare e avevo la pressione molto bassa.
Mi hanno dato un codice verde e lasciata lì col mio dolore in sala d'attesa, con un mare di gente con il mio stesso codice che stava sicuramente male, ma non da contorcersi.
Mio padre ha chiesto all'infermiere se fosse possibile aiutarmi, magari con un medicinale, mentre aspettavo il mio turno (non saltare il turno) e quello ha risposto "Tutti stanno male e la precedenza è in base all'ora di arrivo..".
Capito? che professionalità! Mio padre si è arrabbiato e questo infermiere anziché capire come stavo continuava a preoccuparsi di insultarci.
Alla fine, quando mi hanno finalmente portata in chirurgia 1, non riuscivo nemmeno a respirare. Lì ho trovato un medico e un'infermiera poco gentili, poco pazienti e che si stavano arrabbiando del fatto che da sola non riuscissi ad alzarmi e mettermi sul lettino.
Innervositi come se apposta non riuscissi a parlare (ormai respiravo a fatica)... sono riuscita a implorare di aiutarmi a distendermi le mani perché erano così contorte da sentire un dolore enorme alle ossa, come se si stessero spezzando.
Continuavano a fissarmi e non facevano nulla. Mi hanno dato un ansiolitico, ma continuavano a fissarmi e dirmi di calmarmi, senza nessuna umanità, senza aiutarmi a non farmi male da sola con le mie stesse dita.
Poi mi hanno messo una flebo e piazzata su un lettino in una rientranza del corridoio, in mezzo ad altra gente, abbandonata lì sui propri lettini fino al prelievo di stamattina.
Io spero di non stare più così male, ma comunque non consiglio questo pronto soccorso perché tra l'infermiere maleducato e i medici scocciatissimi, fanno davvero di tutto per farti andare via spontaneamente.
Pronto soccorso pediatrico ok
Fortunatamente, rispetto al pronto soccorso "adulti", questo è tutta un'altra cosa.
Le dottoresse che hanno visitato mia figlia sono state competenti e coscienziose.
Peccato che poi si cresca e sia necessario rivolgersi al pronto soccorso "adulti".
Forte lombalgia in persona anziana
Scriverò due commenti, uno per il pronto soccorso ortopedia ed uno per quello pediatrico, visto che fortunatamente sono separati.
Questo commento si riferisce a quello di ortopedia.
Situazione: ore 6.00 del mattino del 13 agosto, pronto soccorso vuoto (quale onore), eseguita radiografia lombo sacrale dopo mezz'ora dall'arrivo (tempistica ok); alle ore 9.00 del mattino nessun medico o infermiere si fa vivo, il pronto soccorso era ancora deserto, nessun altro paziente in attesa.
Bussiamo alla porta del medico (che conversava allegramente con altri medici ed infermieri) per avere notizie su referto.
Risposta del medico ortopedico: "abbia pazienza suo marito non è mica morto..." a questo punto si è scatenato un "inferno" di rimostranze da parte del paziente.
Il tutto è successo a due persone anziane, lascio i pensieri a voi che leggerete. Dico soltanto un cosa per far riflettere: ci voleva tanto da parte del medico (anche dicendo una bugia) dopo un'ora di attesa "Signora, non appena abbiamo notizie le faremo sapere", almeno evitava di fare una pessima figura con quella risposta "poco" professionale (per non dire di peggio).
Comunque, concludo, purtroppo mi sono dovuta recare altre volte al pronto soccorso e non solo (anche in reparto), sempre per ortopedia, ed meglio lasciar perdere..
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