Pronto Soccorso Ospedale Viterbo
Recensioni dei pazienti
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Notte da incubo
Mi dispiace perchè mio padre era in fin di vita ed è stato salvato. Ma quando è toccato a me mi hanno messo in uno stanzone pieno di gente dicendo che mi avrebbero tenuto in osservazione una notte ma mi hanno lasciato su una barella sporca (ho dato di stomaco e perso sangue e nessuno mi ha cambiato il lenzuolo) con un camice trasparente e senza nessun campanello per poter chiamare gli infermieri in caso di necessità. Ho passato lì la notte, non potevo alzarmi e dovevo fare i bisogni ma nessuno passava e ho dovuto aspettare ore. Inoltre c'erano gli operai a lavorare lì in piena notte che urlavano e martellavano. È disumano lasciare 15 persone tutte in uno stanzone come fossimo animali senza possibilità di chiamare il personale in caso di necessità e loro non passavano mai e se lo facevano correvano per il corridoio senza neanche guardarci. Loro capisco abbiano tanto da fare ma non si abbandonano le persone così senza la minima assistenza. Se mi fosse venuta un'altra crisi in quella stanza? Chi mi avrebbe assistito? Per il resto senz'altro sono stata curata e aiutata per il mio problema ma quella notte è stata un incubo.
Vergognosi
Mio suocero, prima di morire, ha conosciuto la loro indifferenza, la noncuranza, la solitudine, la paura.
La cifra umana e morale di alcuni che qui "lavorano" è imbarazzante.
Comunicazione e servizio medico inesistenti
E' la quarta volta che porto mio padre al pronto soccorso si Viterbo per vari problemi. Indecente tenere una persona malata di cuore e allettata per 3 giorni senza avere modo di vederla e parlarci. Personale medico scortese, attese lunghissime, titubanze sul da farsi.
Invece di mettere cartelli fuori dove si invitano i pazienti a "non aggredire gli operatori sanitari", pensate a risolvere i problemi all'interno del pronto soccorso.
Esperienza pessima
Mi trovo realmente in difficoltà a dare una recensione al Pronto Soccorso dell'Ospedale Belcolle di Viterbo. Provo una certa sofferenza a dovere esprimere un giudizio negativo. Tuttavia sotto molti aspetti è il reparto che fa da biglietto da visita dell'ospedale, ma è presidiato da un numero medici troppo esiguo. Ciò crea delle attese spaventose ed inammissibili. Se una persona non rischia la vita non ha possibilità di essere assistito in tempi e in condizioni perlomeno decenti. Chi ha avuto la sfortuna di averne bisogno, capirà cosa intendo. Le persone dopo il triage entrano in una stanza dove si attende la visita e lì, soprattutto in caso di codice bianco, si perde la cognizione del tempo assistendo ad ogni tipo di sofferenza. Non mi dilungo, il problema è il numero enormemente insufficiente di medici operativi punto.
Figlia di ex paziente
Mio padre anziano, ricoverato più volte, è stato dimesso con sedazione talmente forte da dormire per due giorni. Impossibile avere comunicazioni trasparenti e regolari sullo stato di salute e dimissioni in condizioni sempre peggiori rispetto al momento del ricovero. informazioni vaghe e sommarie da persone che sembravano agire senza collegamenti fra loro, in continuo scaricabarile.
Mio padre, trasferito a Civita Castellana senza alcuna chiarezza sulle sue reali condizioni, è deceduto poco dopo in ospedale. Difficoltà sempre crescenti ad avere contatti persino telefonici e atteggiamento arrogante e privo di umanità e sensibilità.
Cordialità e organizzazione pari a zero
Affetta da grave forma di virus, sono entrata per ricevere aiuto e la scortesia è la prima cosa percepita a naso, quasi scocciate della presenza di noi pazienti, ad ogni domanda o lamentela rispondevano con voce alterata. Sono rimasta scioccata. Per non parlare della disorganizzazione all'interno delle sale, mi hanno piazzata dentro una stanza e non mi si è filato nessuno per circa un'oretta; non si erano accorti nemmeno che vagavo per la stanza non sapendo cosa fare, visto che non avevo una postazione, ma anzi, mi hanno rimproverata perché dovevo stare sulla barella, dicevano loro, che però non c'era. Così come mancava il separé tra i pazienti e che mi ha fatto vedere e ascoltare per tutto il tempo un'anziana signora lamentarsi e soffrire perché aveva freddo e chiedeva una giacca - ovviamente richiesta nemmeno ascoltata da chi di competenza. Male.
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