Pronto Soccorso S. Eugenio
Recensioni dei pazienti
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Opinione
I Medici sono senz'altro competenti. Gli infermieri scarsi (nemmeno un bicchiere d'acqua su richiesta); i volontari come sempre ottimi.
Pronto soccorso pessimo
Il triage è un campanello d'allarme di quello che ti aspetta dopo. Finito con un paziente per almeno un quarto d'ora, hanno qualcosa da fare pur di non chiamarti. Una volta dentro li vedi solo per la terapia. Ti allettano senza una spiegazione. Se chiedi l'acqua per la terapia, devi specificare che è antirigetto, altrimenti "dopo passa la colazione" (salvo attendere un'ora).
Il solo che merita il mio encomio è Nicola.
Deluso
Aspetti 10- 12 ore per avere le dimissioni, dopo decine di test che a volte non servono. Tempi biblici in cui la pazienza è d'obbligo.. e vedere comportamenti a volte disumani nei confronti di vecchi, malati o derelitti, è il sigillo di questa disumanità.
Poco importa se un paziente sta combattendo la sua battaglia, si continua a chiacchierare e gallineggiare.
9 ore per un vecchietto 95 enne
Ho girato il mondo in lungo ed in largo e posso assicurarvi che quello visto in due emergenze per mio padre 95enne non ha precedenti. Non mi dilungo ad elencare le attese esageratamente lunghe (un solo medico in servizio) e le 6 ambulanze ferme fuori in attesa di vedersi riconsegnata la barella!!! Personale al Triage inefficiente e maleducato. Donne incinte a fine gravidanza e bambini piccoli in attesa come gli altri pazienti.. e sto parlando di PARECCHIE ORE!!! Se questa e' civiltà, se questa e' sanità, se questa e' Italia, allora non mi sento e non voglio più essere italiano.
Una volta ho dovuto ricorrere al direttore sanitario in persona per mio padre che non si trovava: era stato trasferito in altro ospedale da 24 ore senza darmene notizia alcuna.
6 ore al PS
Dopo 6 ore di attesa ce ne siamo andati, la questione non era così grave. Tuttavia in quelle 6 ore ho assistito a molti episodi negativi, dovuti soprattutto alla scarsità di risorse (medici ed infermieri) rispetto alla necessità, ma anche ad una certa disorganizzazione ed inadeguatezza dell'accettazione. Tenuto conto che continueranno a tagliare nella sanità, ci attende una vecchiaia al cardiopalmo. Qualcuno, oltre che ai carcerati e agli extracomunitari, dovrebbe pensare anche alla gente comune che non può permettersi case di cura private.
Maleducazione e arroganza
Qualcuno dovrebbe far presente al medico e all'infermiere del codice giallo in servizio al Pronto Soccorso ieri, 14 marzo 2013, alle ore 11.00 circa, che l'educazione non è un optional per chi svolge un lavoro come quello loro e che ad un anziano con bastone e piede visibilmente fasciato, per una operazione avuta 8 giorni prima, che chiede di parlare con un dottore, si chiede PERCHè sia lì, e non arrogantemente "CHI L'HA FATTA ENTRARE" (possono entrare solo i raccomandati?) e "Lei qui nun ce deve sta". Considerando che sulla porta non ci sono divieti e fuori nessun orario per le visite, non è difficile immaginare che il suddetto signore NON abbia forzato nessuna serratura per entrare, ma è stato a loro indirizzato dal personale alla porta. E' anche chiaro che per gente così è più importante far valere l'autorità (?) piuttosto che la professionalità, ma forse non sanno neanche cosa sia.
Continuo a consigliare il Sant'Eugenio, come ospedale, continuando a raccomandare di insegnare l'educazione a questi signori che ne rovinano il buon nome.
sovraffollamento
Con la fibrillazione atriale in corso ho dovuto attendere poco per l'ECG e le successive cure, ma là dentro è una bolgia, uomini e donne insieme in stanzette anguste e con incrostazioni ai soffitti.
Alcuni medici sono molto umani ma a volte stai ore in barelle corte senza che nessuno ti veda.
Comunque, appena passa la crisi, come in molti altri posti, ti mandano via che non ti reggi in piedi e non sai dove andare a fare i controlli urgenti richiesti.
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