Pronto Soccorso Ospedale Treviglio
Recensioni dei pazienti
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Soddisfazione
Solo due volte mi sono recato in PS.
Nella prima occasione sono stato trattato malissimo, mi hanno fatto sentire inadeguato ed è stata un'esperienza da dimenticare sotto ogni aspetto.
Credo dipenda quindi molto da che turnisti si incontrino, perchè nella seconda occasione ho detto invece: la Lombardia funziona!
Ringrazio il bravissimo dott. Eusebio Davide, il radiologo Maddeo e tutto lo staff (PS, radiologia eccetera) che si è preso cura di me il 19/09/2023.
Delusione e rabbia
Lasciata per 4 ore su una sedia con attacchi di coliche che mi piegavano in due. Gente che era in attesa da diverse ore.
Per gli infermieri sei un numero... dopo avermi fatto il check in, mi hanno abbandonata su una sedia (perchè non ci sono le barelle). Questa è la realtà del nostro sistema sanitario in questo periodo.
Dopo 4 ore, esausta, sono andata via.
Delusione
Mi sono recata per forti dolori al basso ventre e sospetta cistite. Mi hanno velocemente visitato senza farmi vedere da un ginecologo, senza fare un'eco, esito secondo loro di sospetta infezione alla vescica. Cura con antibiotico e a casa...
Premetto che regnavano caos e disordine, sembrava di essere al mercato e con i sanitari praticamente incuranti della mia presenza e del mio malessere!
Pronto Soccorso PESSIMO
Sono stata presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Treviglio due volte (e non ci tornerò mai più, a meno che io non sia incosciente e non abbia facoltà di scelta). La prima volta per un'otite acuta: una visita veloce e nemmeno la prescrizione di un antibiotico (ricetta); così da venerdì pomeriggio ho dovuto attendere fino al Lunedì e farmi prescrivere l'antibiotico dal mio Curante.
La seconda volta mi sono recata su consiglio del Curante, in quanto due giorni prima avevo avuto una paralisi al volto con formicolii alla mano, al braccio, alla bocca e alla lingua. Arrivata in PS, chi mi ha accolto era molto sgarbato e parlava degli affari suoi con altre persone presenti nella sala (in tutto 4 persone) senza nemmeno indagare o farmi delle domande, ad esempio se sono fumatrice, se assumo farmaci, se sono cardiopatica; l'unica cosa che fanno, intanto che io rimango seduta incredula, è parlare di un bambino che la sera prima era stato portato con l'ambulanza perché aveva assunto gli antidepressivi della madre (che professionalità). Inoltre mi hanno letteralmente riso in faccia quando sull'impegnativa del medico hanno letto la sigla di un possibile ictus (altro sinonimo di professionalità); ho atteso 4 ore per fare una Tac, dopodiché mi ha visitato un Neurologo che ha diagnosticato una Emicrania con Aura. Non mi sono mai sentita così umiliata in vita mia e pensare che la dottoressa che mi ha visitato aveva circa la mia età, circa 35 anni, mentre la mia curante è uno stimatissimo medico di oltre 60, quindi credo che se mi ha consigliato una visita in Pronto Soccorso, un motivo di sicuro c'era e avrei sicuramente preferito essere trattata con meno superficialità.
Emicrania con Aurea.
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