Pronto Soccorso Ospedale Seriate
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Assistenza molto migliorabile
Rivalutare assegnazione colori Triage.
Attesa prolungata.
Mancanza di medici...
Pronto Soccorso
Personale sicuramente competente, ma scortese e mancante totalmente di empatia.
Sono stata trattata con sufficienza perchè finché non c'è stato esito dell'ecografia che ha evidenziato un calcolo molto insidioso, il mio dolore pareva solo una mia turba mentale.
Una delusione immensa!
Disservizio
Con un mal d'orecchio acuto, il mio fidanzato è stato mandato via dicendogli che l'otorino viene solo per emergenze..
Ma quando ieri abbiamo chiamato la struttura, telefonicamente ci è stato detto che fino alle 11:30 ci sarebbe stato! E POI SCUSATE, MA COSA SAREBBE UNA URGENZA IN TAL CASO? É da ieri che ci mandano da un posto all'altro...
Ma alle 11.00 di domenica due persone normali, se non avessero un problema grave, non avrebbero di meglio da fare che recarsi al PS?
Ultima cosa: due scarafaggi nel pronto soccorso. NON ESISTE!
Pronto soccorso inefficiente
Entrata ore 13:31, sto scrivendo alle ore 18:50 e nessuno ci chiama..
Chissà quanto tempo ancora ci vorrà.
È uno schifo!!
ESPERIENZA PERSONALE PRETTAMENTE: N E G A T I V A
La sottoscritta Luigia Sanna di anni 72, cardiopatica ed ipertesa, è stata fatta ricoverare con Codice Giallo da parte del Sanitario della Guardia Medica dell'ASL di Seriate, per un urgente caso sincopatico in paziente iperteso. All'arrivo nel Reparto di Pronto Soccorso dell'Ospedale Bolognini di Seriate, c.d."Eccellenza della Valle Seriana Bergamasca", alle ore 24,00 circa di domenica 21 luglio 2013, la sottoscritta veniva prontamente visitata sommariamente da un medico di Reparto e sottoposta a tutti gli esami di rito clinico.
Successivamente, fino alle ore 10.00 del giorno successivo, lunedì 22 c.m. veniva "parcheggiata" nel lungo corridoio annesso all'entrata del P.S., fatta distendere su di un vetusto e obsoleto lettino scalcinato, particolarmente scomodo per una persona di 72 anni cardiopatica ed obesa, e senza alcuna assistenza infermieristica nel lungo tempo ivi trascorso. Infatti non esiste nelle vicinanze un campanello con cui chiamare un infermiere per essere ad esempio accompagnata in bagno, e per circa 10 ore continuative, al di fuori degli interventi del personale paramedico per effettuare il prelievo del sangue, raggi X e quant'altro, la scrivente è stata impossibilitata, in quelle condizioni fisiche e mentali precarie a causa del vasto e profondo trauma cranico e facciale dovuto alla caduta dalla sedia al pavimento per l'improvviso ed unico svenimento nella sua lunga esistenza vissuta, e senza poter dormire a causa della luce accecante delle lampade del corridoio all'altezza della testa ed illuminato a giorno, senza alcun mero motivo valido, ed impossibilitata ad "appisolarsi" per la presenza delle molle di acciaio che uscivano dal malandato materasso in dotazione, e gli massacravano le reni e la schiena, arredo non degno neanche di un nosocomio del terzo mondo.
Al termine della degenza, di circa 10 ore, e perciò alle ore 10.00 del mattino, veniva accompagnata presso il Medico di reparto che, dopo aver fatto alcune battute ironiche sulle origini meridionali della scrivente, le comunicava che non aveva niente di patologico, e le domandava se si fosse addormentata sulla sedia davanti al televisore per essere caduta in modo così brusco e violento. Dopo aver smentito decisamente quanto affermato dal Medico, la sottoscritta gli domandava con ansia e mera agitazione repressa, da cose fosse derivato il c.d. "svenimento sincopale" da cui era stata colpita nel suo malessere complessivo, sudori freddi, tremolio ed agitazione psicotica, ecc... tutte cause che aveva in precedenza comunicato verbalmente al Medico di Guardia operante, il quale, visibilmente scosso ed ansioso, le aveva decisamente imposto drasticamente l'URGENTE RICOVERO OSPEDALIERO.
La sottoscritta paziente anziana e debilitata nel fisico e nella mente, non ha avuto una risposta consona e soddisfacente da parte del Professionista e del posto di vasta responsabilità ricoperto dal sanitario di servizio al P.S.
Infatti la scrivente è molto delusa e disgustata dall'evento per cui ha fatto intervenire prontamente alle ore 8.00 del mattino di lunedì 22 c.m. il proprio marito convivente, che doveva andare al quotidiano lavoro impiegatizio, perchè era stato convocato dal Medico del P.S. la notte precedente.
Lo stesso coniuge, che alle ore 8.00 del mattino era stato fatto accomodare con la paziente a fianco della stessa, seduto su di una sedia, non è stato fatto assolutamente entrare per essere debitamente informato durante il colloquio finale con la sottoscritta paziente cardiopatica, pur lo stesso marito avesse richiesto all'infermiera competente di essere ricevuto dal Sanitario di turno, ma INVANO.
Infatti il marito, essendo in possesso del diploma di laurea, e pertanto più dotato culturalmente e professionalmente della scrivente, avrebbe compreso ed accertato con competenza tecnica e scientifica le cause del ricovero "urgente" per SINCOPE.
LA SANITA' ITALIANA MOSTRA ANCORA UN ESEMPIO DI PERVICACE ASSENZA DI COMUNICABILITA' E PROFESSIONALITA', NONCHE' DI INTERESSE PER IL PROSSIMO!!! Esperienza da dimenticare.
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