Pronto Soccorso Ospedale Santorso
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Emorragia dopo ago aspirato
Sono Sperotto Orazio di Fara Vicentino.
Con la presente sono a ringraziare il personale sanitario dell’Ospedale di Santorso, che nel pomeriggio del 15 Settembre scorso, in emergenza e con tempestività, mi ha salvato la vita bloccando una pericolosa emorragia al collo, comparsa a seguito di un intervento ambulatoriale di ago aspirato eseguito nella mattinata dello stesso giorno presso una struttura sanitaria di Mestre.
Grazie al personale del Pronto Soccorso, alla Dr.ssa Elisabetta Ruzzon.
Grazie al medico anestesista Dr. Enrico Failo
Grazie al personale della Sala Operatoria, al Dr. Edgardo Andreotti.
Grazie al personale della Terapia Intensiva e del Reparto Chirurgico ORL.
Non posso dimenticare di quei giorni, oltre alla professionalità ed alla organizzazione, l’umanità e la sensibilità del personale che si è preso cura della mia persona: le loro parole ti davano tranquillità, sicurezza, vicinanza.
Bravi e bravi!
Grazie ancora per tutto.
Apprezzamento servizio
Sono entrato nel Pronto Soccorso il 07 Giugno 2020 per un trauma ai 4 arti e febbre alta e sono stato molto ben assistito dal punto di vista professionale e umano.
Pronto Soccorso Covid
Arrivato con ambulanza 118 per accertamenti Covid, tutto è stato fatto al meglio e, nonostante i casi Covid quel giorno fossero davvero parecchi, tutti si davano da fare, e gentilezza e professionalità erano palpabili.
Ricordo i nomi della dottoressa Carla Menegazzo, Lisa Bonaguro del 118, Strazzer.
Grazie
Ricoverata d'urgenza ieri mattina per un attacco violentissimo di emicrania, mi sono trovata di fronte a personale sorridente, gentilissimo e premuroso, compresa la dottoressa che mi ha presa in cura. Dopo avermi messo sotto flebo di antidolorifici e in ossigenoterapia, si è preoccupata, visto il mio dolore tremendo, di spostarmi in una saletta in penombra e dove potessi stare sola e, per tutto il tempo, c'è sempre stato qualcuno che è venuto a controllarmi e a sincerarsi delle mie condizioni.
Posso davvero solo ringraziare di cuore.
P.S.: credo che a dottoressa che mi ha presa in cura si chiami Carla Menegazzo.
GRAZIE
Grazie per la disponibilità, la gentilezza, la pazienza, la disponibilità e la professionalità dimostrate.
Inviata dalla guardia medica per astenia e senso di oppressione al collo ed epigastralgie, mi hanno effettuato prelievo venoso per esami in ingresso ed ogni tre ore, elettrocardiogramma, visita cardiologica con ECG, eco addominale.
Me la dà io la diagnosi..
Nella serata di venerdì mi faccio accompagnare al PS dal fidanzato, presso cui sono ospite per qualche giorno, per un intenso e inesplicabile dolore alla mano sinistra.
L'attesa è breve, in triage non mi provano neanche la pressione, e nel giro di pochi minuti vengo ricevuta dal medico di turno, di cui non farò in questa sede il nome.
Mi chiede cosa ho e mi lascia dire 2 parole in croce, mi strapazza la mano arrecandomi parecchio dolore, senza preavviso e senza grazia, e pondera una tendinite.
Riferisco che ho una STC accertata, pensando che possa essere utile ai fini della diagnosi, precisando però che ho male alle dita medio, anulare e mignolo, soprattutto nella zona del metacarpo.
Illuminato dalla rivelazione, chiude la faccenda facendo spalmare una non identificata pomata (avessi avuto allergie potrei essere morta) e rassicurandomi che sarebbe andata sempre peggio e che avrei dovuto decidere per l'intervento sulla STC.
Provano a fasciarmi la mano ma la fasciatura mi fa dolore al dorso della mano, si opta per una paletta di sostegno.
Gli dico che non solo il polso non mi fa male, ma che premendolo il dolore diminuisce. Mi ignorano.
Mi consigliano di tenere la mano in alto per diminuire il dolore, rispondo che provo sollievo tenendola in basso e che tenendola in alto mi fa più male, mi sento rispondere che sono l'unica al mondo.
Molto professionale, davvero.
Mi somministrano Toradol, per fortuna mi chiedono se sono allergica a qualche farmaco appena prima di somministrarmelo.
5 minuti ed esco con un niente di fatto, una diagnosi di sindrome del tunnel carpale, l'indicazione di prendere Tachipirina e Toradol, senza alcuna posologia indicata per iscritto e con un ticket da pagare di 41 euro per "visita specialistica". Peccato che il medico non sia un ortopedico ma un chirurgo.
Per la cronaca, la mano si è gonfiata come una palla in 24 ore e ovviamente non è STC, fatto che mi è stato confermato da un chirurgo della mano.
A distanza di 3 giorni la mano è ancora gonfia e dolorante e ancora non so cosa sia successo.
È già la seconda volta che subisco una diagnosi sommaria e che vengo ignorata da un medico di questo PS, forse dovrebbero fare dei corsi di aggiornamento o di diagnosi differenziale, una gastrite acuta che viene diagnosticata come coprostasi fa impressione.
Il mio fidanzato era con me e può confutare l'accaduto.
PS all'altezza
Contrariamente alle opinioni che sono riportate nel sito, devo dire che ho trovato estrema disponibilità, competenza e cordialità da parte di tutto il personale, e in particolar modo della dott.ssa Rossi, che ringrazio di cuore. Ricoverata mia madre per un problema improvviso, i medici le sono subito "saltati addosso" e nel giro di pochissimo hanno intrapreso gli accertamenti e le terapie del caso, tenendola in stretta osservazione per 2 giorni con premura e competenza. Grazie davvero.
Viviana Martini, Piovene Rocchette. 29/01/2016
SENZA PAROLE
Appena entro (ore 13.00 ca.), dopo due ore di attesa la dottoressa del PS non si alza e non mi saluta neppure; scusandosi di ciò, dice arrogantemente che deve risparmiare energie per arrivare alla fine del turno.
Ho posto 1 (una) domanda e invece di ascoltarmi e mostrare disponibilità, alza la voce e mi parla mentre sto parlando io, addirittura mi ride in faccia. Mi ero recata al PS per un problema al piede, di cui la dottoressa non è riuscita a capire la causa. Non ha capito nemmeno di cosa si potesse trattare.
Vergogna assoluta
Ho aspettato con mia madre 4 ore e mezza per una visita di tre minuti e per sentirmi dire che l'ortopedico che controlla i raggi non c'era e quindi di ritornare il giorno dopo! Scandaloso e vergognoso! I dirigenti non dovrebbero neanche alzare lo sguardo da terra, chi tratta così una signora anziana o un bambino può solo vergognarsi.
Se lo conosci lo eviti
Il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Santorso è quanto di peggio la medicina pubblica possa offrire. Gli spazi sono assolutamente insufficiente, ad iniziare dai parcheggi fino ai posti in sala di attesa. In mancanza di panchine sufficienti, i malati si accomodano su malandate sedie e rotelle, roba da terzo mondo. Il personale paramedico fa quel che può; il personale medico, dopo aver fatto fatto la diagnosi, attende come minimo dalle 4 alle 6 ore prima di consegnare i referti, obbligando i pazienti a sostare in quella indecente sala di attesa per ore ed ore. Disorganizzati, maleducati, arroganti questi medici.. Io sono stato lasciato 6 ore con un ago cannula nel braccio senza sapere NIENTE di ciò che avevo. In questo reparto la privacy non esiste. Vi racconto una chicca di quella delirante giornata da manicomio: ad un certo punto esce una geniale infermiera che dice a tutta la sala attesa, circa cento persone:" Qual è la signora della zecca?". Mancava solo che uscisse il suo collega a chiedere:" A chi sono scoppiate le emorroidi?". La buttiamo sul ridere, ma qui c'è da piangere. Come dicevo, il PS di Santorso, se lo conosci lo eviti.
(ovviamente ho carte, riferimenti, testimonianze, riscontri precisi esibibili a richiesta, nonché altre decine di testimonianze analoghe, ho molte altre chicche da raccontare..)
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